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LATINA, ZULIANI (PD): "RIMETTERE AL CENTRO I VERI RUOLI CIVICI DEL COMUNE"

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Tempo di lettura 3 minuti I punti del programma elettorale sui quali ha tenuto a soffermarsi sono stati quelli che a cui tiene di più: trasparenza e partecipazione, politiche giovanili e welfare di comunità.

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Red. Politica

Latina – Una assemblea molto partecipata quella indetta nel pomeriggio di ieri per la presentazione di Nicoletta Zuliani, presso l’Open Point di Corso della Repubblica. Una sala gremita, con persone di tutte le età e molti giovani, tutti per ascoltare la proposta di Zuliani.

L’esponente del Pd, che ha deciso di mettersi nuovamente a disposizione del partito e della città, con temi che lei stessa definisce “rivoluzionari”, perché capovolgono la concezione di come la città e le persone sono stati trattati negli ultimi dieci anni, come sudditi e non come cittadini. Quello auspicato da Zuliani è infatti un vero e proprio cambio di prospettiva, che rimetta al centro i veri ruoli civici del Comune: amministratori al servizio della città e cittadini protagonisti del territorio in cui vivono. “Sarà sicuramente un percorso impegnativo e lungo, ma si può riuscire a cambiare davvero questa città e renderla più vivibile e più accessibile” – ha affermato Zuliani.

I punti del programma elettorale sui quali ha tenuto a soffermarsi sono stati quelli che a cui tiene di più: trasparenza e partecipazione, politiche giovanili e welfare di comunità. Obiettivi che possono essere realizzati creando gli strumenti amministrativi adatti.
Riguardo al primo punto, Zuliani ha sottolineato come sia fondamentale istituire finalmente una Carta dei Servizi, attraverso la quale il cittadino possa esprimere un giudizio che influenzi realmente l’operato dell’amministrazione comunale. L’istituzione delle Consulte, organi costituiti da cittadini, in forma associativa o singola, che esprimano pareri obbligatori e non vincolanti sugli argomenti mano a mano affrontati. L’istituzione di un bilancio e di un’urbanistica davvero partecipati.

Sul tema delle nuove generazioni: “Bisogna rifondare l’Informagiovani, fornendo ai ragazzi tutte le opportunità a loro necessarie perché si sentano parte di una rete e cittadini di una città moderna. Che promuova la loro autonomia, fornendo facile accesso alle informazioni sui bandi della Regione Lazio e di quelli europei. Bisogna creare un sito che raccolga tutti gli eventi legati alla gioventù, non soltanto del territorio locale, ma che dia anche l’opportunità di fare esperienze vere ed importanti all’estero- di lavoro, studio e volontariato – che facciano curriculum”. Poi Zuliani pensa alla cultura e, in un senso pratico, allo strumento dei gemellaggi tra città: “Che non siano più buoni per il politico di turno, ma che diano l’opportunità di creare scambi, contaminazioni culturali e ponti in senso artistico. Perché con l’arte e la bellezza, torni anche il lavoro”. Il tema della sicurezza. “Il Comune deve pensare ai giovani e deve fare la sua parte perché essi vivano in una città che li protegga con i mezzi che ha a disposizione: penso ad una convenzione con i taxi, all’istituzione di navette notturne, penso ad un numero attraverso il quale su whatsapp possano essere inviate segnalazioni di vario genere contro i fenomeni di bullismo o episodi di violenza, per esempio. Un numero che possa essere gestito dalle associazioni”. Infine la Città dei bambini, cioè una nuova concezione urbana, pensata e realizzata in modo del tutto diverso rispetto al modo attuale.

Poi la progettazione, con l’aiuto del terzo settore, di un vero e proprio welfare di comunità. Le associazioni dovranno però essere selezionate creando un Albo di partenariato, che sia basato su vari criteri, primi fra tutti il lavoro svolto sul territorio, l’efficacia degli interventi compiuti, la storia che rappresentano. “Il ruolo delle associazioni è fondamentale per il Comune, perché esse sono una fonte inesauribile di informazioni ed hanno un contatto diretto con il territorio e le persone che si tramuta in un’opportunità unica per l’amministrazione”.
Nel corso dell’assemblea Zuliani ha esposto del dettaglio la propria proposta, arricchendo di sfumature e di altri spunti un programma tarato sulle necessità di chi vive l’ambiente urbano.
 

