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Roma

NEMI, FESTA DELLA BIRRA: TROPPA SCHIUMA E POCO MALTO

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Tempo di lettura 2 minuti L’ordinanza del comandante della polizia municipale Gabriele Di Bella ha fatto molto discutere

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di Ivan Galea
Nemi (RM)
– “Un Lago di Birra” un evento che si è tenuto per tre intere giornate a Nemi e che non ha riscosso un gran successo. A difettare una “censura” poco utile che ha soffocato la viabilità e l’organizzazione dei vari stand a dire di molti mal posizionati oltre all'iniziativa fantasma della parata di Harley Davidson che non c’è stata. La scelta è opinabile: che c’azzecca la birra a Nemi soprattutto dopo l’ultima trovata di aderire all'associazione Città del Vino pur non avendo vigneti da sbandierare ai turisti già abbastanza confusi.

Dal vino alla birra passando per le mountain bike il risultato è che si snatura l’identità di questo splendido paese che per tradizione è noto essere la cittadina delle fragole e dei fiori, tant’è che si vanta una sagra antichissima che ogni anno celebra i prodotti tipici di Nemi.

Sulla questione è anche intervenuto con un breve commento il presidente dello storico consorzio di tutela del Frascati Docg Mauro De Angelis il quale si mostra generalmente scettico di fronte all’entrata di Nemi nell'associazione Città del Vino: “Non entro nei particolari perché questo caso non lo conosco – dice De Angelis – certo si pone il problema di una perdita d’identità. Nemi è famosa per le fragole e i fiori e dovrebbe puntare sul proprio prodotto tipico. Così come Frascati non è famosa per la birra. Dovremmo, come territorio dei Castelli Romani, fare sistema e puntare, ogni paese, sulle proprie peculiarità e specialità. Oggi nascono mille feste e celebrazioni che rischiano di snaturare la tradizione dei prodotti tipici del nostro territorio. Io proporrei, ad esempio, addirittura una unica data per la festa del vino e dell’uva perché sono troppe e ormai si trovano ovunque. Detto questo, rispetto all’entrata di Nemi nella prestigiosa associazione Città del Vino, riconosco che rimango meravigliato positivamente visto che non è semplice farvi parte, proprio perché ci sono determinati requisiti da rispettare. Vanno bene le iniziative e la voglia di fare ma non dimentichiamoci di valorizzare i prodotti di cui possiamo vantare una autentica paternità”.

Ma oltre a questa di De Angelis che rimane pur sempre una apprezzabile e condivisibile opinione, la festa della birra a Nemi ha avuto problemi anche logistici e di organizzazione: l’ordinanza del comandante della polizia municipale Gabriele Di Bella ha fatto molto discutere. Di Bella ha ristretto la viabilità per i giorni 2, 3 e 4 Ottobre con innumerevoli divieti di transito e sosta non solo nel centro storico ma anche nella zona alta di Nemi "Le Colombe", penalizzando ancora una volta i residenti, su via De Sanctis trasformata ad un solo senso di marcia. Una soluzione, quest’ultima che non è sembrata realmente necessaria, anche perché di Sabato, soprattutto l’intero parcheggio allestito su via De Sanctis si presentava deserto. Insomma tanti divieti per nulla, vista la scarsa partecipazione. Tutte queste limitazioni al traffico possono trovare giustificazione in occasione della tradizionale sagra delle fragole e dei fiori, ma non trovano senso per le altre manifestazioni improvvisate come la festa della birra a Nemi che nessuno nel resto dei paesi limitrofi il paese delle fragole e della regione Lazio (per non parlare dell’Italia ) conosce. Il corso principale si è presentato con stand “fast food”, mentre alla birra è stato riservato un cantuccio non troppo immediatamente riconoscibile.

Speriamo in futuro di non doverci imbattere nella festa di Robin Hood, visti i cartelli stradali posti agli ingressi di Nemi che espongono un falso gemellaggio con la città di Nottingham.

