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Redazione Lazio

FROSINONE E L’EMERGENZA LAVORO: ARRIVA UNA MOZIONE M5S FIRMATA DA TUTTA L’OPPOSIZIONE

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La provincia di Frosinone da troppo tempo chiede aiuto, è una delle zone con il più alto tasso di disoccupazione e dove il comparto produttivo ha subito una forte riduzione

di Cinzia Marchegiani

Frosinone – Un’emergenza lavoro già da tempo nota quella che ha colpito tutta la provincia di Frosinone. Il Presidente della Provincia di Frosinone, Antonio Pompeo, proprio in merito al primo incontro del “Tavolo interistituzionale permanente per l’emergenza lavoro” avviato a giugno 2015 svoltosi nella Sala Consiliare del Palazzo della Provincia (che ha visto la partecipazione, oltre ad una rappresentanza del Comitato promotore della Vertenza Frusinate contro la disoccupazione e la precarietà, le sigle sindacali Uil, con il segretario Gabriele Stamegna, e UGL, con il segretario Enzo Valente; i parlamentari Francesco Scalia, Maria Spilabotte, Luca Frusone; i consiglieri regionali Mario Abbruzzese, Marino Fardelli, Daniela Bianchi e in rappresentanza di Mauro Buschini, Lucio Migliorelli; il Presidente di Federlazio Alessandro Casinelli e il neo direttore Roberto Battisti; per Unindustria, Corrado Felici, Gerardo Iamunno, Girolamo Manco, Aldo Della Peruta e Daniele Ricci), aveva denunciato come l’emergenza lavoro fosse la problematica più urgente che vive il territorio.

Quattro sono state le priorità che il confronto aveva fatto emergere. 1) L’adozione, da parte della Regione Lazio, del contratto di ricollocazione, strumento di politica attiva del lavoro, capace di facilitare un più efficace percorso di reinserimento occupazionale per coloro che hanno perso il posto di lavoro; 2) Firma dei decreti per lo sblocco della mobilità sempre da parte della Regione Lazio; 3) Verifica sull’utilizzo degli strumenti messi a disposizione dal decreto legge n. 3 del 2015, in particolare prevedendo un intervento pubblico attraverso la società strumentale di Cassa depositi e prestiti per colmare la distanza tra domanda e offerta di acquisto della Marangoni, che avrebbe garantito la ripresa della produzione, dell’occupazione e un risparmio in termini di fondi attualmente destinati alla mobilità; 4) Stato dell’arte del bando Asi per la cessione del sito produttivo ex Videocon.

Arriva in Regione Lazio una Mozione per il rilancio del lavoro nel Frusinate. I consiglieri del M5S Lazio hanno depositato una mozione, firmata da tutti i gruppi di opposizione, per impegnare la Giunta ad intraprendere azioni concrete a beneficio dell’occupazione nella provincia di Frosinone. Silvana Denicolò, consigliera del M5S Lazio, in merito a questa Mozione ha dichiarato: “Nonostante il frusinate sia una delle zone con il più alto tasso di disoccupazione e dove il comparto produttivo ha subito una forte riduzione, la regione finora è intervenuta in maniera piuttosto blanda, escludendo il protocollo di intesa con l’ASI di Frosinone per la riacquisizione del sito ex Videocon. Una nuova strategia occupazionale potrebbe partire proprio dalla definizione del bando per l’utilizzo di questo importante sito industriale, alla cui redazione dovrebbero partecipare le organizzazioni dei disoccupati e dei precari. Per queste categorie, che rischiano di diventare maggioritarie nel territorio, la soluzione più ovvia sarebbe quella di una legge regionale sul reddito minimo garantito”.

La Consigliera Denicolò spiega che proprio durante l'ultimo Tavolo regionale sul problema occupazionale di Frosinone e provincia lei stessa si era impegnata a lavorare con la Giunta per raggiungere questo importante obiettivo: “Per la provincia di Frosinone, una delle più inquinate d’Italia, come dimostra la Valle del Sacco, qualsiasi soluzione dovrebbe comunque essere inserita in un quadro di sviluppo eco-sostenibile per evitare che questo territorio debba ancora scegliere tra salute, sicurezza, tutela ambientale e lavoro”.
E ora i promotori di questa mozione, tra l’altro firmata da tutta l’opposizione, si augurano che possa essere discussa presto e senza pregiudizi da parte della maggioranza: “Perché la provincia di Frosinone – chiosa la Denicolò – da troppo tempo chiede aiuto, e quello che la regione sta facendo è soltanto una piccola parte di quanto si dovrà fare per ridare un futuro a questi territori.”

