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Redazione
Roma – Questa mattina, in occasione del 35° anniversario della morte, è stato ricordato a Roma il Generale dei Carabinieri Enrico Galvaligi. Davanti alla lapide che ne ricorda il sacrificio, nella piazza a lui intitolata, nel quartiere Ardeatino a Roma, dopo gli onori militari resi dalla Guardia d'Onore, il Comandante della Legione Carabinieri «Lazio», Generale di Divisione Angelo Agovino ha deposto una corona di alloro, a nome dell'Arma dei Carabinieri. Erano inoltre presenti il figlio del Generale Galvaligi, Paolo, Colonnello dei Carabinieri, il Comandante Provinciale dei Carabinieri, Generale di Brigata Salvatore Luongo, una rappresentanza delle istituzioni e delle forze dell'ordine della Capitale oltre a una delegazione della Rappresentanza Militare e dell'Associazione Nazionale Carabinieri. Nato a Solbiate Arno (Varese), l'11 ottobre del 1920, il Generale Enrico Galvaligi fu ucciso la sera del 31 dicembre del 1980 da un commando di terroristi. Galvaligi all'epoca era vice direttore dell'Ufficio per il coordinamento dei servizi di sicurezza nelle carceri e fu stretto collaboratore del Generale Dalla Chiesa prima e del Generale Risi, successivamente. La sera del 31 dicembre mentre stava rientrando con la moglie dalla Messa in parrocchia vicino casa, avvicinandolo con la scusa della consegna di un pacco, due terroristi gli esplosero contro cinque colpi d'arma da fuoco
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