Cultura e Spettacoli

Latina, il rapper Paky insulta i carabinieri: a giudizio per diffamazione aggravata

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Il rapper Vincenzo Mattera, noto come Paky, è stato citato a giudizio per diffamazione aggravata ai danni dell’Arma dei Carabinieri. La decisione è della Procura di Latina, e arriva ad un anno da quanto avvenuto durante l’Explosive Festival, 24 agosto 2023, a Latina: durante l’esibizione il rapper aveva incitato il pubblico a saltare, insultando l’Arma dei Carabinieri. Il Sim carabinieri, associazione sindacale, prima per nascita e numero di iscritti (circa 12mila tesserati), esprime “grande soddisfazione per la notizia”. All’indomani del concerto, il Sim aveva querelato Paky per diffamazione aggravata, incaricando l’avvocato Antonello Madeo di tutelare l’immagine e la dignità degli appartenenti all’Arma. Il 18 dicembre 2025 Paky dovrà difendersi dalle accuse davanti al Tribunale di Latina in composizione monocratica. “Per il Sim Carabinieri – sottolinea Antonio Serpi segretario generale – è un risultato storico, poiché è la prima volta che viene riconosciuto il diritto di un sindacato militare a tutelare penalmente la reputazione non solo dei propri iscritti, ma di tutti gli appartenenti al Corpo, ciò che costituisce il cosiddetto patrimonio morale dell’ente. Ci auguriamo – conclude Serpi – che questa vicenda possa fungere da deterrente nei confronti di quanti strumentalizzano la propria posizione privilegiata per alimentare il clima di odio e diffidenza nei confronti delle forze dell’ordine”. Il Sim, che nel processo si costituirà parte civile, in caso di eventuale risarcimento devolverà interamente la somma a un’associazione benefica.

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Latina

Fondi, molesta una 14enne: faceva il guardiano in un camping

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Gli agenti del Commissariato di Fondi e della Polizia Ferroviaria di Roma hanno arrestato un uomo di 57 anni di nazionalità pakistana, dando esecuzione all’ordinanza emessa dal gip del tribunale di Latina con la quale sono stati disposti gli arresti domiciliari per violenza sessuale aggravata dalla minore età della vittima. La vicenda ha origine agli inizi di luglio, quando una giovane di anni 14 ha raggiunto un’amica e la sua famiglia in un campeggio di Fondi. Il giorno 7, mentre entrambe erano sedute sulle sdraio del campeggio, sopraggiungeva l’uomo – regolarmente assunto con la mansione di guardiano notturno della struttura ricettiva -, il quale dapprima avrebbe importunato le ragazze con frasi inerenti la loro sfera sessuale, dopodiché avrebbe chiesto loro se fossero fidanzate. Afferrato un braccio della giovane ospite, l’avrebbe poi palpeggiata, cingendola ed impedendole di sottrarsi alla stretta e tentando di baciarla sulla bocca sotto gli occhi atterriti dell’amica. Riuscita a divincolarsi, la ragazza faceva subito rientro con l’amica presso il proprio alloggio, raccontando l’accaduto a due addetti alla reception ed ai rispettivi genitori. Appreso quanto riferito, l’amministrazione del campeggio provvedeva immediatamente a sospendere dal lavoro l’uomo indicato dalle giovani come l’autore della violenza. Sporta denuncia presso l’Ufficio della Polfer di Roma, veniva informata l’autorità giudiziaria ed avviate le indagini, le quali hanno portato all’emissione della misura cautelare, con l’uomo che è stato arrestato presso un’azienda locale dove lavorava e posto agli arresti domiciliari nella sua abitazione a Fondi.

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Cronaca

Roma e Latina, traffico di droga: sequestro beni da 4,5 milioni a capi organizzazione

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Maxi sequestro di beni da circa 4,5 milioni di euro tra Roma e Latina. Ad eseguire il provvedimento di sequestro finalizzato alla confisca i poliziotti della Divisione Anticrimine della Questura di Roma. Interessati beni e assetti societari, tra cui immobili e società riconducibili ai tre capi di un’associazione dedita al traffico di droga recentemente arrestati nell’ambito di un’operazione della Squadra Mobile coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Roma. Sulla base di accertamenti svolti dalla Divisione Anticrimine di Roma sarebbe emerso che dall’attività illecita avrebbero accumulato ingenti proventi reinvestendoli in parte in società di sale scommesse a Pomezia e Ardea e in una rivendita di veicoli a Roma, e, in parte, nell’acquisizione di proprietà mobiliari, immobiliari e in polizze assicurative. Tra i beni interessati dal sequestro disposto dal Tribunale di Roma – Sezione delle Misure di Prevenzione di Roma – 4 compagini societarie e 4 immobili, tra cui una villa di notevoli dimensioni con piscina.

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