Castelli Romani

Ciampino, episodio di bullismo: la denuncia di una madre su Facebook scatena polemiche

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Un episodio di bullismo avvenuto a Ciampino ha suscitato forti reazioni e polemiche dopo che una madre ha condiviso la sua drammatica testimonianza su Facebook. La signora, madre di un ragazzo di 13 anni, ha raccontato l’incubo vissuto da suo figlio, vittima di un gruppo di coetanei.

Il post, che ha rapidamente raccolto molte reazioni e condivisioni, ha portato alla luce una realtà inquietante e ha acceso un acceso dibattito tra i residenti.

Secondo quanto riportato dalla madre del ragazzo, l’episodio è avvenuto nel parco comunale di Ciampino, dove suo figlio Alessandro stava giocando con alcuni amici. Improvvisamente, un gruppo di ragazzi più grandi si è avvicinato e ha iniziato a insultarlo e a deriderlo. La situazione è degenerata quando uno dei bulli ha spinto Alessandro a terra, facendogli perdere l’equilibrio e ferendolo al ginocchio. Il ragazzo, visibilmente scosso, è tornato a casa in lacrime e con un grande spavento.

Nel suo post, la madre ha scritto: “Mio figlio è tornato a casa oggi con il cuore spezzato e il corpo ferito. Non posso tollerare che i bambini debbano subire tali atrocità. Questo bullismo deve finire!”. Il suo appello ha ricevuto immediato sostegno da parte di molti residenti, che hanno espresso la loro solidarietà nei commenti.

Giovanna, una residente di Ciampino, ha commentato: “È inaccettabile che i nostri ragazzi non possano sentirsi al sicuro nemmeno nei parchi pubblici. Le autorità devono intervenire e prendere provvedimenti immediati”. Un altro commento, di Marco De Santis, aggiunge: “Questi atti di violenza sono vergognosi. I bulli devono essere identificati e puniti, e le scuole devono fare di più per educare i ragazzi al rispetto reciproco”.

Tuttavia, il post ha anche suscitato polemiche e divisioni. Alcuni hanno criticato i genitori dei ragazzi coinvolti, accusandoli di non educare adeguatamente i propri figli. “Dove sono i genitori di questi bulli? Perché non insegnano loro il rispetto e la compassione?”, ha scritto Francesca.

Le autorità locali non hanno tardato a intervenire condannando il gesto.

L’episodio, sebbene doloroso, ha anche sollevato un’importante consapevolezza sulla necessità di promuovere la cultura del rispetto e della solidarietà tra i giovani.

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Castelli Romani

Frascati, Libri in Osteria: appuntamento giovedì 18 luglio con Antonella Prenner

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Cosa lega Tullia, figlia di Cicerone, Servilia, madre del cesaricida Bruto, e Messalina?

Al di là di essere tre figure della Storia antica di Roma sono le protagoniste di alcuni romanzi della filologa e scrittrice Antonella Prenner, docente di Lingua e letteratura latina all’università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale.

la scrittrice Antonella Prenner

Antonella Prenner ed i suoi romanzi saranno i protagonisti giovedì 18 luglio in piazza dell’Olmo a Frascati, a partire dalle ore 18, del salotto letterario di Emanuela Bruni, Libri in Osteria assieme allo scrittore e giornalista Pino Donghi.
Le loro vite, le loro esperienze e i loro rapporti, spiega Emanuela Bruni “offrono un punto di vista non ufficiale, emotivo, disvelando pieghe e zone d’ombra di una storia sempre scritta dagli uomini e per gli uomini”.
Quindi si avrà la possibilità di cambiare la prospettiva di lettura di una storia che vede queste figure troppo spesso relegate al ruolo di comprimarie pur essendone protagoniste ed attrici principali.
Non mancherà un breve approfondimento sull’ultima fatica di Antonella Prenner “Lucano. Nostalgie di libertà” ove l’autrice descrive l’età di Nerone e di una generazione infelice, che assiste all’esercizio di un potere politico iniquo e impossibile da contrastare perché assoluto, e che vagheggia di tornare a un tempo irripetibile, quando “res publica” romana significava “libertà”.

