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Redazione Lazio

REGIONE LAZIO, SCANDALO FONDI: A RISCHIO PROCESSO ESTERINO MONTINO E 16 EX CONSIGLIERI REGIONALI

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Tempo di lettura 3 minuti Stando alla ricostruzione effettuata dal pm Albero Pioletti, gli indagati avrebbero sfruttato i fondi a loro disposizione per acquistare una serie di servizi in realtà “mai effettuati”

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Redazione

Rischio processo per Esterino Montino, ex presidente del gruppo Pd del Consiglio regionale del Lazio e attualmente sindaco del comune di Fiumicino, e una quindicina di altri ex consiglieri indagati a Roma, seconda delle posizioni, per i reati di peculato, abuso d’ufficio, corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio e truffa.

Gli inquirenti di piazzale Clodio, dopo aver ricevuto gli atti dell’inchiesta avviata a Rieti e arrivata nella Capitale per competenza territoriale, hanno chiuso l’indagine, atto quest’ultimo che solitamente prelude ad una richiesta di rinvio a giudizio. In particolare, secondo la Procura, tra il 2010 e il 2013, Esterino Montino, in concorso con Mario Perilli (all’epoca dei fatti tesoriere del gruppo), Maria Assunta Turco (addetta alla segreteria di Perilli), avrebbero approfittato della “disponibilità dei contributi di denaro previsti per i gruppi consiliari della Regione Lazio” per appropriarsi (in concorso con alcuni imprenditori) di circa 200 mila euro.

Stando alla ricostruzione effettuata dal pm Albero Pioletti, gli indagati avrebbero sfruttato i fondi a loro disposizione per acquistare una serie di servizi in realtà “mai effettuati” dalle società coinvolte, o comunque “non riscontrati”. Ad esempio, dietro pagamento di 11 fatture per un importo complessivo di 64 mila euro, Montino, Turco e Perilli, avrebbero comprato “servizi redazionali sul attività istituzionali del Gruppo Pd” e “100 abbonamenti” dal quotidiano on line “Nuovo Paese Sera”. Ancora, versando 69 mila euro ad una seconda società, gli stessi indagati avrebbero pagato, tra le altre cose, l’organizzazione del “seminario quale futuro per il Pd”, e la preparazione della “giornata studio Mobilità sostenibile nel Lazio”. Di fatto, servizi ed eventi dei quali, si legge nell’atto di conclusione delle indagini, non esisterebbe alcun riscontro. Alcune delle fatture pagate alle società coinvolte, infine, sarebbero state sottoscritte e allegate alle relazioni annuali trasmesse da Montino e Turco al Presidente del Comitato di controllo Contabile della Regione per attestare le modalità di impiego dei fondi erogati al Gruppo. Un circostanza che avrebbe finito per trarre in errore gli organi pagatori della Regione, che per sia per il 2011 che per il 2012 avrebbero così erogato al gruppo somme più alte rispetto al dovuto (complessivamente 2 milioni di euro sia per l’esercizio finanziario del 2011 che per quello del 2012).

Oggetto dell’inchiesta, inoltre, risulta anche l’assunzione presso “Nuovo Paese Sera”, della figlia di Perilli. In questo caso, oltre Montino e Perilli (che per questo episodio potrebbero essere chiamati a rispondere di corruzione e abuso d’ufficio), l’accusa riguarda anche Massimo Vincenti, amministratore del giornale web all’epoca dei fatti. “Autorizzando il pagamento a favore della società Nuovo Paese Sera” delle 11 fatture per il pagamento dei servizi fantasma, i due politici avrebbero ottenuto “quale corrispettivo da Vincenti, l’utilità consistita nella stipula di un contratto di lavoro a progetto”, in qualità di assistente alla segreteria amministrativa della società Nuovo Paese Sera, della figlia dello stesso Perilli.

