Connect with us

Roma

MAFIA CAPITALE 2: TRA I NUOVI INDAGATI SPUNTA L' EX ASSESSORE MARCO VISCONTI

Clicca e condividi l'articolo

Tempo di lettura 2 minuti Già nella giornata di giovedì 44 persone sono state arrestate nella seconda tranche di inchiesta sul "mondo di mezzo" che, neanche 24 ore dopo, conta già altri 21 indagati.

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 2 minuti
image_pdfimage_print

di Matteo La Stella

Roma – La tramontana dei primi di giugno si chiama inchiesta su “Mafia Capitale”: nella giornata di giovedì 44 persone sono state buttate giù dal vento della seconda tranche di indagini sul "mondo di mezzo" che, neanche 24 ore dopo, conta già altri 21 indagati.
Tra loro, il volto illustre della politica capitolina dell' ex Assessore all'ambiente della giunta Alemanno, Marco Visconti, di cui scrivono i pm: “ era assessore all'Ambiente, assessorato che ha un contratto di servizio con Ama e un forte potere di indirizzo verso la stessa azienda municipalizzata. Nell'assessorato vi era un dirigente preposto ai rapporti con Ama. Franco Panzironi, nella sua qualità di presidente di Multiservizi, si era recato presso l'assessorato per riunioni con Visconti e gli altri operatori, tra i quali, alcune volte, Buzzi. In uno di questi incontri, verso la fine di settembre 2012, il citato assessore lo aveva chiamato in forma riservata e gli aveva detto che Buzzi era interessato a contribuire per le campagne elettorali del sindaco Alemanno e di Visconti medesimo con una cifra complessiva di 400mila euro da dividersi tra Alemanno e Visconti. Originariamente Visconti gli aveva chiesto di far transitare tali somme attraverso la Fondazione Nuova Italia, della quale lui era segretario e Alemanno presidente. A Visconti i soldi dovevano arrivare in contanti, in ragione del fatto che si sentiva attenzionato da organi investigativi per vicende legate alla moglie. I soldi Buzzi li avrebbe portati in Fondazione dove poi Visconti sarebbe passato a prenderli. Gli appuntamenti per le consegne avvenivano all'esterno della Fondazione, ma per telefono. Effettivamente, nel 2013 avvennero tali consegne, circa 10 – probabilmente 9 in vista delle elezioni regionali, 1 in vista della comunali. La prima volta Buzzi gli aveva detto che nel plico che gli consegnava vi erano 15mila euro. La dinamica della consegna a Visconti era sempre identica. Veniva Buzzi, consegna i plichi e successivamente venivano Visconti, il suo capo segreteria o un suo rappresentante a ritirarlo”.

Indagati anche Clelia Logorelli, presidente di Parchi e giardini Eur spa, l'ex direttore del dipartimento patrimonio Mirella Di Giovine, Silvio Praino, imprenditore alberghiero prima, indagato per aver trasformato il suo albergo in centro di accoglienza grazie agli “aiuti” dell'arrestato Odevaine. Ma ci sono anche Maurizio Venafro, ex capo di gabinetto del governatore della regione Lazio Zingaretti, che già 3 mesi fa si era dimesso perchè indagato dalla Procura di Roma per un'indagine relativa ad una gara d'appalto regionale. Ci sono Calogero Salvatore Nucera e Patrizia Cologgi, rispettivamente: capo segreteria di Francesco D'ausilio quando quest'ultimo era in consiglio comunale schierato per il PD ed ex testa di serie della protezione civile comunale. Gli avvisi di garanziahanno colpito anche Maurizio Marotta, presidente della Cooperativa Capodarco, Gabriella Errico, presidente della cooperativa sociale “Un Sorriso”, già nota peraltro alle cronache per i dissidi si un mese fa a Tor Sapienza, tra immigrati e cittadini del quartiere.
Oggi, intanto, Al via nel carcere di Regina Coeli i primi interrogatori di garanzia della seconda parte dell'inchiesta, costata la libertà a 44 persone. Tra gli indagati destinatari delle misure cautelari che saranno sentiti oggi dal gip Flavia Costantini: Mirko Coratti, ex presidente dell'Assemblea capitolina, Daniele Ozzimo, ex assessore alla Casa della giunta Marino, Francesco Ferrara, dirigente della cooperativa La Cascina, Angelo Scozzafava, ex direttore V Dipartimento del Comune. Domani invece sarà la volta dell'interrogatorio di garanzia per i dei detenuti nel carcere di Rebibbia. 