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Costume e Società

Il magico Maestro della Pizza a Fregene: un tributo di Francesco Tagliente a un pizzaiolo straordinario

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Il Prefetto Francesco Tagliente ha recentemente condiviso sulla sua pagina Facebook una commovente testimonianza, raccontando l’incredibile esperienza culinaria vissuta al ristorante Back Flip Da Moisè di Fregene. Questo racconto non è solo un omaggio a una pizza straordinaria, ma anche un tributo a Michelangelo, il pizzaiolo settantaquattrenne la cui dedizione e passione hanno trasformato un semplice piatto in un’opera d’arte.

Seduto al ristorante con sua moglie Maria Teresa, Tagliente ha descritto la pizza come “la migliore che abbia mangiato negli ultimi cinquant’anni”. Tuttavia, ciò che ha reso questa esperienza davvero speciale è stata la scoperta della storia dell’uomo dietro la pizza. Michelangelo, un ex contadino che si sveglia ogni mattina all’alba per curare il suo orto, dedica le prime ore del giorno alla coltivazione delle piante e alla cura della famiglia. Solo dopo queste attività, si prepara per andare al ristorante e mettere tutto se stesso nella preparazione della pizza.

L’Arte di Michelangelo: Tradizione e Passione

Michelangelo non è solo un pizzaiolo, ma un vero e proprio maestro dell’arte culinaria. La sua vita semplice e laboriosa, fatta di dedizione e umiltà, è un esempio di come l’amore per il proprio lavoro possa trasformare un piatto comune in un’esperienza indimenticabile. La sua capacità di fondere la tradizione contadina con la sapienza artigianale nella preparazione della pizza è un’arte rara e preziosa.

Tagliente ha scritto: “La dedizione e l’umiltà di quest’uomo, che dalla vita contadina riesce a creare una delle migliori pizze che abbia mai assaggiato, mi hanno colpito profondamente. Il suo nome rimane anonimo, ma la sua storia di passione e impegno è qualcosa che merita di essere raccontata.”

L’Umanità di Francesco Tagliente

Il racconto del Prefetto Tagliente non solo mette in luce le straordinarie qualità culinarie di Michelangelo, ma riflette anche le qualità umane dello stesso Tagliente. Conosciuto per la sua sensibilità e il suo impegno sociale, Tagliente ha sempre dimostrato un profondo rispetto per le storie di vita quotidiana e per le persone che con il loro lavoro contribuiscono a rendere speciale ogni momento.

La sua capacità di cogliere e apprezzare la bellezza nascosta nei gesti quotidiani e nelle storie semplici rivela un’anima attenta e sensibile, sempre pronta a riconoscere il valore degli altri. Il tributo a Michelangelo è un’ulteriore testimonianza della sua umanità e del suo desiderio di dare voce a chi, con passione e dedizione, arricchisce la vita di chi lo circonda.

Un Esempio di Vita

La storia di Michelangelo, come raccontata da Tagliente, è un potente promemoria di come la passione e l’impegno possano elevare il lavoro quotidiano a forme d’arte. “La sua pizza è un capolavoro che continuerà a risuonare nei miei ricordi, così come la sua storia di dedizione e umiltà,” ha scritto Tagliente, riconoscendo il valore di un uomo che, nonostante l’età e la fatica, continua a regalare momenti di gioia e piacere attraverso la sua cucina.

Questo tributo non è solo un omaggio a un pizzaiolo straordinario, ma anche un invito a riflettere sull’importanza del lavoro fatto con passione e amore. Grazie, Michelangelo, per averci mostrato che dietro ogni grande piatto c’è una grande storia, fatta di lavoro, passione e amore per la semplicità. E grazie, Francesco Tagliente, per aver condiviso con noi questa storia ispiratrice, ricordandoci di apprezzare le piccole grandi cose della vita.

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