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ROMA: OLTRE 3MILA OPERE PER “CENTO PITTORI DI VIA MARGUTTA”

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Tempo di lettura 6 minuti Dal 28 aprile al 1 maggio ingresso gratuito dalle 10 alle 22

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Roma – 102 volte 100: dal 28 aprile al 1°maggio tornano i “Cento pittori di via Margutta”. Oltre tremila opere per la rassegna artistica più attesa della capitale. L’esposizione, a ingresso gratuito, sarà aperta dalle 10 alle 22. Quella dei Cento pittori di via Margutta, che è tra le manifestazioni più attese della primavera romana, ha acquistato oramai il valore di una meravigliosa tradizione. Un appuntamento importante di pittori in una delle strade più rinomate: famosa, per il susseguirsi di generazioni di artisti che hanno abitato dal 600 in poi. E poi dagli artisti che espongono dal 1970 conferendole un carattere di internazionalità proprio grazie agli artisti provenienti da diverse parti del mondo: “Grazie all’associazione dei Cento pittori, questa strada continua a vivere una magica atmosfera” spiega il curatore e presidente dell’associzione, Alberto Vespaziani: “avendo scongiurato, con la loro presenza, il pericolo di trasformarla in una delle tante vie commerciali della capitale. L’associazione dunque conclude Vespaziani – rimane uno dei movimenti artistici più importanti che si propone di mantenere vivo il nome di via Margutta in Italia e nel mondo. Di interessare la gente a quella pittura nascosta che spesso può arrivare, come sempre è arrivata, nella storia dell’arte”.

Storia della “Associazione Cento Pittori via Margutta” La tradizionale mostra di Via Margutta è nata nel lontano autunno del 1953, per iniziativa spontanea di alcuni pittori che nell’immediato dopoguerra si riunirono e decisero di dar vita e colore ad una strada che da sempre era stata il rifugio naturale di pittori, scultori, poeti, musicisti ed artigiani. E’ doveroso ricordare alcuni dei maggiori artefici di questa magnifica iniziativa che hanno vivacizzato una delle più caratteristiche vie romane; essi furono il compianto Gino Zocchi, Giovanni Omiccioli, Angelo Urbani del Faretto ed altri attuali artisti romani tra cui Giorgio Vespaziani e Domenico Lucani, che, infaticabilmente aiutati dall’entusiasta Dott. Venanzangeli che ne fu il protettore, diedero vita ad una manifestazione che è ormai entrata a far parte delle caratteristiche attrazioni Romane. A proposito del dott. Venanzangeli si deve dire che tanto ebbe a cuore detta manifestazione che sin dalla prima edizione, ottobre 1953, riuscì a far patrocinare tale iniziativa dall’allora Assessorato al Turismo Sport e Spettacolo. Detto patrocinio si concretizzò per le prime edizioni nella fornitura gratuita dell’energia elettrica e successivamente nel predisporre dei pannelli di iuta cucita intorno a delle armature metalliche che servivano a dare un certo ordine alla mostra. E così fino al 1969, anche sotto il patrocinio dell’Assessorato alle Belle Arti e Problemi della Cultura, a primavera ed in autunno gli artisti riempivano con le loro opere tutta la via Margutta, via Alibert, via degli Orti di Napoli e vicolo del Babuino, nonché tutti i caratteristici cortili. Successivamente, non si sa per quali motivi, con l’allora Assessore Prof. Mazzarello, l’Assessorato alle Belle Arti e Problemi della Cultura non intese più organizzare la mostra di via Margutta. Soltanto allora, dopo un anno di silenzio, alcuni pittori romani sentirono la necessità di continuare in qualunque modo quella che veniva considerata dai cittadini di Roma e dagli artisti Romani una festa dell’Arte. Fu così che si costituì l’attuale “Associazione Cento Pittori via Margutta” con un regolamento ed uno statuto che ricalca idealmente lo spirito che animò i precursori della mostra di strada. Infatti lo Statuto dice che l’Associazione non ha fini di lucro ed è indipendente da partiti politici e che scopi dell’associazione sono quelli di promuovere un dialogo cosciente tra l’artista ed il pubblico; di sensibilizzare e catalizzare l’opinione pubblica nel solco della tradizione culturale italiana all’opera di artisti che, accanto ai maestri contemporanei, stanno proponendo la loro maturità professionale. Si cercò di dare un certo ordine alla mostra ed all’inizio, senza alcun patrocinio, si fecero costruire dei cavalletti metallici e successivamente degli ombrelloni gialli e rossi, che oltre che riparare le opere esposte dalle eventuali intemperie hanno ulteriormente caratterizzato la mostra. Successivamente si riuscì ad ottenere il patrocinio dell’Assessorato alle Belle Arti e Problemi della Cultura, patrocinio che si è sempre concretizzato nell’agevolare l’Associazione con i vari permessi d’occupazione suolo pubblico, vigilanza urbana etc. Oggi possiamo dire che l’Associazione Cento Pittori Via Margutta ha dato via alle manifestazioni artistiche fatte al di fuori delle gallerie tanto che a Milano nella via Bagutta ne esiste una analoga.