Continua a leggere
Commenta l'articolo

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Castelli Romani

Frascati, Libri in Osteria: appuntamento giovedì 18 luglio con Antonella Prenner

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 2 minuti
image_pdfimage_print

Cosa lega Tullia, figlia di Cicerone, Servilia, madre del cesaricida Bruto, e Messalina?

Al di là di essere tre figure della Storia antica di Roma sono le protagoniste di alcuni romanzi della filologa e scrittrice Antonella Prenner, docente di Lingua e letteratura latina all’università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale.

la scrittrice Antonella Prenner

Antonella Prenner ed i suoi romanzi saranno i protagonisti giovedì 18 luglio in piazza dell’Olmo a Frascati, a partire dalle ore 18, del salotto letterario di Emanuela Bruni, Libri in Osteria assieme allo scrittore e giornalista Pino Donghi.
Le loro vite, le loro esperienze e i loro rapporti, spiega Emanuela Bruni “offrono un punto di vista non ufficiale, emotivo, disvelando pieghe e zone d’ombra di una storia sempre scritta dagli uomini e per gli uomini”.
Quindi si avrà la possibilità di cambiare la prospettiva di lettura di una storia che vede queste figure troppo spesso relegate al ruolo di comprimarie pur essendone protagoniste ed attrici principali.
Non mancherà un breve approfondimento sull’ultima fatica di Antonella Prenner “Lucano. Nostalgie di libertà” ove l’autrice descrive l’età di Nerone e di una generazione infelice, che assiste all’esercizio di un potere politico iniquo e impossibile da contrastare perché assoluto, e che vagheggia di tornare a un tempo irripetibile, quando “res publica” romana significava “libertà”.

Continua a leggere

Costume e Società

Il magico Maestro della Pizza a Fregene: un tributo di Francesco Tagliente a un pizzaiolo straordinario

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 2 minuti
image_pdfimage_print

Il Prefetto Francesco Tagliente ha recentemente condiviso sulla sua pagina Facebook una commovente testimonianza, raccontando l’incredibile esperienza culinaria vissuta al ristorante Back Flip Da Moisè di Fregene. Questo racconto non è solo un omaggio a una pizza straordinaria, ma anche un tributo a Michelangelo, il pizzaiolo settantaquattrenne la cui dedizione e passione hanno trasformato un semplice piatto in un’opera d’arte.

Seduto al ristorante con sua moglie Maria Teresa, Tagliente ha descritto la pizza come “la migliore che abbia mangiato negli ultimi cinquant’anni”. Tuttavia, ciò che ha reso questa esperienza davvero speciale è stata la scoperta della storia dell’uomo dietro la pizza. Michelangelo, un ex contadino che si sveglia ogni mattina all’alba per curare il suo orto, dedica le prime ore del giorno alla coltivazione delle piante e alla cura della famiglia. Solo dopo queste attività, si prepara per andare al ristorante e mettere tutto se stesso nella preparazione della pizza.

L’Arte di Michelangelo: Tradizione e Passione

Michelangelo non è solo un pizzaiolo, ma un vero e proprio maestro dell’arte culinaria. La sua vita semplice e laboriosa, fatta di dedizione e umiltà, è un esempio di come l’amore per il proprio lavoro possa trasformare un piatto comune in un’esperienza indimenticabile. La sua capacità di fondere la tradizione contadina con la sapienza artigianale nella preparazione della pizza è un’arte rara e preziosa.

Tagliente ha scritto: “La dedizione e l’umiltà di quest’uomo, che dalla vita contadina riesce a creare una delle migliori pizze che abbia mai assaggiato, mi hanno colpito profondamente. Il suo nome rimane anonimo, ma la sua storia di passione e impegno è qualcosa che merita di essere raccontata.”

L’Umanità di Francesco Tagliente

Il racconto del Prefetto Tagliente non solo mette in luce le straordinarie qualità culinarie di Michelangelo, ma riflette anche le qualità umane dello stesso Tagliente. Conosciuto per la sua sensibilità e il suo impegno sociale, Tagliente ha sempre dimostrato un profondo rispetto per le storie di vita quotidiana e per le persone che con il loro lavoro contribuiscono a rendere speciale ogni momento.

