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di M.L.S.
Roma – È un clima rovente quello in cui si apprestano a scendere in campo Roma e Lazio, per un derby che si preannuncia senz'anima. Una stracittadina strana, stravolta dalle barriere “taglia curve” imposte dal prefetto Gabrielli, per cui entrambe le tifoserie protesteranno lasciando vuoti i gradoni della “Nord” e della “Sud”, preferendo alla partita un'adunata nei pressi dello stadio. Una situazione che desta preoccupazioni anche per l'arrivo in città di alcune decine di supporters stranieri, tra cui i tifosi inglesi del West Ham, quelli polacchi del Wisla Cracovia e gli Ultà Sur, tifoseria spagnola del Real Madrid, tutti riuniti per dare manforte ai sostenitori capitolini.
Olimpico blindato. Sotto i riflettori, dunque, rischia di finire la protesta più che la partita. Per scongiurare possibili tafferugli fuori dallo stadio, infatti, sono stati schierati mille agenti mentre i supporters stranieri saranno sorvegliati speciali. Già da sabato, invece, come annunciato a margine del tavolo tecnico sulla sicurezza di venerdì pomeriggio, sono state approntate operazioni di bonifica all'interno della “zona rossa” adiacente lo stadio: rimozione di auto in sosta, cassonetti e cestini.
Un conto alla rovescia tranquillo. Nelle 24 ore precedenti al derby, però, non si sono registrate problematiche rilevanti. Nella notte, un gruppo di tifosi romanisti ha inneggiato ai propri beniamini in zona Colle Oppio, sotto l'occhio vigile delle forze dell'ordine. Tra loro gli agenti hanno rintracciato 10 sostenitori inglesi e norvegesi, tutti in stato di ebbrezza e muniti di regolare biglietto. Per questo sono stati trasferiti in caserma per ulteriori controlli prima di essere sanzionati per ubriachezza molesta. Un gruppo di di tifosi laziali, invece, ha intonato canti e accesso fumogeni nei pressi del Colosseo senza creare problemi di ordine pubblico.
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