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Redazione
Roma – Un pareggio sul campo della capolista reduce da sei vittorie consecutive (e da dodici nelle ultime tredici partite). Ma l’Atletico Morena non è totalmente soddisfatto dell’1-1 ottenuto all’Ariola di Cave, in una gara aperta dal gol dell’esterno offensivo classe 1992 Francesco Balestrini e poi impattata dai padroni di casa prima dell’intervallo. «Siamo andati presto in vantaggio – commenta l’autore del gol capitolino – e tatticamente nel primo tempo abbiamo fatto una grande partita, avvantaggiati anche dal fatto di essere in vantaggio. Una gara bellissima nei primi 45’ per chi l’ha vista da spettatore e forse noi abbiamo avuto qualche occasione in più, ma purtroppo abbiamo subito il pari allo scadere. Nella ripresa l’intensità è un po’ calata, era difficile mantenere gli stessi ritmi visti nella prima frazione, ma l’Atletico Morena ha sempre mantenuto un grande ordine tattico e la Cavese ha fatto un po’ più di possesso palla. Sicuramente per come si è svolta la partita un po’ di rammarico per il pareggio finale rimane, ma abbiamo affrontato una grande squadra e penso che alla fine il pareggio sia giusto». L’Atletico Morena è rimasto quindi a quattro punti dalla vetta e anche se alle sue spalle le concorrenti dirette si sono avvicinate, Balestrini continua a guardare avanti. «Io ci credo: abbiamo dimostrato di essere una grande squadra, abbiamo il diritto di crederci e il dovere di provarci. Ovviamente sappiamo che non dipende solamente da noi, ma questa è una squadra formata da grandi giocatori e grandi uomini». L’esterno tiene a fare una dedica per la sua pesante rete. «Ai ragazzi che domenica erano in panchina e in tribuna: sostengono me e la squadra sempre al massimo e sono fondamentali per me e per gli altri». Nel prossimo turno l’Atletico Morena ospiterà l’insidiosa Gioc Cocciano Frascati. «All’andata vincemmo per 4-1, ma ci misero comunque in difficoltà. Sicuramente verranno sul nostro campo per fare bella figura e giocarsela fino alla fine. Noi siamo convinti di essere più forti e giochiamo in casa, quindi dobbiamo vincere».
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