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Roma

GROTTAFERRATA: BANCO DI PROVA PER LA NUOVA MAGGIORANZA DI GOVERNO

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Tempo di lettura 4 minuti Consiglio comunale in seduta straordinaria convocato per il prossimo Lunedì 2 Novembre

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di Ivan Galea

Grottaferrata (RM) – Non vede ancora luce la fine dell'empasse politica che si è venuta a creare a Grottaferrata dopo l'episodio delle dimissioni di massa da parte di assessori e consiglieri di maggioranza da tutte le cariche coperte, dopo l'azzeramento della precedente giunta e il relativo rimpasto della maggioranza di governo. Sicuramente, per capire se sussistono le condizioni politiche, da parte del sindaco Giampiero Fontana e della sua nuova squadra di governo, per poter continuare nella guida della città di Grottaferrata, occorrerà attendere i prossimi due Consigli comunali convocati per lunedì 2 novembre 2015 e mercoledì 4 novembre 2015.

L'apertura della crisi di governo veniva annunciata, lo scorso 15 Ottobre 2015, dal primo cittadino il quale rendeva noto il fatto che gli assessori delegati Gianluca Paolucci, Enrico Ambrogioni, Claudio Consoli, Daniela Angheben E Francesca Passini avevano formalmente rassegnato le proprie dimissioni. E che contestualmente, anche i consiglieri comunali Michela Palozzi, Alessandro Pizzicannella e Andrea Mecozzi, avevano formalizzato le rispettive dimissioni da presidenti e/o membri delle commissioni consiliari, da capogruppo  – Pizzicannella – e da Incaricati fiduciari. Inoltre la consigliera Palozzi si era altresì dimessa dalla carica di delegata presso il Direttivo dell’Associazione “Ce Steva ‘na Vota”. Inoltre sottoscrivevano le rispettive dimissioni dagli incarichi fiduciari l’avvocato Piet Jan Schutzmann, l’ingegner Antonio Rutigliano, l’architetto dr. Roberta Covizzi, il dr. Enrico Marchiori, il Sig. Fabrizio Marconi, il Sig. Stefano Silvagni, il Sig. Piergiorgio Paglia e il Sig. Vincenzo Giordano. Come se non fosse bastato, a tutte queste dimissioni si sono sommate quelle di sette consiglieri comunali, Forza Italia e lista civica di maggioranza "grottaferrata per noi": Marco Bosso, Riccardo Tocci, Chiara Stirpe, Moira Masi, Vincenzo Mucciaccio, Luigi Spalletta e Giovanni Curcio chiamati a firmare una mozione di sfiducia.

La mozione di sfiducia – Sull'atto di disistima l'amministrazione comunale viene accusata di aver assecondato, sin dai primissimi giorni del suo mandato, logiche ed equilibri interni alla sua maggioranza finalizzati a modificane l'assetto con la conseguenza di aver costretto alle dimissioni un assessore e il presidente del Consiglio, nonché alla restituzione di numerose deleghe e incarichi e, in ultimo, all'azzeramento di cariche per sette consiglieri comunali di maggioranza, con ciò dimostrando incapacità di governo e inadeguata coesione. Tra le accuse anche la mancanza di un serio progetto, le numerose sedute di Consiglio comunale "teatro di litigi e palesi divisioni e prevaricazioni" che hanno ostacolato il normale dibattito in spregio ai ruoli istituzionali, il fatto che le linee programmatiche e di mandato non sono state approvate dal Consiglio comunale conformemente a quanto disposto dall'articolo 39 dello Statuto ed inoltre l'azione amministrativa si è discostata da esse. Il fatto che la struttura operativa è rimasta priva per lungo tempo della figura del Segretario Comunale con ripercussioni negative sul funzionamento degli uffici. E ancora: le proposte delle minoranze sono state puntualmente disattese, anche su argomenti fondamentali per una buona amministrazione dell'Ente e per il bene dei cittadini, come ad esempio: le proposte per il risparmio energetico, per la razionalizzazione ed economicità della gestione dei rifiuti, per l'efficientamento energetico e la messa in sicurezza delle scuole tramite l'utilizzazione dell'8 per 1000, per migliorare le garanzie fideiussorie, per la collocazione di dossi dissuasori per la sicurezza stradale; le interrogazioni e i solleciti in merito alla vicenda del PUA, del complesso Traiano, della realizzazione dell'Ecocentro, dell'affidamento del servizio di custodia dei cani randagi, della definitiva attuazione della zona artigianale, dello stato del decoro urbano, della tutela dei villini storici; i suggerimenti in merito alla definizione dei piani attuativi per la Protezione Civile.

