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Roma

CIVITAVECCHIA: SI FINGE CARABINIERE E TRUFFA UN'ANZIANA DONNA

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Tempo di lettura 2 minuti Arrestato per truffa aggravata, un pregiudicato cinquantaduenne di origini campane

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Redazione

Civitavecchia (RM) – Nella mattinata di mercoledì i carabinieri della compagnia di Civitavecchia hanno tratto in arresto, per truffa aggravata, un pregiudicato cinquantaduenne di origini campane, O.A. L'operazione è partita dopo che, nelle prime ore della mattinata, era giunta una segnalazione al comando carabinieri di via Sangallo da parte di un'anziana donna che era stata contattata telefonicamente da un soggetto che, qualificatosi come avvocato, aveva riferito a questa che il figlio si trovava in stato di fermo in una caserma, a seguito di un incidente stradale, e che per risarcire il danno causato ed evitare l'arresto avrebbe dovuto pagare la somma di 3.800 euro. La donna, insospettita dalla telefonata, non aveva ceduto alla richiesta e aveva deciso di rivolgersi ai carabinieri segnalando l'accaduto. Pertanto i militari, appreso che in città si potesse trovare un truffatore che cercava di guadagnare illecitamente denaro, si sono messi sulle tracce del malfattore con numerose pattuglie, setacciando le strade del centro alla ricerca del soggetto. Dopo circa un'ora i carabinieri del nucleo operativo e radiomobile hanno notato, nel centro cittadino, un uomo che, con fare sospetto, dopo essersi introdotto all'interno di un palazzo, ne era uscito alcuni minuti dopo, allontanandosi con atteggiamento furtivo. Immediatamente bloccato e perquisito è stato trovato in possesso di numerosi monili in oro, che si era fatto consegnare da un'anziana donna, tra l'altro malata, dimorante in quel palazzo, utilizzando un espediente simile. Infatti l'ignara vittima, sentita dai carabinieri, ha riferito di aver ricevuto, poco prima, una chiamata da un soggetto che si era qualificato come carabiniere asserendo che il fratello si trovava in stato di fermo in caserma, e che se non avesse pagato subito la somma di 3.500 Euro sarebbe stato arrestato e portato in carcere. La donna, intimorita dalla telefonata e preoccupata per le sorti del fratello, aveva comunicato all'interlocutore di non avere quella somma, e questi le aveva risposto che sarebbero andati bene, per il pagamento, anche preziosi in oro, quantomeno quale caparra per evitare l'arresto. Alcuni minuti dopo si era presentato alla porta un uomo che, qualificandosi come il carabiniere che l'aveva chiamata poco prima, si era fatto consegnare tutti i gioielli posseduti dalla donna, per un valore di circa 3.000 Euro, per poi uscire repentinamente dal palazzo. Ad attenderlo all'esterno ha trovato però i militari dell'Arma che, dopo averlo bloccato, lo hanno perquisito rinvenendo tutti i monili in oro appena consegnati dalla donna, a cui sono stati immediatamente riconsegnati, e l'uomo, di fronte all'evidenza, non ha potuto che confessare il biasimevole gesto appena compiuto. Così il soggetto è stato tratto in arresto per truffa aggravata dall'aver ingenerato nella persona offesa un pericolo immaginario e, esperite le formalità del caso, condotto presso la casa circondariale di Civitavecchia e posto a disposizione dell'autorità giudiziaria.

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Cronaca

Roma, San Paolo: due ladre tentano di investire la commessa di un negozio dopo la rapina

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ROMA – Nel pomeriggio di ieri, i Carabinieri della Stazione di Roma Garbatella sono intervenuti in viale Leonardo Da Vinci, arrestando due donne romane, di 20 e 30 anni, appartenenti a una nota famiglia di nomadi stanziali, con precedenti penali e disoccupate. Le due sono gravemente indiziate di rapina aggravata in concorso.
 
L’episodio è iniziato quando i titolari di un negozio di casalinghi, gestito da cittadini cinesi nel quartiere San Paolo, hanno denunciato che le due donne avevano sottratto diversi articoli per la casa. Una dipendente del negozio, notando il furto, ha cercato di fermarle, ma le due donne, nel tentativo di fuggire, sono salite a bordo della loro auto e hanno cercato di investirla.
 
I Carabinieri, giunti rapidamente sul posto, sono riusciti a bloccare le ladre. La refurtiva, trovata all’interno dell’auto, è stata restituita ai legittimi proprietari. Fortunatamente, la coraggiosa dipendente, visitata dai sanitari del 118, non ha riportato ferite.
 
Successivi accertamenti hanno rivelato che la 30enne era alla guida dell’auto senza patente, mai conseguita, motivo per cui è stata anche sanzionata per violazione al codice della strada. Il Tribunale di Roma ha convalidato l’arresto e disposto gli arresti domiciliari per entrambe le donne.
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Metropoli

Valmontone, grave incidente sull’A1: un morto e tre feriti

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Tragico incidente quello avvenuto questa mattina poco prima delle 10 sull’autostrada A1 dove sono state inviate due squadre dei Vigili del Fuoco all’altezza dell’uscita di Valmontone in direzione di Roma. L’incidente ha coinvolto tre autovetture e un van, provocando la morte di una persona e il ferimento grave di altre tre.

La vittima è una donna di 62 anni di nazionalità tedesca

I tre feriti sono stati soccorsi dal personale del 118, che è intervenuto sul posto con diverse ambulanze e un elisoccorso. Per permettere le operazioni di soccorso, la carreggiata in direzione Roma è stata temporaneamente chiusa.

Sul luogo dell’incidente è intervenuta anche la polizia stradale, incaricata di gestire la viabilità e condurre i rilievi necessari per chiarire la dinamica dello schianto.

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Castelli Romani

Rocca Priora, arrestati due uomini sorpresi a sotterrare telai di auto rubate

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I Carabinieri della Stazione di Rocca Priora hanno arrestato due uomini italiani, rispettivamente di 59 e 67 anni, entrambi con precedenti penali, accusati di riciclaggio. L’operazione è avvenuta durante un normale servizio di pattugliamento del territorio, quando i militari hanno notato i sospetti intenti a scavare una buca con una ruspa in un terreno situato lungo la via Tuscolana, al chilometro 32. All’interno della buca, i Carabinieri hanno scoperto quattro telai completi di autovetture, successivamente identificati come proventi di furto.
 
Successivamente, i militari hanno eseguito una perquisizione in un capannone nei pressi del luogo del ritrovamento, anch’esso nella disponibilità dei due uomini arrestati. All’interno del capannone, sono state rinvenute numerose parti di veicoli smontati e privi di matricola, le quali sono state immediatamente sequestrate per ulteriori verifiche.
 
I due uomini arrestati sono stati posti agli arresti domiciliari nelle rispettive abitazioni, in attesa dell’udienza di convalida. Le autorità stanno proseguendo le indagini per chiarire ulteriormente la portata dell’attività illegale e identificare eventuali complici.
 
 
 
 
 
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