L’ASSOCIAZIONE CENTO PITTORI VIA MARGUTTA, con la forza della sua compagine (centoquaranta artisti), ha creato una struttura espositiva composta da cavalletti metallici sormontati da ombrelloni che rappresentano la caratteristica peculiare delle manifestazioni. Tutte le spese inerenti l’organizzazione, le strutture, l’impianto elettrico, l’energia, la pubblicità a mezzo manifesti, striscioni, stampa, sono a completo carico degli associati. Fin dal 1985 gli artisti di Via Margutta hanno esposto anche in Piazza di Spagna, a dicembre e a luglio, e precisamente nella parte della piazza antistante il parcheggio pubblico e fino al parcheggio delle “carrozzelle”. Detta località fu prescelta dopo che fu preclusa la possibilità di esporre sulla scalinata di Trinità di Monti, dove tali esposizioni avvenivano con il patrocinio del Comune di Roma dal 1967 Recentemente la V Commissione Consiliare permanente del Dipartimento IV del Comune di Roma, con verbale n. 30 nella seduta del 3.3.98, ha preso in considerazione le richieste di una maggiore attenzione, da parte della Amministrazione Comunale, alle necessità dell’Associazione, esprimendo parere favorevole alla utilizzazione di Piazza Mignanelli per esposizione delle opere degli artisti. Da allora l’ASSOCIAZIONE CENTO PITTORI VIA MARGUTTA espone per due volte l’anno (a dicembre e a giugno ) a piazza Mignanelli. Gli artisti che espongono le loro esperienze vogliono anche testimoniare con la loro presenza l’attaccamento a questa via e cercano di farla rimanere strada consacrata all’Arte e sono riusciti, finora, a non trasformarla in una via aperta alle molteplici attività commerciali che ne avrebbero snaturato la caratteristica peculiarità che è ARTE ed ARTIGIANATO. L’Associazione ospita Artisti di tutto il mondo, assolvendo così al suo ruolo di diffondere la cultura e di sensibilizzare la opinione pubblica alle opere di Artisti noti e meno noti che propongono la loro professionalità. L’Associazione garantisce l’autenticità delle opere in quanto ogni artista, accuratamente selezionato, deve sottoporsi a prova artistica. Il consenso del pubblico a questa iniziativa è sempre maggiore in quanto riconosce all’Associazione Cento Pittori di Via Margutta il ruolo che gli è proprio di rendere più vivo il Centro Storico di Roma e quello di essere un vero veicolo culturale ed umanitario per le molteplici iniziative come quelle sul problema degli anziani (offrendo un televisore ad una casa di riposo), sul problema degli handicappati (dando la possibilità di esporre le loro opere), aiutando concretamente gli artisti indigenti, facendo esporre a profughi di paesi dell’Est Europeo, mettendo a disposizione della Croce Rossa Italiana 120 opere, ricavando una considerevole cifra messa a disposizione del popolo somalo; la stessa cosa è stata compiuta anche a favore degli indigenti italiani, ed ultimamente ha organizzato una riuscitissima mostra che si è svolta nel chiostro della Fontana dell’Ospedale Fatebenefratelli all’Isola Tiberina il cui ricavato è andato a favore dell’Ospedale Fatebenefratelli per i malati lontani. Dal 15 gennaio al 15 febbraio 2003 si è svolta una importante rassegna artistica con opere di grande formato  presso le “Piccole Terme Traianee” di Palazzo Valentini. Detta mostra è stata promossa dalla Provincia di Roma.

