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Roma

ANGUILLARA, ELEZIONI 2016: L'INTERVISTA AL CONSIGLIERE MARIO FANTAUZZI

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Tempo di lettura 5 minuti Fantauzzi: "L'importante quando si amministra una città è costruire una maggioranza omogenea"

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Redazione

Anguillara (RM) – Tra circa 6 mesi la città di Anguillara Sabazia, alle porte di Roma, andrà al voto per eleggere la nuova squadra di governo che guiderà la cittadina lacustre per il prossimo quinquennio. Come sempre L'Osservatore d'Italia metterà a disposizione le sue colonne a tutti i contendenti al fine di offrire ai lettori i vari intenti programmatici dei vari schieramenti che si andranno a costituire. Oggi abbiamo intervistato il consigliere di opposizione Mario Fantauzzi che entra nel merito dell'attuale situazione politica di Anguillara non risparmiandosi su valutazioni rispetto l'attuale giunta di centro sinistra guidata dal sindaco Francesco Pizzorno.

Mancano circa sei mesi alle elezioni nella sua cittadina, come ci arriva uno dei consiglieri piu' giovani nel presente consiglio comunale?
Grazie intanto per l'opportunità datami nell'analizzare la situazione presente nel mio amato paese. I discorsi da dover affrontare sarebbero molteplici e di varia natura, personalmente arrivo alla data odierna maturato dopo una esperienza di quattro anni e mezzo come consigliere di opposizione al fianco di chi ormai da molti anni ha avuto l'opportunità anche di amministrare come maggioranza questo paese  mettendomi a conoscenza della macchina comunale. Anche se non si smette mai di imparare ponendosi con umiltà  difronte al vasto e complicato sistema di funzionamento di un’amministrazione comunale. Tutto ciò mi ha permesso sicuramente di crescere e migliorare nel mio ruolo di politico ed amministratore. Credo che  è anche grazie a chi mi ha accompagnato in questa esperienza se in questo momento riesco ad avere il coraggio e la capacità di saper camminare con le “mie” gambe non dimenticando  mai da dove sono partito.

In questi mesi oltre all'associazione di cui fa parte “ SABAZIA “ c'è stato un fermento importante, con l'impegno di diverse associazioni sul territorio, che ne pensa?
Credo che quando dei mondi associativi spontanei vengono a crearsi come è successo nel nostro territorio, sia sempre una nota positiva da apprezzare e soprattutto da ascoltare, qualunque sia lo scopo e la ragione che le varie forme associative si prefiggono. Naturalmente, l’obiettivo, deve essere sempre quello di migliorare il benessere dei cittadini. Chiunque investa tempo per dare contributi  alla cosa pubblica, deve avere l'opportunità di essere ascoltato e supportato per quanto possibile. La nostra associazione continua a lavorare con piccoli e grandi obbiettivi cercando sempre di fare prima un'analisi seria delle problematiche riguardanti il nostro territorio nelle sue più svariate sfaccettature, per poi, mediante  un progetto condiviso, proporre soluzioni attuabili nel breve medio e lungo periodo. La nostra ambizione è, in ogni caso, quella di dare sempre e comunque un contributo possibilmente risolutivo alle varie tematiche affrontate.

