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GENZANO DI ROMA: IL SINDACO GABBARINI "APRE" IL BILANCIO AI CITTADINI

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Tempo di lettura 5 minuti L'Osservatore d'Italia ha intervistato il primo cittadino in merito a tasse e servizi comunali

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di Ivan Galea

Genzano di Roma (RM) – A Genzano di Roma la Tari subirà una diminuzione compresa tra il 10 ed il 30 percento. La percentuale infatti varia a seconda dei metri quadri dell'immobile e della composizione del nucleo famigliare. "Un dato sicuramente molto importante" ha commentato il sindaco di Genzano Flavio Gabbarini evidenziando a titolo di esempio che se una famiglia in passato pagava 400,00 euro con la riduzione pagherà una cifra compresa tra un minimo di 280,00 euro ed un massimo di 360,00 euro. "E non è certamente cosa di poco conto" ha aggiunto Gabbarini. La riduzione dell'aliquota applicata dal Comune sulla Tari si è potuta effettuare grazie alla lotta all'evasione portata avanti nel 2014 dall'amministrazione comunale, che ha incassato l'ottimo risultato di ben 600mila euro che sono confluiti nelle casse comunali. E' stata quindi ampliata la platea dei contribuenti con ulteriori 5mila anime che hanno risposto al  questionario inviato dal Comune per mettersi in regola con i pagamenti della Tari e dell'ex Tarsu. Flavio Gabbarini non nasconde l'evidente soddisfazione per il risultato ottenuto dichiarando: "Abbiamo applicato completamente uno slogan da anni usato nelle varie campagne elettorali 'pagare tutti per pagare di meno', siamo riusciti a fare questo".  

Riguardo le altre tasse, ha specificato il primo cittadino, come la Tasi, l'aliquota è stata lasciata al 2,5 per mille prevedendo, a differenza della quasi totalità delle altre amministrazioni del territorio castellano, le agevolazioni. In base a quanto illustrato dal Ministero, infatti, l'aliquota del 2,5 per mille poteva essere portata fino al 3,3 per mille, aumentando quindi la tassa dello 0,8 per mille a condizione di applicare le detrazioni d’imposta. Nel caso di Genzano di Roma, quindi, l'aliquota non è stata aumentata, lasciandola al 2,5 per mille e prevedendo comunque la possibilità per i contribuenti di beneficiare delle detrazioni fiscali. "Un'agevolazione prevista – spiega il sindaco di Genzano – è quella del comodato d'uso gratuito per i figli, quindi – prosegue Gabbarini – se per esempio un contribuente è proprietario di due immobili ed il secondo lo concede in comodato d'uso gratuito ad un proprio figlio la tassa sulla seconda casa non scatta. Poi abbiamo previsto riduzioni per chi nel proprio nucleo familiare ha persone con disabilità almeno dell'80 percento. Quindi – conclude il primo cittadino – abbiamo previsto le agevolazioni lasciando l'aliquota sulla Tasi al 2,5 per mille." Flavio Gabbarini specifica anche che il costo per il servizio dello scuolabus, che serve circa 150 famiglie, è stato dimezzato, "di conseguenza – commenta il sindaco –  una famiglia che prima spendeva 200,00 euro ora ne pagherà cento'. Così come le tariffe per gli asili nido che è qualche anno che non viene aumentata – prosegue Gabbarini – e lo scorso anno è stata anche abbassata di qualche decina di euro. Potevamo prevedere aumenti per gli asili – sottolinea quindi il primo cittadino –  per far quadrare il bilancio di quest'anno, ma non lo abbiamo fatto, in quanto crediamo in questo servizio pubblico, che rispetto al privato è fortemente concorrenziale." Gabbarini fa anche presente che l'amministrazione comunale ha lasciato inalterata la tariffa per l'assistenza domiciliare.