Un ultimo capitolo dell’inchiesta riguarda invece i contratti stipulati da Turco, Montino e Perilli con “una vasta platea” di collaboratori designati ad affiancare una decina di ex consiglieri regionali a loro volta indagati per concorso in abuso d’ufficio. A riguardo, scrive il pm, Turco, Montino e Perilli, “in concorso con il singolo consigliere regionali beneficiario della prestazione indicata nei relativi contratti, omettevano di compiere le procedure di comparazione per la selezione dei candidati e altresi’ favorivano incarichi per prestazioni prive della natura altamente qualificata e delle indispensabili conoscenze professionali dei collaboratori richieste dalla legge, stipulando al contrario contratti con le persone di volta in volta indicate dal consigliere regionale che usufruiva della relativa prestazione lavorativa”. Infine, sempre secondo l’accusa, i medesimi indagati avrebbero omesso “di provvedere personalmente al pagamento delle prestazioni in ragione dei contributi ad essi riconosciuti”. Una operazione che, per il pagamento delle prestazioni professionali “mediante i contributi stanziati dalla Regione”, avrebbe finito per provocare un danno da oltre 1,5 milioni di euro. Tra i nomi coinvolti in questa seconda parte dell’indagine, compaiono anche quelli dei senatori Giancarlo Lucherini, Bruno Astorre, Claudio Moscardelli, Francesco Scalia e Daniela Valentini; di Enzo Foschi, ex capo segreteria del sindaco Ignazio Marino; e del deputato Marco Di Stefano.

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Roma, Ferragosto e turisti. Scattata l’operazione sicurezza: in manette 11 persone

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ROMA – In occasione della settimana di Ferragosto, per garantire una serena permanenza ai turisti e ai cittadini romani rimasti in città, i Carabinieri del Comando Provinciale di Roma hanno intensificato i controlli per prevenire i furti in abitazione, presso i centri commerciali, nelle zone maggiormente frequentate dai turisti e in modo particolare a bordo dei mezzi pubblici e presso le stazioni della metro della Capitale. D’intesa con la Procura della Repubblica di Roma, nelle ultime 48 ore, i Carabinieri hanno arrestato 11 persone, gravemente indiziate, a vario titolo, del reato di furto e tentato furto aggravato in concorso.
 
Nell’area della stazione Termini, in via Gioberti, i Carabinieri di Nucleo Scalo Termini hanno arrestato un cittadino russo, già noto alle forze dell’ordine, fermato dal personale di vigilanza di un negozio di abbigliamento, dopo aver sottratto alcuni capi, ai quali aveva rimosso le placche antitaccheggio per eludere i controlli della vigilanza.
 
In via del Corso, i Carabinieri del Comando Roma Piazza Venezia hanno arrestato due cittadini romeni – un 28enne e una 19enne, entrambi e con precedenti – sorpresi a derubare una turista cinese. I Carabinieri li hanno bloccati appena dopo aver sfilato il telefono cellulare dallo zaino della vittima.
 
In piazza del Colosseo, sempre i Carabinieri del Comando Roma Piazza Venezia hanno arrestato due nomadi, di 26 e 40 anni, entrambe in stato interessante e con numerosi precedenti specifici, bloccate subito dopo aver asportato con destrezza una busta contenente 420 euro dallo zaino di una turista cinese.
 
I Carabinieri della Stazione Roma Macao hanno arrestato un 59enne italiano, senza fissa dimora e con precedenti, bloccato all’interno dell’autobus “H”, all’altezza della fermata Lungotevere de’ Cenci, subito dopo aver asportato con destrezza il telefono dall’interno della borsa di un 15enne.
 
Tre cittadini romeni – senza fissa dimora di 21, 38 e 58 anni – sono stati arrestati dai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Centro che, in abiti civili, li hanno notati mentre si aggiravano con fare sospetto presso un negozio di abbigliamento in via Nazionale, rione Monti, e li hanno seguiti all’interno. Poco dopo, i tre sono stati bloccati all’uscita dell’attività perché sorpresi ad allontanarsi senza aver pagato numerosa merce, del valore di 570 euro, che avevano prelevato dagli espositori e occultato in zaini, previa rimozione delle placche anti-taccheggio.
 
Invece, all’interno di uno store del centro commerciale “Porta di Roma”, in via A. Lionello, i Carabinieri della Stazione Roma Nuovo Salario hanno arrestato un 30enne peruviano, sorpreso ad occultare prodotti di profumeria, del valore di circa 500 euro – all’interno di una borsa schermata.
 
Le vittime dei furti hanno sporto regolare denuncia-querela e tutti gli arresti sono stati convalidati.
 
Nell’ambito delle attività, infine, i Carabinieri hanno rintracciato un 35enne romeno, destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere e hanno denunciato alla Procura della Repubblica un 30enne di Roma trovato in possesso di 14 dosi di cocaina.
 
