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Redazione Lazio

MISS ITALIA: IL LAZIO IN FINALISSIMA CON TRE BELLEZZE

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Tempo di lettura 3 minuti Roma, Montalto di Castro e Zagarolo rappresentano con orgoglio il Lazio alla finalissima del concorso di Miss Italia 2015.

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di Cinzia Marchegiani

Roma, Montalto di Castro, Zagarolo – Il Lazio è in finalissima con tre bellezze del territorio, tre ragazze splendide che si contenderanno assieme ad altre 30 lo scettro di Miss Italia 2015.
Clarisse Marchese, della bellissima Sicilia è la Miss Italia 2014 che dovrà cedere il testimone ma la sua avventura di certo non si fermerà domenica. Clarissa è stata battezzata Miss Giramondo, poiché è la Miss più richiesta all’estero degli ultimi anni: Stati Uniti, Canada, Cina, tappe in Europa. Gli italiani che vivono all’estero l’adorano. A New York e a Montreal l’hanno accolta come una regina e, felici di averla con loro, l’hanno festeggiata per una settimana.

Ecco le finaliste del Lazio

Amanda Munini, bellezza nordica con il titolo di Miss Sport Lotto Lazio, rappresenta la capitale d’Italia, Roma. 19 anni, occhi celesti e la passione di andare all’estero per imparare lingue e diventare interprete. Si definisce testarda, sincera, pratica e indipendente. Si è iscritta a Miss Italia per superare la sua. timidezza. “L'altezza che conta è quella che riesci a raggiungere” è il motto che la rappresenta.

Alice Sabatini 19 anni e tanta verve. Viene da Montalto di Castro, atletica ed energica è Miss Lazio. Al contrario di Amanda Murini, la sua bellezza ha colori mediterranei, occhi marroni e capelli castani. Diplomata in Biotecnologie Sanitarie, vorrebbe laurearsi in Chimica e Tecnologie Farmaceutiche e trovare un lavoro che le permetta di viaggiare per il mondo. Il suo sogno è quello di avviare una propria attività per la produzione di cosmetici, ma guarda con interesse anche al mondo del cinema. Ha militato in una squadra di basket di A2. “Credo molto nell’amicizia e amo coltivare i rapporti umani – dice – ho tanti amici, per la maggior parte maschi”. Porta i capelli corti e ama vestire con un look ‘wild&chic’. Si definisce “equilibrata, disinvolta e senza pregiudizi”. Il suo motto: “Si migliora giocando solo con i più forti”.

Lizia Pizzi la Miss Cotonella Lazio, occhi azzurri e capelli castani, rappresenta la città di Zagarolo, già molti fans si sono organizzati per sostenerla con affetto autentico. Livia vorrebbe lavorare nel campo stilistico o come fotomodella. Si descrive come “una persona disordinata, una vera artista… ma c’è un ordine nel mio disordine: mi basta spostare un oggetto e non trovo più nulla”. Ama disegnare, guardare film e le opere di balletto classico. Nel tempo libero va a teatro e, durante l’estate, si dedica alla canoa. Il mondo della moda scorre nelle sue vene, un’impronta del suo Dna, è diplomata in tecniche dell'abbigliamento e della moda. Attualmente, studia fashion design all'Accademia delle Belle Arti di Frosinone. Romantica e ottimista anche nel suo motto: “La speranza è un sogno ad occhi aperti”

Domenica 20 settembre dal Pala Arrex di Jesolo in diretta su LA7 e LA7d e in streaming su www.missitalia.la7 le finaliste del Lazio si contenderanno il titolo di Miss Italia con altre splendide ragazze, un sogno in un cassetto e tante progetti da realizzare. La serata condotta da Simona Ventura già è stata annunciata piena di sorprese.
Lo spettacolo, prodotto da Magnolia, e la eclettica Ventura ha tre giudici-tutor, Claudio Amendola, Joe Bastianich e Vladimir Luxuria, quest’ultima nei panni di presidentessa. A loro si aggiungerà il patron della Sampdoria Massimo Ferrero, che ha promesso un ruolo nel suo prossimo film alla vincitrice del concorso. Ospiti musicali della serata di domenica saranno Morgan e Baby K con Giusy Ferreri.