Per quanto riguarda invece l'aliquota dell'addizionale comunale sull'Irpef il Comune di Genzano fino allo scorso anno si basava su delle fasce calcolate in base al reddito:
da 0 a 15mila euro si applicava lo 0,60
da 15.001,00 a 28mila euro lo 0,61
da 28.001 a 55mila euro lo 0,70
oltre i 55mila euro lo 0,79 e poi lo 0,80  
 

La manovra sull'addizionale Irpef varata per quest'anno, ha spiegato Flavio Gabbarini, ha portato la fascia dei soggetti esentati dal pagamento fino a 10mila euro. Questo significa che oltre agli esentati per legge dello Stato centrale – redditi fino a 7.500 euro – si aggiungono altri 1.702 cittadini, compresi nella forbice che va da 7.501,00 fino a 10mila euro di reddito. 
A Genzano quindi 5.425 persone sono esentate dal pagamento dell'addizionale Irpef comunale di cui 3.723 residenti ricadenti nella fascia di esenzione prevista dallo Stato centrale per redditi fino a 7.500 euro e ulteriori 1.702 residenti graziati dal pagamento dalla manovra dell'amministrazione comunale che ha esteso la fascia di esenzione fino a 10mila euro. Per le altre fasce reddituali invece sono stati previsti degli aumenti che vanno dallo 0,10 allo 0,20 in più, che corrispondono a circa 30/40 l'anno di aumento. "Un sacrificio che chiediamo ai cittadini – commenta Gabbarini – per mantenere soprattutto i servizi sociali e per chiudere il bilancio anche alla luce dei tagli operati dallo Stato centrale, che nel caso di Genzano di Roma hanno inciso per oltre 400mila euro, che corrispondono all'aumento applicato sull'addizionale Irpef".

Una riconferma dunque di come la politica fiscale del governo si ripercuota poi a livello locale a discapito delle fasce medio alte. Una criticità che di fatto non può essere attribuita per l'appunto agli stessi Comuni ma che da questi viene digerita come un dictat calato dall'alto.

"Quest'anno – afferma Flavio Gabbarini – chiederemo un milione e ottantamila euro di mutui, di cui 700mila euro per il rifacimento delle strade inclusa via Ercole Imbastari – prosegue il primo cittadino – 200mila euro per la manutenzione delle scuole, 80mila euro per terminare i lavori della chiesa dell'Annunziata che torna al Comune di Genzano e sarà utilizzata per eventi di carattere culturale, e per i lavori di sistemazione del parco urbano di 7 ettari – villa degli Antonini – area di interesse archeologico che vede ormai da cinque anni la presenza di studiosi statunitensi dell'università del New Jersey. Quindi – afferma ancora Gabbarini – abbiamo ritenuto doveroso impiegare quel minimo di investimento per mettere in sicurezza l'intera area (intera recinzione del perimetro del sito)." Il sindaco di Genzano di Roma precisa anche che grazie a dei mutui chiesti lo scorso anno per 500mila euro saranno sistemati i parcheggi su via Ercole Imbastari ampliandoli di 40 posti macchina, si darà una prima sistemazione a parco Togliatti, che risulta in stato di abbandono, a causa soprattutto di fenomeni di vandalismo e la sistemazione di via del Perino che collega la città con la valle del lago".    

Il sindaco Gabbarini, conclude osservando come in un momento storico come quello attuale, in cui addirittura la Corte dei Conti si è espressa recentemente lanciando un allarme sull'innalzamento delle tasse da parte della maggior parte dei Comuni,  l'amministrazione di Genzano di Roma è riuscita a mantenere le stesse tariffe per servizi come la scuola, ad abbassare la tassa sull'immondizia e la tariffa per il servizio di scuolabus, a far beneficiare dell'esenzione dall'addizionale Irpef ben 1702 cittadini appartenenti ad una classe sociale sicuramente da non trascurare – redditi fino a 10mila euro annui – prevedendo quindi, a causa dei tagli governativi ai Comuni, l'aumento dell'aliquota sull'addizionale Irpef per quelle classi di reddito superiori ai 10mila euro annui che hanno permesso al Comune di chiudere il bilancio e mantenere i servizi inalterati. "Noi abbiamo spese che altri Comuni non hanno, – afferma in conclusione Gabbarini – solo le scuole materne pesano per circa 400mila euro l'anno e nel bilancio ne abbiamo previsti 500mila".

