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Latina

APRILIA: SGOMINATA IMPORTANTE ORGANIZZAZIONE CRIMINALE

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Tempo di lettura 3 minuti Per l'operazione l'Arma dei carabinieri ha impiegato 85 militari tra quelli di Aprilia e dei comandi delle province interessate.

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Redazione
Aprilia (LT) – I carabinieri del reparto territoriale di Aprilia, nella mattinata di lunedì, nelle province di Roma, Latina e Salerno, hanno dato esecuzione a 18 misure cautelari, di cui 13 in carcere e cinque agli arresti domiciliari. I dispositivi sono stati emessi dal Gip presso il tribunale di Latina dottoressa Mara Mattioli, nei confronti di altrettanti soggetti ritenuti responsabili, a vario titolo, dei reati di associazione per delinquere finalizzata alla ricettazione e al riciclaggio di veicoli di provenienza illecita e fraudolenta, dispersione dei beni assicurati.

I provvedimenti sono scaturiti da un’articolata attività d’indagine  –  coordinata dal sostituto procuratore della Repubblica dottor Giuseppe Bontempo – dapprima avviata dai carabinieri della stazione di Sermoneta nell’ottobre del 2010 e successivamente conclusa dalla sezione operativa del reparto territoriale di Aprilia, che ha consentito di accertare l’operatività tra le provincie di Roma e Latina di un sodalizio dedito all’indebita esportazione verso il nord africa, in particolare verso il Marocco, Tunisia e Mauritania, di veicoli di prestigio di provenienza illecita.

In particolare, le indagini hanno permesso di delineare gli assetti interni alla compagine indagata ed accertare le responsabilità dei singoli soggetti, comprovando come:
–    fossero due i canali di approvvigionamento dei veicoli:
•    uno che vede coinvolti i legittimi proprietari di veicoli assicurati contro il furto che dietro compenso venivano venduti a soggetti facenti capo alla compagine criminale salvo poi denunciarne il furto presso la compagnia assicurativa una volta che le autovetture in questione raggiungevano il nord africa;
•    uno di provenienza meramente illecita (autovetture generalmente rubate nella capitale che venivano clonate, mediante ripunzonatura del telaio, apposizione di targhe contraffatte e corredate di documentazione falsificata (certificato di proprietà e relativa carta di circolazione).
–    Il gruppo fosse in grado di organizzare ogni aspetto dell’attività illecita (dal furto dei veicoli, alla ribattitura del telaio, alla produzione di tutta la documentazione contraffatta nonché l’individuazione degli acquirenti africani.
Le tratte individuate per il trasporto dei veicoli in nord africa risultavano essere le seguenti:
–    imbarco presso il porto di Civitavecchia (RM) con destinazione Barcellona e da li Tangeri;
–    imbarco presso il porto di Livorno con destinazione Barcellona e da li Tangeri;
–    Trasporto via terra fino a Barcellona e successivo imbarco per Tangeri.

Nel corso delle indagini, su attivazione del reparto territoriale di Aprilia, altri reparti dell’arma dei carabinieri, della polizia di stato e della guardia di finanza, procedevano all’arresto di una persona, ad un fermo di p.g. e al deferimento di 20 soggetti recuperando complessivamente 32 autoveicoli di pregio. A titolo di esempio: Range Rover sport hse, Bmw x5 e x6, Mercedes classe e, Toyota rav4, Infiniti fx37, etc.), alcune delle quali già sottoposte a clonazione ed in fase di trasferimento. Emblematico il caso dell’autovettura bmw x6 sottratta all’ex calciatore della s.s. lazio Mauro Zarate, che fu recuperata dalla polizia stradale di Firenze, su attivazione del comando di Aprilia, il 30 maggio 2013 verso il nord africa ed altre da poco rubate e ancora non ancora clonate. Il sodalizio gestiva circa 200 veicoli all’anno per un volume complessivo di affari di circa 4 milioni di euro.

Per l'operazione l'Arma dei carabinieri ha impiegato 85 militari tra quelli di Aprilia e dei comandi delle province interessate.

Nello stesso contesto sono state eseguite, complessivamente, 19 perquisizioni domiciliari.

Ecco l'lenco dei soggetti:
1.    Salami Nabil ‘89 Latina
2.    Dridi Ali ’60 Sermoneta
3.     Harrada Mohammed  ‘84 Latina
4.    Latini Mauro ‘63 Aprilia
5.    Daniele Adriano ’77 Roma
6.     Petrilli Giacomo ’63 Roma
7.     Halilovic Zdravko ‘67 Roma
8.     Omraty Abdelhak ‘74 Roma
9.     Longo Maurizio ’52 Roma
10. Mograne Youness ’79 Sarno (Sa)
11. Romualdi Stefano ‘86 Pomezia
12. Anouche Aboukacem ‘78 Roma
13. Germani Giorgio ‘69 Anzio
14. Germani Marco ‘67 Velletri (Rm)
15. Boujida Yassine ’67 detenuto all’estero per altri reati.
 

