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Redazione
Lazio – “Il Lazio è la Cenerentola d’Italia per quel che riguarda la prevenzione: spende la metà della media nazionale. È chiaro quindi che alla fine esiste un concentrato di fattori di rischio, sempre i soliti, che coinvolgono la popolazione”. Lo ha detto il presidente dell’Istituto superiore di Sanità e direttore dell’Osservatorio nazionale sulla salute nelle regioni italiane Walter Ricciardi, interpellato a margine della presentazione del Rapporto Osservasalute 2015, all’Università cattolica di Roma.
“Solo il fumo di tabacco nel Lazio diminuisce un po’, ma il consumo di alcol, la scarsa attività fisica e la sedentarietà, il sovrappeso e l’obesità aumentano – aggiunge – Quindi, se non interveniamo adeguatamente, i malati aumenteranno e la capacità di curarli diminuirà”.
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