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Roma

FIUMICINO: MALATA RARA ANNUNCIA SCIOPERO DELLA FAME CONTRO IL SILENZIO DEL COMUNE

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Tempo di lettura 5 minuti L'Amministrazione comunale di Fiumicino è stata diffidata da Assotutela

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Dopo diffida dell’avv Petrongolo di Assotutela, il Comune non ha ritenuto rispondere alle urgenze manifeste di una malata che ha dilapidato tutti i suoi risparmi

di Cinzia Marchegiani

Fiumicino (RM) – Un appello disperato ci giunge dalla signora Angela, in lacrime e orami sull’orlo di un gesto sconsiderato. Angela è una donna gravemente malata, che chiede soltanto che vengano rispetti i suoi diritti, ma nonostante tutte le azioni intraprese di dialogo con il suo Comune di appartenenza, oggi si ritrova svuotata, senza più forze, ferita al limite della sostenibilità di una vita che dovrebbe essere vissuta, seppur in una malattia invalidante, degna di essere chiamata tale. Per Angela la sua esistenza non ha più difesa della dignità, è consumata nel suo dolore, da quelle ferite inferte da una cieca e assurda volontà di non ascoltare i bisogni necessari. Questa  storia è una vera una pagina di denuncia che deve far riflettere tutti noi in merito ai diritti vilipesi di una malata che ha necessità di cure e ottenere ciò che gli è dovuto per legge.

Azioni legali dopo tanto silenzio e immobilità da parte del Comune di Fumicino. Angela prima di renderci pubblica la sua indecorosa situazione si è rivolta ad Assotutela che nella persona dell’Avv Antonio Petrongolo ha attivato tutte azioni di confronto con le istituzioni preposte ai servizi del Comune di Fiumicino, al fine di ottenere una pacifica risoluzione di una gravissima situazione ormai esistente da troppo tempo che è andata a gravare e danneggiare economicamente e moralmente Angela.

La diffida legale del 4 settembre 2015 giace ancora senza alcuna risposta. La diffida della posizione della Sig.ra Angel era stata inviata per posta certificata dall’avv Petrongolo ai seguenti indirizzi preposti del Comune di Fiumicino: 1) fiumicino.sindaco; 2) fiumicino.servizi.sociali; 3) bilancio.fiumicino; 4) sanita.vigilanza; 5) sanita.tutelasalute 6) sanita.ufficiostampa quasi due mesi fa, ed esattamente il 4 settembre 2015. Queste missive legali non hanno sortito la necessità di avviare una risposta istituzionale.

Una storia di grande dolore e sofferenza per la signora Angela. La diffida un pugno nello stomaco. Al fine di rendere comprensibile la storia di Angela, lasceremo nella sua interezza la cronistoria che l’avv Pretongolo ha riassunto nella diffida inviata agli inizi di settembre 2015 a tutti gli indirizzi preposti del Comune di Fiumicino. 

Diffida legale. “La presente in nome e per conto della Sig.ra Angela è per denunziare lo stato di assoluta indifferenza sociale nella quale la stessa è costretta a vivere nonostante la titolarità di diritti costituzionalmente riconosciuti. Più significativamente rappresento che la mia assistita è affetta patologia rarissima orfana neurodegenerativa. Trasferitasi dal Comune di Roma in quel di Fiumicino, prendendo ivi la residenza nel 2012, ha avviato l’iter burocratico per l'attivazione dei servizi di assistenza riservati ai disabili in quanto disabile al 100% non rivedibile e titolare di 104 comma 3 art. 3 non rivedibile, presentando domanda presso i vari presidi preposti, agli stessi consegnando documentazione di quanto richiesto (ovvero documenti certificazioni e moduli di attivazioni).

Negli ultimi 8 anni, in ragione della malattia rara, si è dovuta sottoporre a diversi interventi chirurgici spinali e diverse terapie sperimentali presso strutture private in italiane e all' estere (Lazio- Campania- Lombardia- Cuba- Grecia- Stati Uniti) affinché venisse rallentato l'aggravarsi repentino della malattia rara ad esito infausto, ciò esaurendo quelle poche risorse economiche di cui aveva disponibilità. Si è appalesata pertanto l'urgenza dell' attivazione dei sostegni di assistenza domiciliare (indiretta- medica-infermieristica- riabilitativa-protesica- e socio economica) che ad oggi sono ritenute di vitale necessità.