La nuova giunta comunale. Il Sindaco Giampiero Fontana, lo scorso 27 Ottobre, ha quindi nominato la nuova Giunta comunale composta da: -Claudio Consoli con deleghe al Bilancio – Patrimonio – Affari generali – Lavoro e formazione professionale – Politiche ICT ed Innovazione – Sicurezza Urbana; Francesca Maria Passini con deleghe al Sostegno sociale e sussidiarietà – Scuola e infanzia – Decentramento e partecipazione – Politiche abitative – Legalità e Trasparenza e Vice Sindaco; Paolo Rubini con deleghe allo Sviluppo delle periferie, infrastrutture e manutenzione urbana – Toponomastica – Servizi, trasporti e mobilità – Tutela ambientale; Andrea De Sanctis  con deleghe alle Attività produttive – Fiere e mercati – Agroalimentare – Turismo –  Servizio di Igiene e Decoro urbano – Politiche dell’Unione Europea; Michela Palozzi con deleghe alle Tradizioni – Promozione artistica e spettacoli – Qualità della vita, sport e benessere.
Sempre lo scorso 27 Ottobre, in concomitanza con la nomina dei nuovi assessori, Il Sindaco, la nuova Giunta ed i Consiglieri di maggioranza, facevano sapere che, nonostante ogni favorevole intendimento, potevano essere costretti a non prendere parte alla seduta di Consiglio comunale convocata dal Vice Presidente del Consiglio per lo scorso 28 ottobre al fine di discutere le mozioni, interpellanze ed Interrogazioni. La seduta è poi andata deserta, quindi riconvocata per il giorno Mercoledì 4 novembre 2015 alle ore 9,30, per la discussione dello stesso ordine del giorno: Risposte ad interrogazioni ed interpellanze; Mozione prot. n. 30307 del 29.09.2015 presentata dai Consiglieri Consoli e Maoli; Mozione prot. n. 32961 del 21.10.2015 presentata dai Consiglieri Consoli e Maoli.

Ma a Grottaferrata il banco di prova della nuova maggioranza sarà sicuramente il Consiglio comunale in seduta straordinaria convocato per il prossimo Lunedì 2 Novembre, eventualmente in seconda convocazione per il giorno dopo, durante il quale si discuterà la mozione di sfiducia. All'ordine del giorno del Consiglio straordinario sono stati introdotti anche la surroga dell’ex Consigliere Michela Palozzi, l'elezione del Presidente del Consiglio Comunale, le Comunicazioni del Sindaco in merito alla nomina della nuova Giunta comunale, la presa d’atto della nomina dei Capigruppo di maggioranza, la nomina dei componenti di maggioranza della commissione elettorale, la nomina dei componenti di maggioranza delle commissioni consiliari permanenti, la nomina dei componenti di maggioranza del Comitato Permanente dei Gemellaggi.
 

Costume e Società

Il magico Maestro della Pizza a Fregene: un tributo di Francesco Tagliente a un pizzaiolo straordinario

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Il Prefetto Francesco Tagliente ha recentemente condiviso sulla sua pagina Facebook una commovente testimonianza, raccontando l’incredibile esperienza culinaria vissuta al ristorante Back Flip Da Moisè di Fregene. Questo racconto non è solo un omaggio a una pizza straordinaria, ma anche un tributo a Michelangelo, il pizzaiolo settantaquattrenne la cui dedizione e passione hanno trasformato un semplice piatto in un’opera d’arte.

Seduto al ristorante con sua moglie Maria Teresa, Tagliente ha descritto la pizza come “la migliore che abbia mangiato negli ultimi cinquant’anni”. Tuttavia, ciò che ha reso questa esperienza davvero speciale è stata la scoperta della storia dell’uomo dietro la pizza. Michelangelo, un ex contadino che si sveglia ogni mattina all’alba per curare il suo orto, dedica le prime ore del giorno alla coltivazione delle piante e alla cura della famiglia. Solo dopo queste attività, si prepara per andare al ristorante e mettere tutto se stesso nella preparazione della pizza.

L’Arte di Michelangelo: Tradizione e Passione

Michelangelo non è solo un pizzaiolo, ma un vero e proprio maestro dell’arte culinaria. La sua vita semplice e laboriosa, fatta di dedizione e umiltà, è un esempio di come l’amore per il proprio lavoro possa trasformare un piatto comune in un’esperienza indimenticabile. La sua capacità di fondere la tradizione contadina con la sapienza artigianale nella preparazione della pizza è un’arte rara e preziosa.

Tagliente ha scritto: “La dedizione e l’umiltà di quest’uomo, che dalla vita contadina riesce a creare una delle migliori pizze che abbia mai assaggiato, mi hanno colpito profondamente. Il suo nome rimane anonimo, ma la sua storia di passione e impegno è qualcosa che merita di essere raccontata.”