Protagonista della vita culturale ed artistica della Capitale, sia per l’importanza delle manifestazioni (oltre cento artisti superselezionati con oltre 3000 opere), sia per l’alto livello artistico delle opere esposte, l’ASSOCIAZIONE presenta tanti artisti, ma ciascuno con un proprio linguaggio espressivo, una propria tecnica, un proprio messaggio. Queste importanti RASSEGNE D’ARTE sono aperte a tutti i cittadini che vogliono visitarle, che possono intrattenersi con gli artisti per approfondire la conoscenza dei loro linguaggi espressivi. Una così assidua partecipazione alla rassegna testimonia che nell’animo degli artisti permane viva la memoria storica di ciò che la celebre strada ha rappresentato in altri tempi, nonché la determinazione di portare avanti nel tempo questi valori, insieme al fascino che emana  dalle antiche vestigia.

In tutte le edizioni, l’ASSOCIAZIONE presenta artisti di tutto il mondo ed  ospita nuovi talenti, che, come un vento rinnovatore, arricchiscono ulteriormente la manifestazione, sempre aperta ed attenta ai nuovi fermenti artistici.  La Mostra d’arte in Via Margutta porta vita e cultura alla città ed in particolare al centro storico, con effetti di ricaduta sulla cultura dei cittadini e di tutti coloro che operano nel settore. La strada, uscendo dal letargo, si anima del clima di festa e di allegria della manifestazione.  Le manifestazioni  rappresentano il positivo risultato che si è ottenuto con la collaborazione nata tra l’ASSOCIAZIONE CENTO PITTORI VIA MARGUTTA con il COMUNE DI ROMA, la REGIONE LAZIO e la PROVINCIA DI ROMA che, insieme, vogliono rendere sempre più vivo e gioioso il  CENTRO STORICO attraverso le manifestazioni a cielo aperto.

Recentemente le manifestazioni sono state  inaugurate da autorevoli  personalità del mondo della cultura e della politica, quali il Sindaco Francesco Rutelli, l’Assessore alle Politiche Culturali Gianni Borgna, l’Assessore alla cultura della Provincia di Roma Paola Guerci, il Consigliere Ugo Sodano, il Consigliere Ferretti, il Presidente del Municipio I Giulia Pasquazi, il consigliere Mollicone, l’Assessore Pamela Pantano, il Consigliere Ivana Della Portella, nonché da personaggi del modo dello spettacolo quali l’attrice Valeria Marini, la ballerina Carla Fracci, il presentatoree musicista Enzo Arbore. Riconoscimenti e meriti sono stati  ufficialmente conferiti dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio CIAMPI, dal Ministro per i Beni e le Attività Culturali Giovanna Melandri, dall’Assessore alla Cultura della Regione Lazio Pasquale Donato, dall’Assessore alla Cultura della Provincia di Roma Paola Guerci, dal Sindaco Walter Veltroni. L’Associazione ha svolto le sue attività artistiche non solo a Roma ma anche in molte altre località: FIUGGI, ARICCIA, ANZIO, MINTURNO, ANAGNI, TARQUINIA, PESCARA, …

 

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Cronaca

Roma, via Mezzoiuso nel degrado: Cittadini in piazza per la legalità

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Il 28 settembre 2024 a partire dalle ore 18,00

Il 28 settembre 2024 a partire dalle ore 18,00 i cittadini di Via Mezzoiuso manifesteranno per un ritorno alla legalità nel loro quartiere. È una questione che abbiamo seguito durante questa estate mostrando senza filtri il grave stato di illegalità e di insicurezza che questi cittadine e queste cittadine stanno vivendo.

Spazi comunali, a quanto ci dicono gli organizzatori della manifestazione, occupati abusivamente; baracche senza alcun servizio igienico trasformate in abitazioni di fortuna; accumulo seriale di immondizia e materiali pericolosi che hanno generato incendi gravissimi nel territorio.

Una vera e propria “sacca di illegalità” contro la quale i cittadini, riuniti in comitato spontaneo, stanno combattendo non volendo cedere nemmeno di un millimetro dalla loro posizione.

Accompagnammo, alla fine di luglio, l’amministratore di condominio, Monia Lustri, alla riunione della Commissione Sicurezza del VI Municipio richiesta proprio dai cittadini di via Mezzojuso per capire le ragioni di queste “immobilismo” da parte delle Istituzioni.


Anche stavolta abbiamo incontrato l’amministratore Monia Lustri alla quale abbiamo rivolto alcune domande:
Monia ci rincontriamo di nuovo e già ti dico che il 28 settembre come Osservatore d’Italia saremo presenti alla manifestazione proprio per documentare la vostra richiesta di legalità.


