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Redazione
Roma – I finanzieri del Comando provinciale di Roma, impegnati nell'operazione "Febbre a 90", hanno smantellato un'organizzazione specializzata nella realizzazione e commercializzazione, per lo più on line, di tabella di abbigliamento e di gadget recanti marchi e loghi contraffatti di note griffe nazionali ed estere operanti nel mondo del calcio, della musica e del cinema. A capo dell'organizzazione due imprenditori, uno romano e l'altro frusinate, entrambi di 31 anni, che si sono avvalsi della collaborazione di una donna, delegata a curare i rapporti commerciali con i clienti e la gestione degli incassi. "Fondamentale, per il buon fine degli affari – ammettono gli investigatori – è stata l'appartenenza di uno degli associati a frange di tifo organizzato". Perché era proprio per gli ultras che era pensata la maggior parte dei prodotti d'abbigliamento casual ovvero, le magliette, le felpe, i cappelli, le tute di numerosi squadre di calcio italiane e non, "creando, di fatto, una sorta di monopolio nella produzione di materiali per il mondo ultras per via telematica".
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