Privo di virus.www.avast.com

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Metropoli

Castel Madama, picchia i genitori per i soldi della droga

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I Carabinieri della Stazione di Vicovaro hanno arrestato in flagranza di reato un cittadino italiano di 24 anni, gravemente indiziato dei reati di maltrattamenti in famiglia ed estorsione.
A Castel Madama, un piccolo comune nella valle dell’Aniene vicino Roma, la vita di una famiglia è stata turbata per anni da un figlio con problemi di droga. Il giovane, di 24 anni, per ottenere il denaro necessario all’acquisto di stupefacenti, ha ripetutamente minacciato e maltrattato i suoi genitori.
Una sera, la situazione è degenerata; durante una violenta lite, il ragazzo ha aggredito il padre, provocandogli delle lesioni. Questo episodio ha spinto la famiglia a denunciare tutto ai Carabinieri, che hanno attivato immediatamente la procedura del “codice rosso”.
Il dramma familiare ha raggiunto il culmine il 6 agosto, quando il giovane, in preda all’ira, ha iniziato a prendere a calci e pugni la porta d’ingresso della casa dei genitori. Non contento, ha minacciato e spinto la madre, riuscendo a estorcerle 30 euro e causandole delle contusioni. La donna, disperata, ha chiamato i Carabinieri, che sono intervenuti prontamente, fermando il figlio e mettendo fine a questo incubo. Ora il 24enne si trova nel carcere di Rebibbia, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria di Tivoli.

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Castelli Romani

Monte Compatri, Agnese Mastrofrancesco nuovo consigliere di Città Metropolitana

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“Nel giorno del mio compleanno, tra messaggi, post e telefonate, ne è giunta una veramente diversa dal solito” inizia così il post di Agnese Mastrofrancesco, consigliere comunale di Monte Compatri e già assessore all’Urbanistica che nel giorno del suo compleanno riceve una notizia davvero inaspettata: “La Segreteria Generale della Città Metropolitana, ovviamente non per farmi gli auguri di compleanno, ma per comunicarmi che presto farò parte del Consiglio che siede a Palazzo Valentini, come consigliere”.

Una notizia davvero eclatante per la cittadina di Monte Compatri che non aveva rappresentanti in seno a quella che un tempo era la provincia di Roma da almeno quarant’anni.

Agnese Mastrofrancesco, mamma di due bambini, eletta in Consiglio Comunale per ben quattro mandati consecutivi diventa la prima donna di Monte Compatri a sedere a Palazzo Valentini.

L’abbiamo contattata telefonicamente, oltre che per farle le nostre personali congratulazioni, per avere, a caldo, le sue prime impressioni su questo nuovo incarico.


Consigliere Mastrofrancesco prima di tutto le nostre congratulazioni. Se l’aspettava?
Sapevo che sarebbe stato difficile, ma come per tutte le cose, dobbiamo sempre crederci, perché prima o poi, la ruota gira e può arrivare anche il tuo momento. Quindi non ero certa, ma ci ho creduto fino ad oggi.


Ora il suo impegno politico raddoppia: quali saranno le sue priorità per Città Metropolitana?
Io credo che fare politica è un impegno grande, come grande deve essere la passione nelle cose che uno fa ed in cui crede. Dopo una gavetta, all’ interno del comune di Monte Compatri, posso dire di essere pronta a portare le mie energie anche nel consiglio di Città Metropolitana, dove cercherò di essere sempre dalla parte dei più deboli, di quelli che non vengono mai ascoltati o peggio ancora visti.


Tanti i messaggi di congratulazioni all’indirizzo della neoconsigliere Mastrofrancesco prima su tutti quello della consigliere regionale Laura Corrotti che dalle sue pagine scrive:

l’onorevole Laura Corrotti insieme alla neoconsigliere di Città Metropolitana Agnese Mastrofrancesco

“Congratulazioni a Agnese Mastrofrancesco, consigliere comunale di Monte Compatri, che da oggi entra ufficialmente in Città Metropolitana. Sono certa che il percorso portato avanti negli anni si svilupperà sempre di più e contribuirà al miglioramento del territorio di Roma e della sua Provincia” a cui fanno eco moltissimi consiglieri comunali dei Castelli Romani.
Fa rumore la mancanza di un messaggio alla neoeletta da parte dell’amministrazione Comunale di Monte Compatri, paese in cui la Mastrofrancesco è da oltre 15 anni Consigliere Comunale.

A nome della redazione tutta auguriamo alla neoconsigliere di Città Metropolitana un buon lavoro.

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