Ti faccio la prima domanda: avete deciso di organizzare questa manifestazione, come mi dicevi nelle tante telefonate di questi giorni, che la misura è colma.
Ma le promesse, le aspettative da parte delle Istituzioni, scusami, sono venute meno?

Buongiorno in realtà io non sono di Borghesiana ma rappresento alcune persone, miei condomini, che sono esasperati da una situazione ormai invivibile che non vede luce di essere fermata.
Non si riesce a capire chi abbia la competenza su cosa e perché non venga esercitata.
Come Amministratore del condominio interessato maggiormente dal problema, debbo rilevare l’annosa problematica che tale situazione ci porta, sia per la mole notevole di topi, entrati addirittura dentro gli appartamenti di alcuni condomini al piano terra, devastando tutto ciò che hanno trovato in giardino, sia trovandoli dentro le parti comuni del condominio e al piano 4 ultimo di 5 piani, accessibile con le parti comuni.
Per il pericolo che tale situazione comporta alla sicurezza dei condomini e del fabbricato poiché c’è una rampa privata in cui abbiamo scoperto esserci buttati a terra e accatastati: una ventina di estintori, dei motori di condizionatori, degli split, delle biciclette, dei monopattini, stendino e tanto altro creando il solito mucchio che se va a fuoco mette in serio pericolo tutto il fabbricato con i condomini o terzi, se non pure il vicinato.
Già dal mio esposto del 4/4/24 protocollato a tutti i soggetti interessati del Municipio VI Roma delle Torri e alla Polizia Locale del VI municipio di Roma delle Torri, tutto ciò che è seguito è il numero dei due protocolli: ad oggi ho capito che posso serenamente incorniciarli.

l’incendio avvenuto il 12 luglio 2024 in via Mezzoiuso

Non è servito a prevenire quanto è avvenuto in data 12 luglio 2024 in quanto un bruttissimo incendio in una proprietà, in buona parte privata, e il retro accessibile dal privato e non recintato, del Demanio, che ha bruciato una quantità spaventosa di materiali, baracchette, bombole del gas, scaldabagni o caldaie, e tanti altri che hanno portato un rischio per le stesse persone che ci vivono a tutt’oggi, a un dispendio notevole a tutt’oggi si sa che è stato a carico della collettività per lo spegnimento e la bonifica del luogo.
Non è ancora dato sapere se questi costi sono stati imputati ai proprietari che mettono a vivere in queste baracche prive di fogne e priva di acqua potabile delle persone di colore.
Senza alcun controllo dell’utilizzo che ne viene fatto.
Non risultano interventi di identificazione nonostante il giorno dell’incendio in un video si nota uno degli ospiti in asciugamano arancione accanto al camion dei vigili del fuoco intenti a cercare di spegnere le notevoli fiamme. Operazione durata tantissime ore. Che ha impiegato almeno una ventina di pattuglie della polizia di Stato per chiudere e monitorare per ore tutte le vie di accesso per interdirle. Non risulta alcuna operazione per fermare questo fenomeno.
Nonostante non solo i molti mesi passati dall’esposto ma almeno un anno o due dalle varie segnalazioni bonarie inviate per whatsapp al presidente anche per altre questioni anomale che riguardavano il contesto collegato relativamente all’acqua del condominio, argomento, questo, di notevole importanza di cui si potrà parlare successivamente.
Tale situazione porta accumuli di spazzatura mostruosi abbandonati a terra e attaccati ai nostri secchioni condominiali. Cosa che fa rizzare i capelli agli operatori della stessa Ama che puntualmente se la prendono con i miei condomini che invece, nella maggior parte, la differenziata la fanno bene
Insomma una situazione pesante che viene vissuta malissimo da tutto il vicinato che sinceramente non ne può proprio più.
Esserci rivolti al municipio non ha portato assolutamente ad alcun concreto interesse da parte loro a risolvere il problema.

IL VIDEO ESCLUSIVO DELL’INCENDIO IN VIA MEZZOIUSO DEL 12 LUGLIO 2024

La commissione che è stata convocata su mia richiesta al consigliere Licopodio era generica e non identificava il luogo come privato con persone messe li dai privati, ma veniva identificato come uno dei tanti accampamenti abusivi nati spontaneamente.
Non veniva citato minimamente che si trattasse di un terreno privato che non ha alcuna limitazione ad estendersi sulla parte pubblica del retro baracche.
La recinzione anche con muro e ringhiera da anni per strada e mai sistemata sta solo sul davanti che recinta la proprietà privata.
Nella convocazione si sono scordati di convocarmi nonostante la richiesta partiva da me. Mi diceva Licopodio quando mi ha invitata tramite Messenger di fb che non avevano i miei dati: poteva chiederli visto che ci eravamo sentiti svariate volte.
In effettivamente siamo molto sfiduciati e vediamo molto lontano un serio intervento delle istituzioni.