Castelli Romani

Frascati, Libri in Osteria: appuntamento giovedì 18 luglio con Antonella Prenner

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Cosa lega Tullia, figlia di Cicerone, Servilia, madre del cesaricida Bruto, e Messalina?

Al di là di essere tre figure della Storia antica di Roma sono le protagoniste di alcuni romanzi della filologa e scrittrice Antonella Prenner, docente di Lingua e letteratura latina all’università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale.

la scrittrice Antonella Prenner

Antonella Prenner ed i suoi romanzi saranno i protagonisti giovedì 18 luglio in piazza dell’Olmo a Frascati, a partire dalle ore 18, del salotto letterario di Emanuela Bruni, Libri in Osteria assieme allo scrittore e giornalista Pino Donghi.
Le loro vite, le loro esperienze e i loro rapporti, spiega Emanuela Bruni “offrono un punto di vista non ufficiale, emotivo, disvelando pieghe e zone d’ombra di una storia sempre scritta dagli uomini e per gli uomini”.
Quindi si avrà la possibilità di cambiare la prospettiva di lettura di una storia che vede queste figure troppo spesso relegate al ruolo di comprimarie pur essendone protagoniste ed attrici principali.
Non mancherà un breve approfondimento sull’ultima fatica di Antonella Prenner “Lucano. Nostalgie di libertà” ove l’autrice descrive l’età di Nerone e di una generazione infelice, che assiste all’esercizio di un potere politico iniquo e impossibile da contrastare perché assoluto, e che vagheggia di tornare a un tempo irripetibile, quando “res publica” romana significava “libertà”.

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Costume e Società

Il magico Maestro della Pizza a Fregene: un tributo di Francesco Tagliente a un pizzaiolo straordinario

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Il Prefetto Francesco Tagliente ha recentemente condiviso sulla sua pagina Facebook una commovente testimonianza, raccontando l’incredibile esperienza culinaria vissuta al ristorante Back Flip Da Moisè di Fregene. Questo racconto non è solo un omaggio a una pizza straordinaria, ma anche un tributo a Michelangelo, il pizzaiolo settantaquattrenne la cui dedizione e passione hanno trasformato un semplice piatto in un’opera d’arte.

Seduto al ristorante con sua moglie Maria Teresa, Tagliente ha descritto la pizza come “la migliore che abbia mangiato negli ultimi cinquant’anni”. Tuttavia, ciò che ha reso questa esperienza davvero speciale è stata la scoperta della storia dell’uomo dietro la pizza. Michelangelo, un ex contadino che si sveglia ogni mattina all’alba per curare il suo orto, dedica le prime ore del giorno alla coltivazione delle piante e alla cura della famiglia. Solo dopo queste attività, si prepara per andare al ristorante e mettere tutto se stesso nella preparazione della pizza.

L’Arte di Michelangelo: Tradizione e Passione

Michelangelo non è solo un pizzaiolo, ma un vero e proprio maestro dell’arte culinaria. La sua vita semplice e laboriosa, fatta di dedizione e umiltà, è un esempio di come l’amore per il proprio lavoro possa trasformare un piatto comune in un’esperienza indimenticabile. La sua capacità di fondere la tradizione contadina con la sapienza artigianale nella preparazione della pizza è un’arte rara e preziosa.

Tagliente ha scritto: “La dedizione e l’umiltà di quest’uomo, che dalla vita contadina riesce a creare una delle migliori pizze che abbia mai assaggiato, mi hanno colpito profondamente. Il suo nome rimane anonimo, ma la sua storia di passione e impegno è qualcosa che merita di essere raccontata.”

L’Umanità di Francesco Tagliente

Il racconto del Prefetto Tagliente non solo mette in luce le straordinarie qualità culinarie di Michelangelo, ma riflette anche le qualità umane dello stesso Tagliente. Conosciuto per la sua sensibilità e il suo impegno sociale, Tagliente ha sempre dimostrato un profondo rispetto per le storie di vita quotidiana e per le persone che con il loro lavoro contribuiscono a rendere speciale ogni momento.