L'Osservatore d'Italia ha inteso intervistare il sindaco del Comune di Genzano per dimostrare che con una buona gestione di buon padre di famiglia è possibile non fare "faville" e raccontare storie fantastiche ma perlomeno riuscire a garantire con una più che discreta qualità i servizi essenziali nonché riuscire altresì a non gravare troppo sulle tasche dei cittadini che pagano regolarmente le tasse. Meritevole anche di essere ricordata la lotta all'evasione che ha permesso di raggiungere questi risultati.   
 

Costume e Società

Il magico Maestro della Pizza a Fregene: un tributo di Francesco Tagliente a un pizzaiolo straordinario

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Il Prefetto Francesco Tagliente ha recentemente condiviso sulla sua pagina Facebook una commovente testimonianza, raccontando l’incredibile esperienza culinaria vissuta al ristorante Back Flip Da Moisè di Fregene. Questo racconto non è solo un omaggio a una pizza straordinaria, ma anche un tributo a Michelangelo, il pizzaiolo settantaquattrenne la cui dedizione e passione hanno trasformato un semplice piatto in un’opera d’arte.

Seduto al ristorante con sua moglie Maria Teresa, Tagliente ha descritto la pizza come “la migliore che abbia mangiato negli ultimi cinquant’anni”. Tuttavia, ciò che ha reso questa esperienza davvero speciale è stata la scoperta della storia dell’uomo dietro la pizza. Michelangelo, un ex contadino che si sveglia ogni mattina all’alba per curare il suo orto, dedica le prime ore del giorno alla coltivazione delle piante e alla cura della famiglia. Solo dopo queste attività, si prepara per andare al ristorante e mettere tutto se stesso nella preparazione della pizza.

L’Arte di Michelangelo: Tradizione e Passione

Michelangelo non è solo un pizzaiolo, ma un vero e proprio maestro dell’arte culinaria. La sua vita semplice e laboriosa, fatta di dedizione e umiltà, è un esempio di come l’amore per il proprio lavoro possa trasformare un piatto comune in un’esperienza indimenticabile. La sua capacità di fondere la tradizione contadina con la sapienza artigianale nella preparazione della pizza è un’arte rara e preziosa.

Tagliente ha scritto: “La dedizione e l’umiltà di quest’uomo, che dalla vita contadina riesce a creare una delle migliori pizze che abbia mai assaggiato, mi hanno colpito profondamente. Il suo nome rimane anonimo, ma la sua storia di passione e impegno è qualcosa che merita di essere raccontata.”

L’Umanità di Francesco Tagliente

Il racconto del Prefetto Tagliente non solo mette in luce le straordinarie qualità culinarie di Michelangelo, ma riflette anche le qualità umane dello stesso Tagliente. Conosciuto per la sua sensibilità e il suo impegno sociale, Tagliente ha sempre dimostrato un profondo rispetto per le storie di vita quotidiana e per le persone che con il loro lavoro contribuiscono a rendere speciale ogni momento.

La sua capacità di cogliere e apprezzare la bellezza nascosta nei gesti quotidiani e nelle storie semplici rivela un’anima attenta e sensibile, sempre pronta a riconoscere il valore degli altri. Il tributo a Michelangelo è un’ulteriore testimonianza della sua umanità e del suo desiderio di dare voce a chi, con passione e dedizione, arricchisce la vita di chi lo circonda.

Un Esempio di Vita

La storia di Michelangelo, come raccontata da Tagliente, è un potente promemoria di come la passione e l’impegno possano elevare il lavoro quotidiano a forme d’arte. “La sua pizza è un capolavoro che continuerà a risuonare nei miei ricordi, così come la sua storia di dedizione e umiltà,” ha scritto Tagliente, riconoscendo il valore di un uomo che, nonostante l’età e la fatica, continua a regalare momenti di gioia e piacere attraverso la sua cucina.

