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Redazione
Oltre 20 milioni di euro non dichiarati al fisco tra base imponibile e Iva non versata e quattro persone denunciate alla Procura della Repubblica di Cassino con l'accusa di omessa dichiarazione di redditi conseguiti, di Iva non versata, occultamento o distruzione di scritture contabili e reati fallimentari. È la sintesi di un'operazione conclusa dai militari della Tenenza della Guardia di Finanza di Sora, che ha preso in esame l'operatività di 4 società, formalmente amministrate dagli stessi soggetti ed aventi sede legale presso lo stesso indirizzo ma, di fatto, riferibili a soci occulti che hanno trasferito la sede dalla Campania a Sora, alienandone i beni e distruggendo tutte le scritture contabili per impedire la ricostruzione del volume d'affari. Il meccanismo fraudolento prevedeva lo svolgimento di varie attività economiche per lo più «in nero»: dalle lavanderie industriali ai lavori edili, al commercio di abbigliamento; quindi le società trasferivano la loro sede a Sora, venivano intestate a presta nomi (in genere sempre lo stesso soggetto, nel frattempo deceduto) e venivano 'svuotatè di beni aziendali e patrimonio, omettendo di presentare le dichiarazioni dei redditi, divenendo così 'evasori totalì. Questo perverso meccanismo fraudolento è stato stroncato dalla Tenenza Guardia di Finanza di Sora la quale, al termine di articolate indagini, anche di natura finanziaria, durate circa 5 mesi, ha ricostruito il volume di affari della holding ed individuato i registi occulti. Oltre ai recuperi a tassazione degli imponibili nascosti, le Fiamme gialle hanno denunciato all'Autorità giudiziaria di Cassino 4 persone di origini campane e romane, di età compresa tra i 48 ed i 55 anni, uno dei quali attualmente residente a Panama.
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