La finalissima. Nella prima fase della finale ci sarà il passaggio da 33 a 9 concorrenti, col giudizio dei tutor e quello del pubblico da casa che varrà al 50%. Luxuria, Bastianich e Amendola a quel punto potranno recuperare alcune delle ragazze escluse e poi si passerà alla fase due, in cui conterà solo il giudizio del pubblico: le ragazze in gara scenderanno da 9 a 3 e a quel punto arriverà Morgan, che dedicherà loro alcune cover di celebri canzoni d’amore. Al termine dell’esibizione, sarà proclamata Miss Italia 2015.

Roma, Montalto di Castro e Zagarolo, tutti a tifare queste bellissime ragazze che hanno portato la propria bellezza e autenticità nel puzzle di questo storico Concorso, passione e semplicità nel saper coniugare eleganza, bellezza e intelligenza.

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Costume e Società

Il magico Maestro della Pizza a Fregene: un tributo di Francesco Tagliente a un pizzaiolo straordinario

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Il Prefetto Francesco Tagliente ha recentemente condiviso sulla sua pagina Facebook una commovente testimonianza, raccontando l’incredibile esperienza culinaria vissuta al ristorante Back Flip Da Moisè di Fregene. Questo racconto non è solo un omaggio a una pizza straordinaria, ma anche un tributo a Michelangelo, il pizzaiolo settantaquattrenne la cui dedizione e passione hanno trasformato un semplice piatto in un’opera d’arte.

Seduto al ristorante con sua moglie Maria Teresa, Tagliente ha descritto la pizza come “la migliore che abbia mangiato negli ultimi cinquant’anni”. Tuttavia, ciò che ha reso questa esperienza davvero speciale è stata la scoperta della storia dell’uomo dietro la pizza. Michelangelo, un ex contadino che si sveglia ogni mattina all’alba per curare il suo orto, dedica le prime ore del giorno alla coltivazione delle piante e alla cura della famiglia. Solo dopo queste attività, si prepara per andare al ristorante e mettere tutto se stesso nella preparazione della pizza.

L’Arte di Michelangelo: Tradizione e Passione

Michelangelo non è solo un pizzaiolo, ma un vero e proprio maestro dell’arte culinaria. La sua vita semplice e laboriosa, fatta di dedizione e umiltà, è un esempio di come l’amore per il proprio lavoro possa trasformare un piatto comune in un’esperienza indimenticabile. La sua capacità di fondere la tradizione contadina con la sapienza artigianale nella preparazione della pizza è un’arte rara e preziosa.

Tagliente ha scritto: “La dedizione e l’umiltà di quest’uomo, che dalla vita contadina riesce a creare una delle migliori pizze che abbia mai assaggiato, mi hanno colpito profondamente. Il suo nome rimane anonimo, ma la sua storia di passione e impegno è qualcosa che merita di essere raccontata.”

L’Umanità di Francesco Tagliente

Il racconto del Prefetto Tagliente non solo mette in luce le straordinarie qualità culinarie di Michelangelo, ma riflette anche le qualità umane dello stesso Tagliente. Conosciuto per la sua sensibilità e il suo impegno sociale, Tagliente ha sempre dimostrato un profondo rispetto per le storie di vita quotidiana e per le persone che con il loro lavoro contribuiscono a rendere speciale ogni momento.

La sua capacità di cogliere e apprezzare la bellezza nascosta nei gesti quotidiani e nelle storie semplici rivela un’anima attenta e sensibile, sempre pronta a riconoscere il valore degli altri. Il tributo a Michelangelo è un’ulteriore testimonianza della sua umanità e del suo desiderio di dare voce a chi, con passione e dedizione, arricchisce la vita di chi lo circonda.