La sua capacità di cogliere e apprezzare la bellezza nascosta nei gesti quotidiani e nelle storie semplici rivela un’anima attenta e sensibile, sempre pronta a riconoscere il valore degli altri. Il tributo a Michelangelo è un’ulteriore testimonianza della sua umanità e del suo desiderio di dare voce a chi, con passione e dedizione, arricchisce la vita di chi lo circonda.

Un Esempio di Vita

La storia di Michelangelo, come raccontata da Tagliente, è un potente promemoria di come la passione e l’impegno possano elevare il lavoro quotidiano a forme d’arte. “La sua pizza è un capolavoro che continuerà a risuonare nei miei ricordi, così come la sua storia di dedizione e umiltà,” ha scritto Tagliente, riconoscendo il valore di un uomo che, nonostante l’età e la fatica, continua a regalare momenti di gioia e piacere attraverso la sua cucina.

Questo tributo non è solo un omaggio a un pizzaiolo straordinario, ma anche un invito a riflettere sull’importanza del lavoro fatto con passione e amore. Grazie, Michelangelo, per averci mostrato che dietro ogni grande piatto c’è una grande storia, fatta di lavoro, passione e amore per la semplicità. E grazie, Francesco Tagliente, per aver condiviso con noi questa storia ispiratrice, ricordandoci di apprezzare le piccole grandi cose della vita.

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Roma

Roma, maxi-rissa metro Barberini. Riccardi (Udc): “Occorrono misure decisive”

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Dopo l’ennesima maxi-rissa tra bande di borseggiatori che ha portato alla chiusura della stazione metro di piazza Barberini provocando, tra l’altro panico e paura tra i cittadini romani ed i tanti turisti presenti in città, la politica della Capitale non tarda a far sentire la sua voce.
“Questa ennesima manifestazione di violenza e illegalità non può più essere tollerata. Richiamo con forza il Governo ad un intervento deciso e definitivo. È inaccettabile che i borseggiatori, anche se catturati, possano tornare ad operare impuniti a causa di leggi troppo permissive, che li rimettono in libertà quasi immediatamente.
L’Italia è diventata lo zimbello del mondo a causa di questa situazione insostenibile.
È necessario adottare misure più severe e immediate per garantire la sicurezza dei cittadini e dei turisti. Proponiamo una revisione delle leggi esistenti per introdurre pene più dure e certe per i borseggiatori, rafforzare la presenza delle forze dell’ordine nei punti critici della città e migliorare la sorveglianza con l’uso di tecnologie avanzate”
.

il commissario romano UdC, Roberto Riccardi

A dichiararlo con decisione è Roberto Riccardi, commissario romano dell’UdC.
Da sempre attento ai problemi sulla sicurezza Riccardi fa notare con estrema chiarezza che tali situazioni non fanno altro che portare un’immagine della capitale sempre meno sicura agli occhi dei molti turisti che sono, per la capitale, una fonte di ricchezza economica oltre che di prestigio.
La fermata della Metro A Barberini a Roma è stata teatro di una maxi-rissa tra bande di borseggiatori sudamericani, che ha richiesto l’intervento delle forze dell’ordine e il blocco della stazione per circa 40 minuti. La violenza è scoppiata a seguito di una serie di furti e scippi ai danni dei passeggeri.
Riccardi ha poi concluso: “Non possiamo permettere che episodi come quello avvenuto alla Metro Barberini si ripetano. È ora di passare dalle parole ai fatti, con azioni concrete che ripristinino l’ordine e la sicurezza nelle nostre città. I cittadini hanno il diritto di vivere in un Paese sicuro e il dovere del Governo è garantirlo”.
Molti cittadini ci scrivono ogni giorno preoccupati da questa escalation di violenza e di insicurezza ma soprattutto preoccupati per la poca attenzione che il governo cittadino e quello nazionale stanno avendo nei riguardi di questa situazione ormai alla deriva.

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