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Roma

PARCO CASTELLI ROMANI, CARCASSE DI AUTO E SFASCIO NEL BOSCO: SCATTATE LE MANETTE PER 4 PERSONE

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Tempo di lettura 2 minutiGli uomini del Corpo Forestale dello Stato hanno inoltre denunciato un'attività di officina auto nel cuore del Parco dei Castelli Romani, al confine tra Nemi e Velletri

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Red. Cronaca

Castelli Romani (RM) – Carcasse di auto nel Parco dei Castelli Romani denunciate lo scorso gennaio nel reportage de L'Osservatore d'Italia hanno fatto scattare le manette per 4 persone ieri pomeriggio quando i carabinieri della Stazione di Rocca di Papa e il personale del Comando Provinciale di Roma del Corpo forestale dello Stato hanno concluso una importante operazione che ha consentito di arrestare, in flagranza i quattro malviventi, 3 cittadini romeni e uno albanese con precedenti specifici, mentre stavano "tagliando" pezzi di autovetture nel bosco di Rocca di Papa.

L'attività d'indagine è scaturita dagli accertamenti che il personale del Corpo Forestale stava effettuando a seguito del ritrovamento in area boscata, via dei Corsi, situata all'interno del Parco Regionale dei Castelli Romani, nel comune di Rocca di Papa, di rifiuti abbandonati costituiti da parti di autovetture.

Nel corso delle indagini, la Forestale, che nel frattempo aveva interessato anche la locale Stazione Carabinieri per avere ausilio, ha notato transitare su una strada poderale in area boschiva, un'autovettura Mercedes SLK che, da subito, i Carabinieri hanno accertato essere stata rubata a Roma la sera precedente, vista poi entrare in un'area poco distante, recintata e delimitata da alte mura perimetrali e videosorvegliata. Rapidamente organizzato e pianificato l'intervento, gli operanti irrompevano all'interno scoprendo l'esistenza, tra la vegetazione, di un capannone, da cui provenivano suoni metallici di seghe e frullini, ove quattro cittadini stranieri erano in quel momento intenti a "tagliare" in più parti, la Mercedes SLK rubata. I quattro, due dei quali si erano dati alla fuga, sono stati immediatamente bloccati ed arrestati. L'immediato controllo e ispezione dei luoghi consentiva di rinvenire: ripiani e tavoli da lavoro con frullini, flessibili e seghe elettriche; varie componenti
di autovetture di grossa cilindrata (smart, land rover discovery, bmw, fiat, volkswagen), accatastate con ordine, tra cui: scocche, sedili in pelle, cerchi in lega con relativi pneumatici, motori, cambi, tutti appositamente privati delle parti recanti numeri di serie, di telaio e codici di riconoscimento; scocca del veicolo mercedes slk risultato rubato; 3 ritagli di parti di carrozzeria riportanti altrettanti numeri di telaio, tutti ricondotti ad autoveicoli rubati in Roma e Pomezia. L'area e i relativi materiali rinvenuti sono stati sequestrati e affidati in custodia a un deposito giudiziario.

Continuano le indagini dei Carabinieri e del Corpo Forestale dello Stato per accertare, tra l'altro, la provenienza illecita di altre "carcasse" di autovetture rinvenute nella medesima area, sottoposta a vincolo paesaggistico, disseminate tra la vegetazione, nonché per ricostruire le responsabilità anche in merito ad altre violazioni in materia ambientale accertate nel corso dell'operazione quali l'abbandono e la combustione illecita di rifiuti speciali e pericolosi. Gli arrestati, che hanno precedenti anche specifici, sono stati tradotti presso il Carcere di Velletri ove permarranno in attesa delle decisioni da parte dell'Autorità Giudiziaria.

Gli uomini del Corpo Forestale dello Stato hanno inoltre denunciato un'attività di officina auto nel cuore del Parco dei Castelli Romani
, al confine tra Nemi e Velletri,  prescrivendo la messa in pristino dello stato dei luoghi, oltre ad aver sanzionato il titolare. Dunque la denuncia fatta a gennaio su queste colonne pare abbia dato i suoi frutti.