La sua capacità di cogliere e apprezzare la bellezza nascosta nei gesti quotidiani e nelle storie semplici rivela un’anima attenta e sensibile, sempre pronta a riconoscere il valore degli altri. Il tributo a Michelangelo è un’ulteriore testimonianza della sua umanità e del suo desiderio di dare voce a chi, con passione e dedizione, arricchisce la vita di chi lo circonda.

Un Esempio di Vita

La storia di Michelangelo, come raccontata da Tagliente, è un potente promemoria di come la passione e l’impegno possano elevare il lavoro quotidiano a forme d’arte. “La sua pizza è un capolavoro che continuerà a risuonare nei miei ricordi, così come la sua storia di dedizione e umiltà,” ha scritto Tagliente, riconoscendo il valore di un uomo che, nonostante l’età e la fatica, continua a regalare momenti di gioia e piacere attraverso la sua cucina.

Questo tributo non è solo un omaggio a un pizzaiolo straordinario, ma anche un invito a riflettere sull’importanza del lavoro fatto con passione e amore. Grazie, Michelangelo, per averci mostrato che dietro ogni grande piatto c’è una grande storia, fatta di lavoro, passione e amore per la semplicità. E grazie, Francesco Tagliente, per aver condiviso con noi questa storia ispiratrice, ricordandoci di apprezzare le piccole grandi cose della vita.

Continua a leggere

Roma

Roma, maxi-rissa metro Barberini. Riccardi (Udc): “Occorrono misure decisive”

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 2 minuti
image_pdfimage_print

Dopo l’ennesima maxi-rissa tra bande di borseggiatori che ha portato alla chiusura della stazione metro di piazza Barberini provocando, tra l’altro panico e paura tra i cittadini romani ed i tanti turisti presenti in città, la politica della Capitale non tarda a far sentire la sua voce.
“Questa ennesima manifestazione di violenza e illegalità non può più essere tollerata. Richiamo con forza il Governo ad un intervento deciso e definitivo. È inaccettabile che i borseggiatori, anche se catturati, possano tornare ad operare impuniti a causa di leggi troppo permissive, che li rimettono in libertà quasi immediatamente.
L’Italia è diventata lo zimbello del mondo a causa di questa situazione insostenibile.
È necessario adottare misure più severe e immediate per garantire la sicurezza dei cittadini e dei turisti. Proponiamo una revisione delle leggi esistenti per introdurre pene più dure e certe per i borseggiatori, rafforzare la presenza delle forze dell’ordine nei punti critici della città e migliorare la sorveglianza con l’uso di tecnologie avanzate”
.

il commissario romano UdC, Roberto Riccardi

A dichiararlo con decisione è Roberto Riccardi, commissario romano dell’UdC.
Da sempre attento ai problemi sulla sicurezza Riccardi fa notare con estrema chiarezza che tali situazioni non fanno altro che portare un’immagine della capitale sempre meno sicura agli occhi dei molti turisti che sono, per la capitale, una fonte di ricchezza economica oltre che di prestigio.
La fermata della Metro A Barberini a Roma è stata teatro di una maxi-rissa tra bande di borseggiatori sudamericani, che ha richiesto l’intervento delle forze dell’ordine e il blocco della stazione per circa 40 minuti. La violenza è scoppiata a seguito di una serie di furti e scippi ai danni dei passeggeri.
Riccardi ha poi concluso: “Non possiamo permettere che episodi come quello avvenuto alla Metro Barberini si ripetano. È ora di passare dalle parole ai fatti, con azioni concrete che ripristinino l’ordine e la sicurezza nelle nostre città. I cittadini hanno il diritto di vivere in un Paese sicuro e il dovere del Governo è garantirlo”.
Molti cittadini ci scrivono ogni giorno preoccupati da questa escalation di violenza e di insicurezza ma soprattutto preoccupati per la poca attenzione che il governo cittadino e quello nazionale stanno avendo nei riguardi di questa situazione ormai alla deriva.

Continua a leggere

SEGUI SU Facebook

I più letti