Questo tributo non è solo un omaggio a un pizzaiolo straordinario, ma anche un invito a riflettere sull’importanza del lavoro fatto con passione e amore. Grazie, Michelangelo, per averci mostrato che dietro ogni grande piatto c’è una grande storia, fatta di lavoro, passione e amore per la semplicità. E grazie, Francesco Tagliente, per aver condiviso con noi questa storia ispiratrice, ricordandoci di apprezzare le piccole grandi cose della vita.

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Roma

Roma, maxi-rissa metro Barberini. Riccardi (Udc): “Occorrono misure decisive”

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Dopo l’ennesima maxi-rissa tra bande di borseggiatori che ha portato alla chiusura della stazione metro di piazza Barberini provocando, tra l’altro panico e paura tra i cittadini romani ed i tanti turisti presenti in città, la politica della Capitale non tarda a far sentire la sua voce.
“Questa ennesima manifestazione di violenza e illegalità non può più essere tollerata. Richiamo con forza il Governo ad un intervento deciso e definitivo. È inaccettabile che i borseggiatori, anche se catturati, possano tornare ad operare impuniti a causa di leggi troppo permissive, che li rimettono in libertà quasi immediatamente.
L’Italia è diventata lo zimbello del mondo a causa di questa situazione insostenibile.
È necessario adottare misure più severe e immediate per garantire la sicurezza dei cittadini e dei turisti. Proponiamo una revisione delle leggi esistenti per introdurre pene più dure e certe per i borseggiatori, rafforzare la presenza delle forze dell’ordine nei punti critici della città e migliorare la sorveglianza con l’uso di tecnologie avanzate”
.

il commissario romano UdC, Roberto Riccardi

A dichiararlo con decisione è Roberto Riccardi, commissario romano dell’UdC.
Da sempre attento ai problemi sulla sicurezza Riccardi fa notare con estrema chiarezza che tali situazioni non fanno altro che portare un’immagine della capitale sempre meno sicura agli occhi dei molti turisti che sono, per la capitale, una fonte di ricchezza economica oltre che di prestigio.
La fermata della Metro A Barberini a Roma è stata teatro di una maxi-rissa tra bande di borseggiatori sudamericani, che ha richiesto l’intervento delle forze dell’ordine e il blocco della stazione per circa 40 minuti. La violenza è scoppiata a seguito di una serie di furti e scippi ai danni dei passeggeri.
Riccardi ha poi concluso: “Non possiamo permettere che episodi come quello avvenuto alla Metro Barberini si ripetano. È ora di passare dalle parole ai fatti, con azioni concrete che ripristinino l’ordine e la sicurezza nelle nostre città. I cittadini hanno il diritto di vivere in un Paese sicuro e il dovere del Governo è garantirlo”.
Molti cittadini ci scrivono ogni giorno preoccupati da questa escalation di violenza e di insicurezza ma soprattutto preoccupati per la poca attenzione che il governo cittadino e quello nazionale stanno avendo nei riguardi di questa situazione ormai alla deriva.

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Cronaca

Roma, metro Barberini: una rissa provoca la chiusura della stazione

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Tragiche le notizie che arrivano in un torrido sabato sera romano.
La stazione metro Barberini viene chiusa per questioni di sicurezza.
All’origine del fatto, avvenuto tra le 19 e le 19,30 una rissa tra nord africani e sudamericani con almeno 15 persone coinvolte. Molti passeggeri spaventati dalla situazione si sono rifugiati nella cabina del conducente fino all’arrivo delle forze di polizia allertate dalla centrale di sicurezza di Atac Metro.
Per ora sono ancora tutti da decifrare i motivi che hanno portato a ciò.

Un’estate romana che sta diventando ogni giorno più bollente.

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