Cronaca

Roma e Latina, traffico di droga: sequestro beni da 4,5 milioni a capi organizzazione

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Maxi sequestro di beni da circa 4,5 milioni di euro tra Roma e Latina. Ad eseguire il provvedimento di sequestro finalizzato alla confisca i poliziotti della Divisione Anticrimine della Questura di Roma. Interessati beni e assetti societari, tra cui immobili e società riconducibili ai tre capi di un’associazione dedita al traffico di droga recentemente arrestati nell’ambito di un’operazione della Squadra Mobile coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Roma. Sulla base di accertamenti svolti dalla Divisione Anticrimine di Roma sarebbe emerso che dall’attività illecita avrebbero accumulato ingenti proventi reinvestendoli in parte in società di sale scommesse a Pomezia e Ardea e in una rivendita di veicoli a Roma, e, in parte, nell’acquisizione di proprietà mobiliari, immobiliari e in polizze assicurative. Tra i beni interessati dal sequestro disposto dal Tribunale di Roma – Sezione delle Misure di Prevenzione di Roma – 4 compagini societarie e 4 immobili, tra cui una villa di notevoli dimensioni con piscina.

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Cronaca

Cisterna di Latina, duplice omicidio: lei si è salvata scappando dalla finestra

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Desyrée Amato, la 22enne sopravvissuta ieri alla furia dell’ex fidanzato che a Cisterna di Latina ha ucciso la sorella e la madre della giovane (49 e 19 anni), è riuscita a salvarsi fuggendo dalla finestra del bagno dove si era rifugiata. Cristian Sodano, finanziere di 27 anni, dopo aver sparato alle due donne con l’arma d’ordinanza ha seguito la ragazza in bagno e ha sfondato la porta a calci. Lei è riuscita a scappare dalla finestra e a nascondersi in una legnaia in giardino, poi ha raggiunto la strada dov’è stata trovata in stato di choc. Nel pomeriggio di ieri l’uomo – originario di Minturno ma in servizio nel reparto navale di Ostia – è arrivato nella casa delle tre donne, nel quartiere San Valentino. Al culmine di un litigio ha aperto il fuoco. Alcuni quotidiani scrivono che l’uomo aveva dormito in quella casa soltanto la notte prima del duplice omicidio, nonostante la rottura sentimentale. “Ho litigato e poi ho sparato”, ha detti ai poliziotti che l’hanno arrestato.

Nei confronti di Sodano la procura di Latina ha emesso un decreto di fermo di indiziato di delitto, scattato dopo le indagini della Squadra Mobile e l’interrogatorio davanti al pm di turno, durante il quale l’uomo ha confessato la sua responsabilità, confermando quanto già dichiarato in prima battuta agli agenti intervenuti sul posto. Al termine degli atti di rito, è stato portato in carcere in attesa della convalida.

Secondo quanto si apprende Cristian Sodano, questo il nome dell’uomo, avrebbe ucciso Nicoletta Zomparelli e Reneé Amato dopo che queste erano probabilmente intervenute per difendere la sua ex fidanzata, Desyrée Amato. Il 27enne è stato rintracciato e portato in Questura dagli agenti della squadra mobile nel quartiere Q4 mentre stava cercando di raggiungere casa, nei pressi dell’abitazione di un parente. 

Di Reneé Amato e della sorella Desyreé si sa che avevano la passione per il ballo, come emerge dalle immagini sui loro profili social: la giovane uccisa aveva anche vinto qualche premio. La madre Nicoletta Zomparelli lavorava in un’agenzia immobiliare. 

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Cronaca

Pontinia, maltrattamenti di animali: chiusa azienda zootecnica

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La titolare è stata denunciata per maltrattamento di animali, scarico non autorizzato di acque reflue industriali e attività di gestione di rifiuti non autorizzata

Nella giornata di ieri, i Carabinieri della Stazione di Pontinia, unitamente alle componenti specializzate del Gruppo Carabinieri Forestali di Latina, del Nucleo Antisofisticazione e Sanità di Latina e con il supporto del Servizio Veterinario dell’A.S.L. di Latina, hanno effettuato un controllo presso un’azienda zootecnica di Pontinia operante nell’allevamento di bufale.
Durante l’ispezione i Carabinieri ed i Veterinari hanno potuto accertare come gli animali fossero allevati e tenuti in condizioni non compatibili con le proprie caratteristiche etologiche.
Nello specifico gli operanti hanno rilevato come gli animali fossero costretti a stabulare in consistenti liquami, senza acqua, con mangimi contaminati.

Gli animali, di cui molti vitellini legati, sono stati inoltre riscontrati affetti da varie problematiche sanitarie e la mancanza dei requisiti minimi per la gestione degli stessi, con evidente sofferenza del bestiame e compromissione della salute degli animali.

Nella stessa azienda sono state trovate, poco distante dalle stalle, due carcasse di vitelli bufalini non smaltiti ed una discarica abusiva di rifiuti speciali pericolosi, nonché lo scarico nel canale attiguo all’azienda dei liquami e reflui prodotti dall’azienda.

Per tutti questi motivi l’azienda ed i 117 animali sono stati posti sotto sequestro. La titolare è stata denunciata per maltrattamento di animali, scarico non autorizzato di acque reflue industriali e attività di gestione di rifiuti non autorizzata.

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