Quello che vi preoccupa, oltre alla situazione che state vivendo come cittadini, è la situazione ai limiti della decenza, delle persone che vivono nelle baracche e che sono, a vostro dire, vittime di un “vortice di situazioni” che li porta a vivere nella illegalità.
Ci preoccupa che sembra che alcuni cittadini abbiano carta bianca per far ciò che vogliono ed altri devono rispettare le leggi altrimenti su questi si agisce.
Quindi non riesco a spiegarmi perché non viene applicato lo stesso metodo su tutti.
E ci sono molti altri casi che possono far ciò che vogliono o lo fanno perché puntualmente i controlli li non vanno nemmeno a seguito di precise segnalazioni e questo onestamente è un tema che vorremmo estendere e che ci venga chiarito. Non riguarda solo questo caso.
Beh non saprei se le persone messe lì sono vittime.
Sarei invece interessata a sapere di cosa campano, perché ciò che vediamo accadere quotidianamente apre a molti dubbi ma non siamo noi cittadini a doverli approfondire.
Ci sono situazioni strane che accadono tipo le molte consegne a delle macchine che si fermano lungo la strada, consegne di cosa non è dato sapere.
Si sa solo che da moltissimo tempo, qualche anno, accade ciclicamente ma in orari sempre diversi e giorni diversi.
L’unica persona che risulta fermata a fine luglio di notte era il figlio di una condomina che rientrava dal lavoro. Persona che fa parte del gruppo non piccolo che lamenta e soffre di questa situazione che svaluta notevolmente anche i loro stessi appartamenti oltre la qualità di vita.

una delle “consegne” che avvengono per strada in via Mezzoiuso

Allora l’appuntamento è sabato 28 settembre 2024 a partire dalle ore 18,00.
Cosa vi aspettate che succeda?

Il 28 settembre 2024 è previsto un Sit In in cui parteciperanno tutte le persone gravemente colpite da questa incessante situazione vivono ormai nel terrore che possa esplodere qualcosa.
E sinceramente anche io. Parliamo della situazione collegata sotto il palazzo.
Cosa ci aspettiamo? Che chi di competenza non perda più tempo ed intervenga poiché presumo abbiano in tal senso un obbligo giuridico.

È una donna combattiva Monia Lustri ed unisce alla sua la forza che gli viene dalle decine di donne, di mamme che vivono in via Mezzoiuso e chiedono, ormai da troppo tempo, di vivere in un luogo dove regni la legalità ed il rispetto perché ci dice alla fine: … che messaggio stiamo dando alle nuove generazioni?

Seguiremo, come sempre, l’evolversi di questa battaglia di legalità e, come sempre, se volete evidenziare criticità nelle vostre zone basta scrivere alla nostra redazione.
Vorrei aggiungere, ci dice in ultima battuta Monia Lustri, che basta vedere la situazione ai due leoni a San Biagio Platani, situazione molto diversa, per capire che se gli interventi non sono sufficienti le situazioni gravi continuano a sovrastare gli spazi pubblici e privati e si estendono come sta accade di lì.
A fine agosto dovevo incontrarmi con il titolare di una ditta e mi ero scordata che il bar riapriva il 2 settembre ebbi la pessima idea di andarci a piedi. Verso le 14 … arrivato il titolare della ditta mi ha detto che era stato addirittura fermato da dei tizi per sapere dove andasse.
Siamo proprio oltre la soglia.

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Castelli Romani

Velletri si prepara alla 93esima Festa dell’Uva e dei Vini: un weekend di tradizione e cultura

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Il 21 e 22 settembre 2024, il centro storico si trasformerà in un palcoscenico di sapori, musica e folklore

Velletri si appresta a celebrare la sua storica Festa dell’Uva e dei Vini, giunta alla 93esima edizione. L’evento, organizzato dalla Fondazione De Cultura e patrocinato dal Comune di Velletri, dalla Regione Lazio e dal Ministero dell’Agricoltura, Sovranità Alimentare e Foreste, si terrà il 21 e 22 settembre 2024.