Sappiamo che sei un moderato nella vita cosi come nella politica, oggi però faccia uno sgarro alla regola, cosa ne pensa di questa amministrazione avversa alla sua posizione di consigliere di minoranza?
Si è vero a me piace essere moderato negli approcci alla vita quotidiana e alle varie fasi politiche, ma ciò non significa che chi cerca dialogo sia meno deciso e concentrato su degli obbiettivi come quello del buon amministrare. Vede, in questi anni di opposizione ho spesso cercato di non arrivare allo scontro mediante dialoghi ampi, aperti e senza schemi di appartenenza cercando di pensare esclusivamente al bene del paese. Non ho quasi mai però, al di là di  alcune occasioni grazie ad ottimi rapporti interpersonali , riscontrato la mia stessa volontà di dialogo ed in particolare mi riferisco ad alcune situazioni legate all'attuale amministrazione comunale di maggioranza, i quali sono rimasti piu' volte barricati sulle proprie posizioni. Credo che ad un certo punto, l'errore commesso da alcuni membri della presente amministrazione guidati dal Sindaco sia stato proprio quello di  perdere il contatto con la cittadinanza, non ascoltando le problematiche giornaliere che affliggono il nostro paese. Inoltre, a mio giudizio, verifico una mancanza, tra l'altro, di un progetto lungimirante che avrebbe fatto sicuramente  ridurre  le gravi carenze e condizioni in cui versa la città. Cose che ad oggi sono sotto gli occhi di tutti e non saranno certo i “rattoppi”  di fine mandato a far cambiare opinione ai cittadini di Anguillara.

E' un momento di pieno fermento quello che anticipa la corsa al Palazzo Orsini, il centro-sinistra ha la sua giunta uscente, il centro-destra convive con problemi annali da dover risolvere, ci sarà molto probabilmente una liste del Movimento Cinque Stelle … che turno elettorale sarà?
Beh, domanda da un milione di dollari, proverò a risponderle brevemente. Ho avuto l'opportunità di conoscere alcuni dei responsabili del Movimento Cinque Stelle di Anguillara e le devo dire che il loro impegno nei confronti delle problematiche legate al nostro paese mi ha piacevolmente impressionato, credo però che per amministrare un paese ci serva molta conoscenza della macchina amministrativa e voglia di coinvolgere il più grande numero possibile di forze positive ed aggreganti del paese, altrimenti si rischia di rimanere isolati al di fuori di un contesto politico più generale ed implodere su se stessi. Faccio comunque il mio imbocca al lupo al direttivo del Movimento, augurandogli con una simpatica battuta, di poter sedere sugli scranni del consiglio comunale ma all’opposizione. Per quanto riguarda invece l'amministrazione uscente credo che qualcosa di buono da parte di alcuni amministratori sia stato fatto ma sicuramente ciò non è stato sufficiente. Credo che nonostante il sentimento di amicizia e la stima che rivesto per  il Sindaco Pizzorno, lui stia pagando la mancanza di coraggio nell'affrontare scelte importanti, lasciandosi stravolgere dall’ordinaria amministrazione avvolgendosi in una spirale negativa per la cittadinanza e per le strutture del nostro paese bisognose di interventi coraggiosi e radicali. Credo sia importante avere la capacità di andare oltre questa pagina scritta con un colore sbiadito. Per ultimo e non per importanza c'è l'analisi sul mondo centro-destra. Credo che in questo momento storico, non sia più il caso di individuare le forze politiche solo con destra e sinistra “alla vecchia maniera”  in quanto ormai molto si sta modificando nei modi di ragionare ed approcciare alla politica da parte della cittadinanza. Vede, oggi ci troviamo a constatare le mancanze di un'amministrazione” Pizzorno”, perché nel cosiddetto centro destra in passato, purtroppo, non si è avuta la capacità o la volontà di ragionare da squadra mettendo al primo posto i personalismi piuttosto che le condivisioni e convinzioni del buon senso e dell’opportunità. Sto notando in questi mesi una fervida attività diplomatica affinché gli errori del passato non si ripetano. Mi auguro però che non ci siano matrimoni di comodo al solo fine della vittoria ma che si riesca a costruire una squadra unita e ricca di buoni propositi e programmi credibili, pronti a sostenersi l'uno con l'altro perché solo cosi si potrà ottenere il meglio per il paese, evitando di scivolare negli opportunismi e personalismi.

