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Roma

LABICO, POLEMICA SUL RECUPERO DELL'EVASIONE. TULLI: "1.500 CITTADINI BEFFATI"

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Tempo di lettura 2 minuti "Con l’ultimo comunicato Rinnovare per Labico taccia i 1500 cittadini, che hanno firmato la nostra richiesta di annullamento, come evasori o come incapaci di intendere e di volere"

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Redazione

Labico (RM) – “La maggioranza ha perso il senno ed ormai usa solo attacchi personali, imbarbarendo ogni rapporto politico e soprattutto offendendo 1500 cittadini. L’ultimo comunicato di Rinnovare per Labico è inaccettabile!” Così in una nota stampa il consigliere di Cambiare e Vivere Labico Nello Tulli commenta un articolo pubblicato sul sito del gruppo di maggioranza del Comune di Labico.

“Innanzitutto ribadisco la richiesta che la maggioranza si prenda la responsabilità della gestione sbagliata del recupero dell’evasione, venendo in Consiglio comunale, e prenda atto di un vero sollevamento popolare – afferma Nello Tulli – Con l’ultimo comunicato Rinnovare per Labico taccia i 1500 cittadini, che hanno firmato la nostra richiesta di annullamento, come evasori o come incapaci di intendere e di volere tratti in inganno dalle opposizioni. Non si è mai visto un gruppo politico offendere in questo modo i cittadini che amministra!”

“Voglio poi ricordare al Sindaco ed ai suoi sostenitori di aver sempre dimostrato nella mia storia politica la mia autonomia di pensiero – rivendica Tulli – così come ho sempre sostenuto le posizioni di altri quando queste dimostravano di avere senso, quello che purtroppo lui sembra aver perso in un delirio di onnipotenza in questi anni. A questo si aggiunge forse l’amnesia, visto che ora la sua maggioranza nega le nostre proposte portate avanti durante la commissione tributi!”.

“Tengo poi a rimarcare che non solo come Cambiare e Vivere Labico abbiamo condiviso e concordato tutta l’azione di questi mesi, ma che sono stato io a farmi promotore di una azione congiunta contro la follia delle “cartelle pazze” – spiega Tulli – dal primo manifesto di contestazione fino all’ultimo in cui ribadivamo l’importanza di un confronto pubblico. Infatti, ho sempre pensato che la battaglia di opposizione debba essere fatta insieme per essere più efficace e difendere interessi e diritti dei cittadini e non conti la propria visibilità, ma la concretezza delle battaglie fatte!”

“Infine, voglio ribadire la mia solidarietà al consigliere Spezzano, attaccato sul personale. Una azione da vili, ma anche da disperati, che non hanno altri elementi più politici e civili per rispondere alla critica puramente politica che Cambiare e Vivere Labico e Legalità e Trasparenza stanno portando avanti!”
 

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Cronaca

Roma, San Paolo: due ladre tentano di investire la commessa di un negozio dopo la rapina

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ROMA – Nel pomeriggio di ieri, i Carabinieri della Stazione di Roma Garbatella sono intervenuti in viale Leonardo Da Vinci, arrestando due donne romane, di 20 e 30 anni, appartenenti a una nota famiglia di nomadi stanziali, con precedenti penali e disoccupate. Le due sono gravemente indiziate di rapina aggravata in concorso.
 
L’episodio è iniziato quando i titolari di un negozio di casalinghi, gestito da cittadini cinesi nel quartiere San Paolo, hanno denunciato che le due donne avevano sottratto diversi articoli per la casa. Una dipendente del negozio, notando il furto, ha cercato di fermarle, ma le due donne, nel tentativo di fuggire, sono salite a bordo della loro auto e hanno cercato di investirla.
 
I Carabinieri, giunti rapidamente sul posto, sono riusciti a bloccare le ladre. La refurtiva, trovata all’interno dell’auto, è stata restituita ai legittimi proprietari. Fortunatamente, la coraggiosa dipendente, visitata dai sanitari del 118, non ha riportato ferite.
 
Successivi accertamenti hanno rivelato che la 30enne era alla guida dell’auto senza patente, mai conseguita, motivo per cui è stata anche sanzionata per violazione al codice della strada. Il Tribunale di Roma ha convalidato l’arresto e disposto gli arresti domiciliari per entrambe le donne.
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Metropoli

Valmontone, grave incidente sull’A1: un morto e tre feriti

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Tragico incidente quello avvenuto questa mattina poco prima delle 10 sull’autostrada A1 dove sono state inviate due squadre dei Vigili del Fuoco all’altezza dell’uscita di Valmontone in direzione di Roma. L’incidente ha coinvolto tre autovetture e un van, provocando la morte di una persona e il ferimento grave di altre tre.

La vittima è una donna di 62 anni di nazionalità tedesca

I tre feriti sono stati soccorsi dal personale del 118, che è intervenuto sul posto con diverse ambulanze e un elisoccorso. Per permettere le operazioni di soccorso, la carreggiata in direzione Roma è stata temporaneamente chiusa.

Sul luogo dell’incidente è intervenuta anche la polizia stradale, incaricata di gestire la viabilità e condurre i rilievi necessari per chiarire la dinamica dello schianto.

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Castelli Romani

Rocca Priora, arrestati due uomini sorpresi a sotterrare telai di auto rubate

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I Carabinieri della Stazione di Rocca Priora hanno arrestato due uomini italiani, rispettivamente di 59 e 67 anni, entrambi con precedenti penali, accusati di riciclaggio. L’operazione è avvenuta durante un normale servizio di pattugliamento del territorio, quando i militari hanno notato i sospetti intenti a scavare una buca con una ruspa in un terreno situato lungo la via Tuscolana, al chilometro 32. All’interno della buca, i Carabinieri hanno scoperto quattro telai completi di autovetture, successivamente identificati come proventi di furto.
 
Successivamente, i militari hanno eseguito una perquisizione in un capannone nei pressi del luogo del ritrovamento, anch’esso nella disponibilità dei due uomini arrestati. All’interno del capannone, sono state rinvenute numerose parti di veicoli smontati e privi di matricola, le quali sono state immediatamente sequestrate per ulteriori verifiche.
 
I due uomini arrestati sono stati posti agli arresti domiciliari nelle rispettive abitazioni, in attesa dell’udienza di convalida. Le autorità stanno proseguendo le indagini per chiarire ulteriormente la portata dell’attività illegale e identificare eventuali complici.
 
 
 
 
 
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