Un Esempio di Vita

La storia di Michelangelo, come raccontata da Tagliente, è un potente promemoria di come la passione e l’impegno possano elevare il lavoro quotidiano a forme d’arte. “La sua pizza è un capolavoro che continuerà a risuonare nei miei ricordi, così come la sua storia di dedizione e umiltà,” ha scritto Tagliente, riconoscendo il valore di un uomo che, nonostante l’età e la fatica, continua a regalare momenti di gioia e piacere attraverso la sua cucina.

Questo tributo non è solo un omaggio a un pizzaiolo straordinario, ma anche un invito a riflettere sull’importanza del lavoro fatto con passione e amore. Grazie, Michelangelo, per averci mostrato che dietro ogni grande piatto c’è una grande storia, fatta di lavoro, passione e amore per la semplicità. E grazie, Francesco Tagliente, per aver condiviso con noi questa storia ispiratrice, ricordandoci di apprezzare le piccole grandi cose della vita.

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Roma

Roma, maxi-rissa metro Barberini. Riccardi (Udc): “Occorrono misure decisive”

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Dopo l’ennesima maxi-rissa tra bande di borseggiatori che ha portato alla chiusura della stazione metro di piazza Barberini provocando, tra l’altro panico e paura tra i cittadini romani ed i tanti turisti presenti in città, la politica della Capitale non tarda a far sentire la sua voce.
“Questa ennesima manifestazione di violenza e illegalità non può più essere tollerata. Richiamo con forza il Governo ad un intervento deciso e definitivo. È inaccettabile che i borseggiatori, anche se catturati, possano tornare ad operare impuniti a causa di leggi troppo permissive, che li rimettono in libertà quasi immediatamente.
L’Italia è diventata lo zimbello del mondo a causa di questa situazione insostenibile.
È necessario adottare misure più severe e immediate per garantire la sicurezza dei cittadini e dei turisti. Proponiamo una revisione delle leggi esistenti per introdurre pene più dure e certe per i borseggiatori, rafforzare la presenza delle forze dell’ordine nei punti critici della città e migliorare la sorveglianza con l’uso di tecnologie avanzate”
.

il commissario romano UdC, Roberto Riccardi

A dichiararlo con decisione è Roberto Riccardi, commissario romano dell’UdC.
Da sempre attento ai problemi sulla sicurezza Riccardi fa notare con estrema chiarezza che tali situazioni non fanno altro che portare un’immagine della capitale sempre meno sicura agli occhi dei molti turisti che sono, per la capitale, una fonte di ricchezza economica oltre che di prestigio.
La fermata della Metro A Barberini a Roma è stata teatro di una maxi-rissa tra bande di borseggiatori sudamericani, che ha richiesto l’intervento delle forze dell’ordine e il blocco della stazione per circa 40 minuti. La violenza è scoppiata a seguito di una serie di furti e scippi ai danni dei passeggeri.
Riccardi ha poi concluso: “Non possiamo permettere che episodi come quello avvenuto alla Metro Barberini si ripetano. È ora di passare dalle parole ai fatti, con azioni concrete che ripristinino l’ordine e la sicurezza nelle nostre città. I cittadini hanno il diritto di vivere in un Paese sicuro e il dovere del Governo è garantirlo”.
Molti cittadini ci scrivono ogni giorno preoccupati da questa escalation di violenza e di insicurezza ma soprattutto preoccupati per la poca attenzione che il governo cittadino e quello nazionale stanno avendo nei riguardi di questa situazione ormai alla deriva.

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Cronaca

Roma, metro Barberini: una rissa provoca la chiusura della stazione

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Tragiche le notizie che arrivano in un torrido sabato sera romano.
La stazione metro Barberini viene chiusa per questioni di sicurezza.
All’origine del fatto, avvenuto tra le 19 e le 19,30 una rissa tra nord africani e sudamericani con almeno 15 persone coinvolte. Molti passeggeri spaventati dalla situazione si sono rifugiati nella cabina del conducente fino all’arrivo delle forze di polizia allertate dalla centrale di sicurezza di Atac Metro.
Per ora sono ancora tutti da decifrare i motivi che hanno portato a ciò.

Un’estate romana che sta diventando ogni giorno più bollente.

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