Nel mese di Febbraio si è venuti a conoscenza che molta della documentazione presentata e protocollata nel 2013 al Prot. N° 36386 per l'attivazione dei diversi servizi e sostegni risulta essere incomprensibilmente scomparsa, indi da febbraio faticosamente la parte ha dovuto ricostruire dettagliatamente l'iter burocratico già effettuato a suo tempo senza ottenere però chiarezza e trasparenza ma solo motivazioni che appaiono giustificazioni confuse e approssimative da parte degli operatori. Tale annoso ritardo nella attivazione di servizi assistenziali per legge dovuti risultano essere stati altresì aggravate dall’operato di personaggi, i quali avrebbero dovuto ricoprire incarichi con maggio rispetto verso la parte necessitante, minando il già precario stato di salute della Sig.ra Angela con aggravio di stress e subite ingiustizie.

Nello specifico le richieste della Sig.ra Di Matstromatteo erano volte all'attivazione del:
– CAD: (ADP 11/09/2014 Prot. N° 262) – ( ADI 11/09/2014 Prot. N° 307)
– Assistenza infermieristica;
– Richiesta di figure Medico-Specialistiche di controllo di cura compresa terapia del dolore;
– Assistenza domiciliare programmata e presa incarico come da diritto dei parametri LEA (“Progetto di assistenza individuale” (PAI) sociosanitario integrato). Richiesta Erogazione Contributo di Sollievo (14/04/2015 Prot. N° 26956 ed integrazione 16/04/2015 Prot. N° 29324) con esito positivo;
– Richiesta alloggio di Edilizia Residenziale Pubblica (del 02/10/2013 Prot.N.69183);
– Contributo Economico per il Pagamento del Canone di Locazione.”

L’avv Petrongolo di Assotutela, contattato dalla nostra redazione ci spiega che la diffida è stata continuamente reiterata agli stessi indirizzi anche nel mese di ottobre. Purtroppo ancora ad oggi non ci sono chiare risposte alla sua assistita. L’avv Pretongolo ci spiega che nonostante ci sia stata una sommaria risposta: “di quanto richiesto nella diffida nessuna risposta si è avuto esito, se non una prestazione in minima parte fornita e per lo più inidonea, oltre a dolersi per la mancata erogazione del già concesso sostegno economico mensile il quale da oltre quattro mesi non risulta essere stato erogato. Per questo abbiamo avvisato che senza avere riscontro in merito, si darà luogo ad azioni di legge a tutela dei diritti della mia assistita”.

Angela annuncia sciopero della fame. Angela non vede altra soluzione, poiché ci spiega al telefono la sua posizione: “Nonostante la diffida e l'urgenza dettata dal mio peggioramento e dalle insormontabili difficoltà non ho ricevuto alcuna risposta e riscontro. Se entro 48 ore da ora non si attiverà quanto a me dovuto da parte del Comune di Fiumicino inizierò lo sciopero della fame che nelle mie condizioni darà nell'immediato esito tragico senza possibilità di poter poi tornare in dietro. Sono molto malata stanca e disperata per l'essere abbandonata a me stessa ed indignata per come l'indifferenza di chi temporeggia impunemente sulla mia vita giorno dopo giorno arbitrariamente. Chi mi ha causato tutta questa sofferenza portandomi a questa estrema decisione che mai avrei voluto dover prendere ne subirà insieme a me le conseguenze e pagheranno in prima persona per l'irresponsabilità di aguzzini prepotenti e scorretti. Sono una guerriera a cui stanno rubando senza senso l'energia che serve per resistere alla mia grave malattia e che in queste condizioni non riesco più a contrastare. Sono senza forze e sola nell'affrontare tanto scempio ingiustificato pericoloso prepotente da parte di questo scellerato impunito comune non ne posso più. Preciso che se mi costringeranno ad arriverà a tanto… ci saranno le telecamere… e non solo. Quì non si stà chiedendo nessuna eccezione o scorciatoia ma esclusivamente il rispetto di diritti spettanti già riconosciuti per patologia e gravità da tempo ma che il Comune di Fiumicino sta trattenendo per se in modo illecito!!! “

La sig.ra Angela, contattata prima di pubblicare il suo appello sul nostro giornale, ci conferma che nessuno l’ha contattata, se non un conoscente del sindaco che le ha assicurato che presto sarà contattata dallo stesso primo cittadino di Fiumicino. Duole dover accertare una denuncia di questa portata, ma siamo certi, e questo sia un augurio per una celere risoluzione, che il Sindaco non usi contatti al di fuori dell’istituzionalità avviata con la stessa diffida, l’avv Pentrongolo ci ha reso noti tutti i passaggi delle corrispondenze che si sono prodottte nel tempo e si evince benissimo come gli stessi uffici comunali, conoscano assai bene sia l’indirizzo che il recapito telefonico del mandatario della diffida inoltrata.

