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UNA PASSEGGIATA PER NEMI CON VAIRO CANTERANI… CHE FA RIFLETTERE

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Tempo di lettura 4 minutiTanti eventi, tante feste, qualche bluff per poi ritrovarsi con un gran pezzo di storia che si sgretola di fronte ai nostri occhi.

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di Ivan Galea

Nemi (RM) – Una passeggiata nella bellissima Nemi che attraverso i suoi sentieri, vicoli, botteghe e opere pubbliche ci racconta la sua storia e le sue tradizioni.

Se nella cittadina manca la manutenzione e la cura che permette di preservare le ricchezze del territorio allora si rischia di disperderle. L’Osservatore d’Italia ha voluto, tramite, l’inviato Ivan Galea, fare una passeggiata con lo storico esponente di “Nemi per Sempre” Vairo Canterani, il quale ha ricoperto anche la carica di primo cittadino, per toccare con mano le criticità di Nemi.

Si è partiti da piazza Roma dove, affacciandosi dalla balconata abbiamo ripreso il famigerato cantiere della scuola, mai completata da oltre un ventennio, qui la guaina sul piano terrazzato è ancora esposta agli agenti atmosferici, il pericolo è che rischia di deteriorarsi e rendere quindi vani tutti i lavori fatti.

Poi una panoramica sulla ormai ex fontana del vascone di piazza Roma,  dove fino a qualche anno fa veniva alloggiato il cosiddetto "bicchierone" che conteneva le fragole durante l'evento più importante dell'anno per la cittadina di Nemi. Ora giace in stato di abbandono nonostante sia un luogo di raduno per molti residenti e turisti.

Grida vendetta anche la manutenzione del muraglione fatta, anni fa, dal genio civile a protezione della via Nemorense. In alcuni punti si nota la mancanza dei mattoni, che potrebbe significare l'inizio di un processo degenerativo che metterebbe a rischio crollo la sovrastante stradina e le costruzioni che si trovano sopra la via Nemorense che scorre al di sotto. Da evidenziare il fatto che in un altro tratto della strada provinciale sono ormai anni che si attendono i lavori di messa in sicurezza per un pericolo di crollo.

Sempre in tema di sicurezza, Canterani evidenzia lo stato di mancata manutenzione del muraglione a sostegno di piazza Roma e piazza del Crocifisso. Quest'ultima sprofondò negli anni. Oggi in piazza del Crocifisso è presente uno dei rari parcheggi auto di Nemi. Il muraglione a sostegno si presenta in uno stato di degrado e abbandono, i mattoni sembrano allentati dalla presenza di erbacce infestanti e addirittura sul muro è nata, indisturbata, una pianta di fico che sembra voler testimoniare lo stato di indifferenza da parte di chi dovrebbe vigilare e tutelare la pubblica incolumità.

Stesso discorso per il muraglione a protezione di piazza Umberto primo dove sorge il Castello Ruspoli e dove le arcate di sostegno sono completamente invase dalle erbacce infestanti che ormai hanno invaso l'intero corpo di fabbrica.

Spreco di soldi pubblici viene evidenziato da Vairo Canterani riguardo l'impianto fotovoltaico sul tetto della scuola di Nemi, realizzato circa dodici anni or sono e mai messo in funzione. Sembra che mancasse solo l'attivazione di questi pannelli, ovvero l’allaccio in rete. Ma dopo tutto questo tempo probabilmente i pannelli solari pagati, con soldi pubblici potrebbero, risultare inutilizzabili o parzialmente efficienti qualora si decida finalmente attivare il fotovoltaico.

Altri 30mila euro circa di soldi pubblici buttati al vento con il sistema di videosorveglianza  presente in piazza Roma che ad oggi risulta ancora inutilizzato. Il sistema di sicurezza stava per essere attivato quando, all’improvviso, cadde la giunta Cocchi.

“La realtà virtuale degli annunci spot dell'amministrazione di Alberto Bertucci prevale sulla realtà fattuale” dice Canterani, basti pensare all'ultima trovata di mettere dei cartelli agli ingressi di Nemi dove si indica un gemellaggio inesistente con la città inglese di Nottingham.

Canterani evidenzia anche la difficoltà da parte dei turisti che non sanno mai dove si trovano i bagni pubblici che ai nostri occhi si sono presentati maleodoranti, senza illuminazione ed in uno stato pietoso.

E poi ancora Vairo ha evidenziato la scomparsa della targa a ricordo della ricorrenza per i 150anni dell'Unità d'Italia fatta realizzare dal precedente sindaco – Cinzia Cocchi – nel 2011. Questo  a testimonianza del fatto che si attua una politica che fa ricorso all'esercizio della “damnatio memoriae”: “Come nel caso della fontana – racconta Vairo Canterani – realizzata da me negli anni '90 su piazza Roma che riproduceva lo speculum dianae e che fu distrutta successivamente impiegando circa 30mila euro per i lavori di smantellamento”.

La passeggiata con Canterani prosegue fino ad incontrare quella che una volta era la più antica osteria di Nemi, dove tra l'altro era presente una storica insegna e che a seguito di lavori di ristrutturazione è andata distrutta, nonostante alcuni cittadini avessero segnalato tempestivamente alla ditta che stava eseguendo i lavori l'importanza del sito.

Nella lunga passeggiata sono state poi intervistate alcune archeologhe che alloggiavano a Nemi per gli scavi nella valle del lago, che hanno lamentato la mancanza di quelle piccole cose che avrebbero potuto rendere la loro permanenza nel paese delle fragole più piacevole.  

E poi ancora il grave stato di incuria e abbandono dell'antico lavatoio dove le donne usavano andare per fare il bucato, lo stato di degrado a causa della mancata manutenzione del belvedere Ceyrat dove è possibile ammirare uno tra i panorami più suggestivi d’Italia e dove si potrebbero convogliare i turisti. Gli antichi fontanili che stanno andando irrimediabilmente persi e con loro la memoria storica di Nemi, primo tra tutti il fontanile più antico che è quello di Monte Canino. “Altri due, tre anni al massimo – aggiunge sconsolato Canterani –  non ne  resterà più nulla. Eppure con 2/3mila euro si potrebbe restaurare e conservare questo pezzo di storia nemese”.

Una passeggiata a Nemi è bastata per rendersi conto di cosa non è stato fatto  negli ultimi tre anni dall’amministrazione di Alberto Bertucci: dispiace davvero constatare queste bellezze uniche in Italia in completo stato di abbandono e degrado. Tanti eventi, tante feste, qualche bluff per poi ritrovarsi con un gran pezzo di storia che si sgretola di fronte ai nostri occhi.