Il centro storico della città, da Piazza Garibaldi a Piazza Caduti sul Lavoro, sarà il cuore pulsante della manifestazione. Stand enogastronomici, degustazioni, attività culturali e spettacoli animeranno le vie e le piazze, offrendo ai visitatori un’esperienza immersiva nelle tradizioni locali.

Tra gli eventi in programma, spiccano i Tour nelle Cantine Vinicole e il Salotto del Vino nelle principali piazze. L’inaugurazione ufficiale, sabato alle 16, vedrà la partecipazione della Banda Città di Velletri Umberto Cavola e il corteo delle associazioni folkloristiche.

Non mancheranno momenti di intrattenimento per tutte le età: dalla Corsa delle Botti alla pigiatura tradizionale, dai concerti agli spettacoli degli Sbandieratori. Per i più piccoli, sono previste attività dedicate nel Camelieto.

La domenica si aprirà con il raduno dei Bersaglieri e proseguirà con una serie di eventi, tra cui la cerimonia di riempimento delle Botti e spettacoli musicali. La serata si concluderà con il gran concerto finale di Greg e the Frigidaires in Piazza Caduti sul Lavoro.

L’edizione 2024 si propone di valorizzare ogni angolo del centro storico, coinvolgendo attività commerciali e monumenti. L’obiettivo è offrire ai cittadini e ai turisti un’esperienza unica, che coniughi tradizione, cultura e divertimento.

La manifestazione è resa possibile grazie al supporto di numerosi sponsor locali e all’impegno degli organizzatori. L’appuntamento è per tutti a Velletri, il 21 e 22 settembre, per due giorni di festa all’insegna della tradizione enogastronomica e culturale del territorio.

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Roma

Aggressione shock a Roma: coppia rincorsa da un uomo con un’ascia sulla via Cassia

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I Carabinieri arrestano un 43enne per tentato omicidio, cittadini sconvolti dall’accaduto

Una tranquilla serata sulla via Cassia si è trasformata in un incubo per una coppia di fidanzati, vittime di una violenta aggressione. Alle ore 19:30 circa, all’altezza del civico 700, i due giovani sono stati attaccati da un uomo in evidente stato di alterazione, presumibilmente dovuta all’assunzione di alcol. Il 43enne, di origine srilankese, li avrebbe prima insultati senza motivo apparente, poi avrebbe afferrato una bottiglia di vetro rotta e, successivamente, un’ascia, minacciandoli con l’urlo agghiacciante: “Ti ammazzo!”

Alcuni testimoni, terrorizzati, hanno immediatamente allertato i Carabinieri, mentre altri si sono precipitati alla Stazione di Roma Tomba di Nerone, a pochi passi dal luogo dell’aggressione. L’intervento rapido delle forze dell’ordine ha evitato il peggio: i militari sono riusciti a disarmare l’uomo e a metterlo in sicurezza. La coppia, fortunatamente, è riuscita a sfuggire all’aggressore senza gravi ferite, ma sotto choc ha raccontato la vicenda.

“È stato terribile, non riuscivamo a credere a quello che stavamo vedendo,” ha dichiarato uno dei residenti che ha assistito alla scena. “Sentire quelle urla e vedere un uomo rincorrere due ragazzi con un’ascia in mano è stato qualcosa che non dimenticherò mai.”

Un altro testimone, ancora visibilmente scosso, ha aggiunto: “Questa è una zona tranquilla, passeggiamo spesso qui, ma ora siamo tutti spaventati. È impensabile che qualcosa del genere possa accadere sotto i nostri occhi.”

Il 43enne è stato arrestato e condotto presso la caserma dei Carabinieri, dove, in collaborazione con la Procura della Repubblica di Roma, è stato formalmente accusato di tentato omicidio. Attualmente si trova detenuto presso il carcere di Regina Coeli, mentre il Tribunale di Roma ha convalidato l’arresto e imposto per lui la misura cautelare dell’obbligo di presentazione quotidiana in caserma.

La comunità locale è sotto shock, chiedendo maggiore sicurezza e più controlli nella zona. “Non ci sentiamo più sicuri,” ha commentato una residente. “Dopo questo episodio, ci chiediamo se sia davvero possibile vivere in pace nelle nostre strade.”

L’aggressione ha riacceso il dibattito sulla sicurezza pubblica a Roma, con molte persone che sollecitano un rafforzamento della presenza delle forze dell’ordine, soprattutto nelle aree residenziali periferiche come quella della Cassia.

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