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Redazione
Cotral – “Nuovi bus Cotral all’inizio del prossimo anno quando ancora non si sa con quali soldi verranno pagati; consulenze esterne a go go; selezioni, assunzioni, licenziamenti discutibili; sito aziendale che non risponde alle norme sulla trasparenza; CdA ridotto senza rappresentanza delle opposizioni. E in più, oggi, in commissione Trasporti, Colaceci e Giana perdono anche la pazienza davanti alle legittime critiche dei membri della commissione su un piano industriale lontano anni luce dalle reali esigenze di rilancio dell’azienda. Per non parlare del fatto che ancora non è stata soddisfatta la mia richiesta di accesso agli atti relativi alla risoluzione contrattuale dell’ex capo del personale, che graverà pesantemente sul bilancio dell’azienda; al bando di selezione e assunzione del Capo del Personale e del Responsabile dell’Ufficio stampa; a tutte le selezioni pubbliche con relativa graduatoria negli ultimi due anni; al verbale delle riunioni del Consiglio di Amministrazione dell’ultimo anno. A questo punto, considerata l’ostinazione e preso atto della mancanza di rispetto manifestata oggi dai vertici di Cotral durante l’audizione in commissione, non mi resta che chiedere alla Procura della Repubblica di intervenire per fare luce sulla gestione discutibile dell’azienda regionale dei trasporti che Colaceci e Giana stanno portando avanti da circa un anno ai danni di migliaia di pendolari e di tutti i cittadini del Lazio. Giana la smetta di fare la vittima! Quest’oggi, in occasione dell’audizione su quello che i vertici Cotral definiscono "piano industriale" nessuno gli ha dato del ladro, semmai visto il piano abbiamo dubbi sulla competenza. A volte lo scontro istituzionale può diventare duro e concitato, ma le offese gratuite e personali non mi appartengono. Se di scorrettezze vogliamo parlare si guardi intorno, troverebbe più soddisfazione. La superficialità con cui il duo Colaceci-Giana sta gestendo questa azienda fa spavento. Numerose le perplessità, in particolare, sull’acquisto dei nuovi bus Cotral, previsto per l’inizio del prossimo anno: una realtà impensabile visto e considerato che non esiste una società in grado di consegnare pullman in tempi così brevi. E poi con quali soldi li paghiamo? Gli inefficienti vertici aziendali affermano che una parte dei fondi arriverà dalla Regione e l’altra dagli eventuali risparmi derivanti da Cotral, che lo ricordo è una società in forte crisi finanziaria. Dunque, invece di "buttarla in caciara" magari fingendosi indignato, l’ad Giana, così lautamente pagato dai cittadini del Lazio, dovrebbe mettersi concretamente a lavorare per il rilancio del Cotral. Se, come crediamo, non è in grado di farlo, si dimetta”. Così in una nota il consigliere regionale FI e vicepresidente della commissione Trasporti, Adriano Palozzi.
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