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di Chiara Rai
Albano Laziale (RM) – Se ne vedono di tutti i colori in campagna elettorale e soprattutto a pochi giorni dal ballottaggio che vede i candidati di Albano Laziale in una frenetica corsa agli apparentamenti, come giusto che sia. Ma non mancano i colpi bassi, il detto e il non detto su episodi che possono essere facilmente presi per quello che non sono. Non è bello quello che è accaduto sabato 6 giugno 2015 quando l’ignaro candidato della prima tornata Giorgio Battistelli è finito in quella che a nostro parere è null’altro che una squallida “retata mediatica” artatamente costruita per confondere i cittadini di Albano Laziale che dovranno ripresentarsi alle urne e, aperta parentesi, speriamo che siano numerosi.
La mattina di sabato Giorgio Battistelli è stato invitato dal candidato sindaco Nicola Marini e il suo entourage ad un incontro dal titolo “Cultura, i Castelli Romani un modello per il Lazio”. Con lui c’era la creme del Partito Democratico: lo storico esponente del Pd Goffredo Bettini, i senatori Annamaria Parente e Bruno Astorre, l’Onorevole Rodolfo Lena e il Sindaco di Velletri Fausto Servadio.
A seguito di questo incontro è stato diramato un comunicato stampa, da parte di NicolaMarini2015@………, con una immagine allegata che ritrae Giorgio Battistelli al tavolino con Bettini e Astorre mentre Marini parla. Ma l’immagine da sola non parla e allora oltre alla foto, per meglio costruire la scena sono state scritte righe inequivocabili: “Qualificante e significativa anche la presenza del Maestro Giorgio Battistelli, Direttore Artistico del Teatro dell’Opera”.
Significativa? Che significa? Che se Giorgio Battistelli è andato ad un incontro di cultura ed è caduto nella “trappola mediatica” allora Nicola Marini gode del suo sostegno al ballottaggio? Neanche per sogno! E’ un velo di Maya e lo si vedrà ben presto ai primi consigli comunali della prossima amministrazione, qualunque essa sia.
Giorgio Battistelli non ha voluto apparentarsi con nessuno e farà opposizione comunque vada. Almeno per chi ci vede lungo, questa “mis en scene” non è stata digerita bene. Non piacciono mai queste prese in giro.
E la stessa gaffe è avvenuta nella vicina Nemi dove anche lì la comunicazione non è stata cristallina. Fato vuole che la comunicazione del Comune di Nemi sia curata per la modica somma di circa 17 mila euro l’anno da una associazione che si chiama “università popolare” e il cui presidente si chiama Enrica Cammarano, sì proprio l’ex portavoce dell’ex sindaco di centrodestra Marco Mattei, che ha deciso di “cambiare rotta” e candidarsi nella squadra di centrosinistra con Nicola Marini.
Dunque tornando a questa tipologia di comunicazione, a Nemi è apparso niente di meno che un manifesto con in bellavista il cantante Amedeo Minghi con un microfono in mano e impressa con caratteri molto grandi, la data del 7 giugno coincidente con la giornata più importante della Sagra delle Fragole.
Chi guarda il manifesto è portato a pensare che Minghi canti a Nemi domenica 7 giugno. Ma non è così. Minghi inaugura verso le 11 del mattino la mostra di fiori e poi probabilmente andrà via.
Questa paparazzata, come quella di sabato, è tramontata subito. La foto di Giorgio Battistelli al famoso tavolo, ignaro che da li a poco sarebbe stato “strumentalizzato”, ha fatto il giro da uno smartphone all’altro con commenti all’uopo che non depongono bene per gli autori di questa trovata. E’ vero che in amore e in guerra non esistono regole ma in un momento storico come questo dove la politica sta diventando sinonimo di “Mafia Capitale” sarebbe meglio non scadere in questi colpi bassi che fanno ancora più infuriare i cittadini.
Giorgio Battistelli ha fatto la sua campagna elettorale, è un personaggio di alto spessore culturale e si è messo in gioco per spirito di servizio alla collettività.
Pertanto noi come giornale, avendo opinioni e spirito critico, abbiamo ritenuto giusto evidenziare questa dinamica avvenuta ad Albano Laziale sabato 6 giugno 2015.
Certamente se Giorgio Battistelli avesse saputo che poi sarebbe finito in un comunicato stampa dalla chiara vocazione propagandistica, probabilmente non si sarebbe neppure fatto fotografare. Ma si sa la sete di voti è molta. Meglio giocarsi questi ultimi tiri di schioppo in maniera cristallina: saranno i cittadini ad incoronare il prossimo sindaco di Albano Laziale.
Tanto dovevamo, ai lettori, per dovere diritto di una informazione indipendente e scevra da indottrinamenti.
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