L’Umanità di Francesco Tagliente

Il racconto del Prefetto Tagliente non solo mette in luce le straordinarie qualità culinarie di Michelangelo, ma riflette anche le qualità umane dello stesso Tagliente. Conosciuto per la sua sensibilità e il suo impegno sociale, Tagliente ha sempre dimostrato un profondo rispetto per le storie di vita quotidiana e per le persone che con il loro lavoro contribuiscono a rendere speciale ogni momento.

La sua capacità di cogliere e apprezzare la bellezza nascosta nei gesti quotidiani e nelle storie semplici rivela un’anima attenta e sensibile, sempre pronta a riconoscere il valore degli altri. Il tributo a Michelangelo è un’ulteriore testimonianza della sua umanità e del suo desiderio di dare voce a chi, con passione e dedizione, arricchisce la vita di chi lo circonda.

Un Esempio di Vita

La storia di Michelangelo, come raccontata da Tagliente, è un potente promemoria di come la passione e l’impegno possano elevare il lavoro quotidiano a forme d’arte. “La sua pizza è un capolavoro che continuerà a risuonare nei miei ricordi, così come la sua storia di dedizione e umiltà,” ha scritto Tagliente, riconoscendo il valore di un uomo che, nonostante l’età e la fatica, continua a regalare momenti di gioia e piacere attraverso la sua cucina.

Questo tributo non è solo un omaggio a un pizzaiolo straordinario, ma anche un invito a riflettere sull’importanza del lavoro fatto con passione e amore. Grazie, Michelangelo, per averci mostrato che dietro ogni grande piatto c’è una grande storia, fatta di lavoro, passione e amore per la semplicità. E grazie, Francesco Tagliente, per aver condiviso con noi questa storia ispiratrice, ricordandoci di apprezzare le piccole grandi cose della vita.

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Roma

Roma, maxi-rissa metro Barberini. Riccardi (Udc): “Occorrono misure decisive”

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Dopo l’ennesima maxi-rissa tra bande di borseggiatori che ha portato alla chiusura della stazione metro di piazza Barberini provocando, tra l’altro panico e paura tra i cittadini romani ed i tanti turisti presenti in città, la politica della Capitale non tarda a far sentire la sua voce.
“Questa ennesima manifestazione di violenza e illegalità non può più essere tollerata. Richiamo con forza il Governo ad un intervento deciso e definitivo. È inaccettabile che i borseggiatori, anche se catturati, possano tornare ad operare impuniti a causa di leggi troppo permissive, che li rimettono in libertà quasi immediatamente.
L’Italia è diventata lo zimbello del mondo a causa di questa situazione insostenibile.
È necessario adottare misure più severe e immediate per garantire la sicurezza dei cittadini e dei turisti. Proponiamo una revisione delle leggi esistenti per introdurre pene più dure e certe per i borseggiatori, rafforzare la presenza delle forze dell’ordine nei punti critici della città e migliorare la sorveglianza con l’uso di tecnologie avanzate”
.

il commissario romano UdC, Roberto Riccardi

A dichiararlo con decisione è Roberto Riccardi, commissario romano dell’UdC.
Da sempre attento ai problemi sulla sicurezza Riccardi fa notare con estrema chiarezza che tali situazioni non fanno altro che portare un’immagine della capitale sempre meno sicura agli occhi dei molti turisti che sono, per la capitale, una fonte di ricchezza economica oltre che di prestigio.
La fermata della Metro A Barberini a Roma è stata teatro di una maxi-rissa tra bande di borseggiatori sudamericani, che ha richiesto l’intervento delle forze dell’ordine e il blocco della stazione per circa 40 minuti. La violenza è scoppiata a seguito di una serie di furti e scippi ai danni dei passeggeri.
Riccardi ha poi concluso: “Non possiamo permettere che episodi come quello avvenuto alla Metro Barberini si ripetano. È ora di passare dalle parole ai fatti, con azioni concrete che ripristinino l’ordine e la sicurezza nelle nostre città. I cittadini hanno il diritto di vivere in un Paese sicuro e il dovere del Governo è garantirlo”.
Molti cittadini ci scrivono ogni giorno preoccupati da questa escalation di violenza e di insicurezza ma soprattutto preoccupati per la poca attenzione che il governo cittadino e quello nazionale stanno avendo nei riguardi di questa situazione ormai alla deriva.

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Cronaca

Roma, metro Barberini: una rissa provoca la chiusura della stazione

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Tragiche le notizie che arrivano in un torrido sabato sera romano.
La stazione metro Barberini viene chiusa per questioni di sicurezza.
All’origine del fatto, avvenuto tra le 19 e le 19,30 una rissa tra nord africani e sudamericani con almeno 15 persone coinvolte. Molti passeggeri spaventati dalla situazione si sono rifugiati nella cabina del conducente fino all’arrivo delle forze di polizia allertate dalla centrale di sicurezza di Atac Metro.
Per ora sono ancora tutti da decifrare i motivi che hanno portato a ciò.

Un’estate romana che sta diventando ogni giorno più bollente.

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