Quale giunta si auspica per il rilancio del territorio? Lei dove si colloca?
Non credo sia un problema legato al tipo di giunta intesa come schieramento di partiti, l'importante quando si amministra una città è costruire una maggioranza omogenea, legata ed ispirata agli stessi principi condivisi e con la presenza al suo interno di persone di indubbia moralità, capacità e voglia di lavorare per la comunità. A maggior ragione nel prossimo mandato, dove chi farà l'assessore dovrà dimettersi da consigliere comunale o essere nominato dall'esterno,  ci sarà bisogno ancora di piu' di una squadra di governo rispettosa delle regole e della convivenza nei rapporti umani rappresentati da un Sindaco moderato e garantista. Personalmente non mi interessa parlare di ruoli, non ho la “candidite” (obbligo di candidarsi ), se ci sarà l'opportunità di aiutare il futuro sindaco nella prossima maggioranza discutendo di progetti e di programmi sarò ben felice di spendere il mio tempo e le mie forze per la causa comune, di certo bisognerà svoltare pagina rispetto a cio' che oggi si vede, abbandonando i classici steccati aprendosi a piu' ampie vedute.
 

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Costume e Società

Il magico Maestro della Pizza a Fregene: un tributo di Francesco Tagliente a un pizzaiolo straordinario

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Il Prefetto Francesco Tagliente ha recentemente condiviso sulla sua pagina Facebook una commovente testimonianza, raccontando l’incredibile esperienza culinaria vissuta al ristorante Back Flip Da Moisè di Fregene. Questo racconto non è solo un omaggio a una pizza straordinaria, ma anche un tributo a Michelangelo, il pizzaiolo settantaquattrenne la cui dedizione e passione hanno trasformato un semplice piatto in un’opera d’arte.

Seduto al ristorante con sua moglie Maria Teresa, Tagliente ha descritto la pizza come “la migliore che abbia mangiato negli ultimi cinquant’anni”. Tuttavia, ciò che ha reso questa esperienza davvero speciale è stata la scoperta della storia dell’uomo dietro la pizza. Michelangelo, un ex contadino che si sveglia ogni mattina all’alba per curare il suo orto, dedica le prime ore del giorno alla coltivazione delle piante e alla cura della famiglia. Solo dopo queste attività, si prepara per andare al ristorante e mettere tutto se stesso nella preparazione della pizza.

L’Arte di Michelangelo: Tradizione e Passione

Michelangelo non è solo un pizzaiolo, ma un vero e proprio maestro dell’arte culinaria. La sua vita semplice e laboriosa, fatta di dedizione e umiltà, è un esempio di come l’amore per il proprio lavoro possa trasformare un piatto comune in un’esperienza indimenticabile. La sua capacità di fondere la tradizione contadina con la sapienza artigianale nella preparazione della pizza è un’arte rara e preziosa.

Tagliente ha scritto: “La dedizione e l’umiltà di quest’uomo, che dalla vita contadina riesce a creare una delle migliori pizze che abbia mai assaggiato, mi hanno colpito profondamente. Il suo nome rimane anonimo, ma la sua storia di passione e impegno è qualcosa che merita di essere raccontata.”

L’Umanità di Francesco Tagliente

Il racconto del Prefetto Tagliente non solo mette in luce le straordinarie qualità culinarie di Michelangelo, ma riflette anche le qualità umane dello stesso Tagliente. Conosciuto per la sua sensibilità e il suo impegno sociale, Tagliente ha sempre dimostrato un profondo rispetto per le storie di vita quotidiana e per le persone che con il loro lavoro contribuiscono a rendere speciale ogni momento.

La sua capacità di cogliere e apprezzare la bellezza nascosta nei gesti quotidiani e nelle storie semplici rivela un’anima attenta e sensibile, sempre pronta a riconoscere il valore degli altri. Il tributo a Michelangelo è un’ulteriore testimonianza della sua umanità e del suo desiderio di dare voce a chi, con passione e dedizione, arricchisce la vita di chi lo circonda.

Un Esempio di Vita

La storia di Michelangelo, come raccontata da Tagliente, è un potente promemoria di come la passione e l’impegno possano elevare il lavoro quotidiano a forme d’arte. “La sua pizza è un capolavoro che continuerà a risuonare nei miei ricordi, così come la sua storia di dedizione e umiltà,” ha scritto Tagliente, riconoscendo il valore di un uomo che, nonostante l’età e la fatica, continua a regalare momenti di gioia e piacere attraverso la sua cucina.