E’ possibile che una donna, gravemente sfinita non solo dalla sua malattia, lesa nei suoi più importanti diritti, debba ricorrere ad uno sciopero della fame?

Castelli Romani

Castel Gandolfo, iniziati i lavori al parcheggio di via Giovanni Paolo II

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Castel Gandolfo – Da oggi sono ufficialmente iniziati i lavori di manutenzione straordinaria presso il parcheggio multipiano situato in Via Giovanni Paolo II, adiacente alla sede ASL Roma 6. L’intervento, realizzato dalla Città Metropolitana di Roma Capitale, comporterà alcune modifiche temporanee alla viabilità interna e il divieto di sosta per consentire il corretto svolgimento delle operazioni.

I lavori prevedono la manutenzione straordinaria delle aree interne del parcheggio, inclusi importanti interventi sull’impianto elettrico, al fine di garantire maggiore sicurezza e funzionalità alla struttura. Questo parcheggio è un nodo di scambio fondamentale per i numerosi utenti che quotidianamente si recano agli sportelli e ai poliambulatori della ASL.

Il Sindaco di Castel Gandolfo, Alberto De Angelis, ha espresso il suo apprezzamento per l’intervento: “Ringrazio la Città Metropolitana, nelle persone del Sindaco Gualtieri e del Vice Sindaco Sanna, per questo intervento che permetterà di mettere in sicurezza e valorizzare questo nodo di scambio che quotidianamente viene molto utilizzato dagli utenti che si recano agli sportelli e poliambulatori della nostra Asl”.

I lavori saranno eseguiti con la massima celerità possibile per ridurre al minimo i disagi per i cittadini. Ulteriori aggiornamenti saranno forniti periodicamente per informare la popolazione sull’avanzamento dei lavori e su eventuali ulteriori modifiche alla circolazione.

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Castelli Romani

Rocca Priora, incastrato il ladro seriale delle auto

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Arrestato dai carabinieri il ladro seriale che rubava dentro le macchine parcheggiate in sosta vicino ai negozi in pieno centro a Rocca Priora. Per due giorni si sono ripetuti furti all’interno di alcune auto che l’uomo forzava dopo aver visto i proprietari scendere per fare degli acquisti nella zona di via San Sebastiano in centro. I Carabinieri della locale stazione dopo aver ricevuto tre denunce da due uomini anziani e un perito informatico della zona, che avevano visto sottrarsi telefonini , tablet , iPad e altri oggetti dalle loro auto. Si sono appostati e l’altra mattina lo hanno fermato in flagranza di reato mentre tentava di aprire la macchina di un ottantenne del posto. Il ladro è stato arrestato e ritrovata tutta la refurtiva asportata precedentemente dalle auto in sosta davanti ai negozi in centro.

Presso il Tribunale di Velletri c’è stato il processo per direttissima per la convalida dell’arresto che è stato eseguito dal giudice monocratico. Il 35enne egiziano, già conosciuto alla Giustizia per furto, ricettazione e altri reati, ha patteggiato la pena ed è stato rimesso in libertà al momento. Con divieto di avvicinamento a Rocca Priora e altre prescrizioni imposte dalla magistratura.

I cittadini vittime dei furti hanno ringraziato a lungo i carabinieri del posto per essere intervenuti velocemente e aver identificato e arrestato l’autore ritrovandogli in casa sua sempre nella cittadina dei Castelli tutta la refurtiva che è stata restituita ai legittimi proprietari .

In particolare un iPad di lavoro molto importante per il perito informatico che lavora per importanti aziende del settore.

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Roma

Roma, metro Piramide: la banchina degli impuniti

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È senza soste l’impegno della vigilanza nelle stazioni metro di Roma.
Ma come potete vedere dalle foto le difficoltà maggiori avvengono in questo preciso momento presso la stazione Piramide della Linea B (sono circa le 18) dove un folto gruppo di borseggiatori bosniaci, si ostina a restare sulla banchina incurante degli avvisi della Guardie Giurate predisposte al servizio che li stanno invitando a lasciare la stazione.
Una situazione a dir poco incresciosa che mostra in pieno i limiti di un sistema giuridico che rischia di confermare sempre di più il concetto di “impunità” per chi si macchia di tale reati.

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