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Roma

AD ANGUILLARA E' ALLARME TRASPARENZA: L'ALBO PRETORIO ONLINE E' FUORI USO DA 4 MESI

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Tempo di lettura 4 minutiL’organo di Revisione sulla proposta di Bilancio di Previsione 2015 ha rilevato gravi criticità nel nuovo software di contabilità

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di Emanuel Galea

Anguillara Sabazia (RM) – L'Albo Pretorio online fino al 30 Giugno 2015 del Comune di Anguillara Sabazia è privo di contenuti. Determine, delibere e quant'altro riguardi gli atti pubblici dell'amministrazione comunale, la cui pubblicazione è stabilita per legge, precedentemente al 1 Luglio 2015 non è accessibile.

Un disservizio che, nel disinteresse di tanti, dura ormai già da circa quattro mesi e, da come stanno andando le cose, non si riesce vederne la fine. Quello che sconcerta è che ufficialmente si ignora il problema. L’addetto alle comunicazioni del Comune di Anguillara Sabazia non ha ritenuto necessario, almeno fino ad ora, scrivere un comunicato alla cittadinanza per giustificare il ritardo e magari, con l’occasione, fornire qualche informazione sul perché del cambiamento.

Era il 25 giugno 2015, quando il primo cittadino Francesco Pizzorno e l’assessore Enrico Stronati, in un comunicato congiunto dichiararono: “Si avvisa la cittadinanza che tra le giornate di lunedì 29 giugno e martedì 30 giugno verrà reso operativo il nuovo sito web del Comune di Anguillara Sabazia”.
Più avanti, lo stesso Sindaco e l’assessore hanno concluso dicendo: “Si evidenzia inoltre la possibilità che nel corso del periodo di completamento della migrazione dalla vecchia alla nuova piattaforma, alcuni servizi potrebbero non essere completi mentre le sezioni "obbligatorie per legge", quali la sezione "Amministrazione Trasparente", il servizio "Albo Pretorio", le pubblicazioni di "Bandi ed Avvisi" e la sezione "Contatti & PEC" sono state correttamente allineate e saranno pubblicate sin dal primo giorno di avvio del nuovo sito”.

Il 29 giugno è ormai passato da un bel pezzo e il 30 pure. Siamo a metà ottobre, quasi quattro mesi da quel lontano comunicato  stampa. Se ci si dovesse attenere scrupolosamente a quanto pubblicamente dichiarato dal sindaco e dall’assessore, oggi si dovrebbe poter riscontrare correttamente allineate e pubblicate dal primo giorno di avvio del nuovo sito, per quello che interessa, “l’Albo Pretorio”, non solo la pubblicazione bensì anche l’archivio storico per la consultazione, invece, consultare l’Albo Pretorio online sino al 30 giugno 2015 ancora non è permesso.

A quanto sembra di capire la nuova società, che si è occupata del restyling del sito istituzionale, ha delle difficoltà nel fare emigrare i dati precedenti sulla nuova piattaforma. E sembrerebbe anche che questa non sia l’unica difficoltà.

Dello stesso parere l’organo di Revisione sulla proposta di Bilancio di Previsione 2015. Al capitolo “Monitoraggio pagamento debiti”, il Collegio dei Revisori ha rilevato: “Posto che con il passaggio al nuovo software di contabilità non è stato più possibile effettuare la comunicazione, ai sensi dell’art.7 bis del d.l. 8/4/2013 n.35, entro il 15 di ciascun mese dei dati relativi ai debiti certi, liquidi ed esigibili per somministrazioni, forniture e appalti nonché per obbligazioni relative a prestazioni professionali, a causa di una errata conversione dell’archivio delle fatture, si raccomanda di risolvere immediatamente il problema al fine di adempiere agli obblighi normativi previsti”. Ci uniamo alla raccomandazione/monito del Collegio dei Revisori così, oltre ad adempiere agli obblighi normativi previsti, si assolverà parimenti al dovere di fornire un dovuto servizio alla cittadinanza. Sperando che il disservizio venga sistemato quanto prima, alcuni cittadini hanno rlevato che il nuovo software si presenta troppo farraginoso. "Avrà dei bei colori, un bel logo, dei bellissimi primi piani – hanno commentato alcuni residenti – però, ad oggi, un cambiamento sostanziale non si vede." I fruitori del sito istituzionale hanno inoltre aggiunto: "Somiglia più a una magnifica facciata di un palazzo, con infissi di lusso, colonne di marmo, stucchi e fregi e dentro si presenta la vista di un edificio in costruzione, dappertutto calcinacci e materiali di risulta".

L'assessore Stronati dichiarava anche: “Mi sento in dovere di ringraziare la Società XPen, nella persona del suo Amministratore Gianluca Pennino, che in questi anni ha ospitato gratuitamente il sito web del Comune garantendo professionalità e qualità, fornendo quindi un servizio alla collettività senza alcun ritorno economico”. Molti, probabilmente ignoravano, fino a questa comunicazione dell'assessore, la gratuità del servizio. Infatti se si fosse potuto consultare l’Albo Pretorio fino al 30 Giugno 2015 si sarebbero potute notare le numerose determinazioni relative agli impegni di spesa attenenti al tema sito web che contraddicono quanto affermato nel comunicato. E sull'argomento in questione a molti cittadini piacerebbe capirne qualcosa di più.

Dice sempre l’assessore: “Stiamo compiendo una rivoluzione nel modo di lavorare ma anche nel modo di porci verso l'esterno. Un duro lavoro che darà i suoi frutti e che renderà la nostra Città all'avanguardia e più vicina ai cittadini".A ogni cittadino piace vedere la sua città all’avanguardia, ma allo stesso tempo, non a torto, vorrebbe vedere risolti i tanti problemi di questo Comune. Sarà il caso di iniziare dal sito web? Quali motivi, tanto urgenti, possono aver spinto l’Amministrazione a dedicarsi a questo servizio? E in nome della trasparenza molti vorrebbero sapere come si chiama la nuova società, quali sono i costi, quali sono i vantaggi, anche in soldoni, che deriveranno tra la vecchia gestione e questa nuova. E ancora, visto che al cittadino semplice, che poi è quello che usufruisce del servizio, pareva più facile e scorrevole il vecchio sistema, ci si chiede se fosse possibile, mentre il presente servizio si trova “lavori in corso”, semplificare il metodo di ricerca? Cambiare tanto per cambiare non ha senso. Cambiare un sistema che già è stato collaudato lascia molto perplessi: un periodo per l’istruzione del personale, dati da trasferire con i gravi rischi di incorrere in errori, stampati da adeguare oltre alle difficoltà del cittadino di riadeguarsi. Solo un grosso vantaggio economico può giustificare il cambiamento. Ci si augura che almeno questo aspetto, perlomeno, non sia mancato.

Parlando della piscina comunale, in un precedente articolo, abbiamo terminato con un pensiero ricorrente del cittadino. Visto e considerato che persino in questo caso si riscontra una certa analogia nel proclamare inizi certi anzitempo , lo ripetiamo, repetita iuvant, non si sa mai. "Il cittadino non vive di proclami, ma di servizi offerti dall’Ente pubblico. Chiudiamo citando un antico proverbio: Chi lascia la via vecchia per la nuova, sa quel che lascia, e non sa quel che trova.