Questo tributo non è solo un omaggio a un pizzaiolo straordinario, ma anche un invito a riflettere sull’importanza del lavoro fatto con passione e amore. Grazie, Michelangelo, per averci mostrato che dietro ogni grande piatto c’è una grande storia, fatta di lavoro, passione e amore per la semplicità. E grazie, Francesco Tagliente, per aver condiviso con noi questa storia ispiratrice, ricordandoci di apprezzare le piccole grandi cose della vita.

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Roma

Roma, maxi-rissa metro Barberini. Riccardi (Udc): “Occorrono misure decisive”

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Dopo l’ennesima maxi-rissa tra bande di borseggiatori che ha portato alla chiusura della stazione metro di piazza Barberini provocando, tra l’altro panico e paura tra i cittadini romani ed i tanti turisti presenti in città, la politica della Capitale non tarda a far sentire la sua voce.
“Questa ennesima manifestazione di violenza e illegalità non può più essere tollerata. Richiamo con forza il Governo ad un intervento deciso e definitivo. È inaccettabile che i borseggiatori, anche se catturati, possano tornare ad operare impuniti a causa di leggi troppo permissive, che li rimettono in libertà quasi immediatamente.
L’Italia è diventata lo zimbello del mondo a causa di questa situazione insostenibile.
È necessario adottare misure più severe e immediate per garantire la sicurezza dei cittadini e dei turisti. Proponiamo una revisione delle leggi esistenti per introdurre pene più dure e certe per i borseggiatori, rafforzare la presenza delle forze dell’ordine nei punti critici della città e migliorare la sorveglianza con l’uso di tecnologie avanzate”
.

il commissario romano UdC, Roberto Riccardi

A dichiararlo con decisione è Roberto Riccardi, commissario romano dell’UdC.
Da sempre attento ai problemi sulla sicurezza Riccardi fa notare con estrema chiarezza che tali situazioni non fanno altro che portare un’immagine della capitale sempre meno sicura agli occhi dei molti turisti che sono, per la capitale, una fonte di ricchezza economica oltre che di prestigio.
La fermata della Metro A Barberini a Roma è stata teatro di una maxi-rissa tra bande di borseggiatori sudamericani, che ha richiesto l’intervento delle forze dell’ordine e il blocco della stazione per circa 40 minuti. La violenza è scoppiata a seguito di una serie di furti e scippi ai danni dei passeggeri.
Riccardi ha poi concluso: “Non possiamo permettere che episodi come quello avvenuto alla Metro Barberini si ripetano. È ora di passare dalle parole ai fatti, con azioni concrete che ripristinino l’ordine e la sicurezza nelle nostre città. I cittadini hanno il diritto di vivere in un Paese sicuro e il dovere del Governo è garantirlo”.
Molti cittadini ci scrivono ogni giorno preoccupati da questa escalation di violenza e di insicurezza ma soprattutto preoccupati per la poca attenzione che il governo cittadino e quello nazionale stanno avendo nei riguardi di questa situazione ormai alla deriva.

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Cronaca

Roma, metro Barberini: una rissa provoca la chiusura della stazione

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Tragiche le notizie che arrivano in un torrido sabato sera romano.
La stazione metro Barberini viene chiusa per questioni di sicurezza.
All’origine del fatto, avvenuto tra le 19 e le 19,30 una rissa tra nord africani e sudamericani con almeno 15 persone coinvolte. Molti passeggeri spaventati dalla situazione si sono rifugiati nella cabina del conducente fino all’arrivo delle forze di polizia allertate dalla centrale di sicurezza di Atac Metro.
Per ora sono ancora tutti da decifrare i motivi che hanno portato a ciò.

Un’estate romana che sta diventando ogni giorno più bollente.

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