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Roma

ZAGAROLO: GIOVANNI PANICCIA PASSA IL TIMONE A LORENZO PIAZZAI

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Tempo di lettura 3 minuti I cittadini attendono ora il miracolo tanto paventato nella campagna elettorale.

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di Alessandro Rosa

Zagarolo (RM) – I cittadini di Zagarolo al voto del 31 maggio 2015 hanno scelto di nuovo il PD per rinnovare il consiglio comunale che per cinque anni dovrà amministrare una città al collasso tra debiti e scandali al sole.

I cittadini hanno scelto seppur lanciando segnali ben marcati, pochissimi i voti di preferenze soprattutto per i senatori che hanno amministrato tra cariche assessorili, vice sindaci e presidenti del consiglio che incassano un magro bottino che decreta la non fiducia verso chi per anni è stato al comando di questa nave in balia delle onde.

L'affluenza alle urne per le Amministrative 2015 è stata la più bassa d’Italia, il 62,54%, e registra anche con un crollo di quasi 17 punti percentuali rispetto alle precedenti amministrative che avevano eletto sindaco Giovanni Paniccia. Questa volta al voto sono andati 8364 elettori, contro i 13376 delle amministrative del 2010.

La competizione ha visto 233 candidati consiglieri scendere in campo e 7 candidati a sindaco:

PAOLO PACIFICI del Movimento 5 Stelle
MARIO PROCACCINI con Zagarolo per te
ANIELLO NUNZIATA, con tre liste Uniti per Zagarolo (FI e FdI) Lista Civica Nunziata e Lega Lazio
DANIELA NAPOLEONI lista “a sinistra”
GIACOMO VERNINI con tre liste Alleanza Popolare, Valle MartellaTricolore, Lista Zagarolo nel cuore
SALVATORE GENOVESE con L’Alternativa in Blu e L’Alternativa in Rosa
LORENZO PIAZZAI con Lista PD, Lista Civica, Lista Campo Democratico, Zagarolo Vince

Lorenzo Piazzai, vince al primo turno incassando il 51,48% delle preferenze, La tensione la notte degli scrutini è stata alta e fino all’ultimo non vi era la certezza matematica di aver superato il 50% +1 dei voti validi, tant’è che lo stesso Piazzai ha mostrato un cedimento nervoso, ed è stato supportato dal sindaco uscente Giovanni Paniccia. Gli scrutini per ora riportano 4098 voti validi, con ben 366 schede annullate e 37 bianche. Le preferenze ufficiali non sono ancora uscite.

Una competizione questa gabina che rimarrà nella storia, tutti i consiglieri del precedente consiglio sono passati ad ingrossare le liste del candidato sindaco Piazzai, anche chi era parte dell’area destra, come Marco Bonini NCD e Michelino Conti, quest’ultimo capogruppo di Forza Italia fino a venti giorni prima della presentazione delle liste, e poi candidato nella lista Campo Democratico è arrivato terzo ma rientrerà dalla finestra con i suoi 99 voti a far parte del consiglio comunale anche se i seggi sono due, poiché Enrico Saracini (ex vice sindaco ed ex assessore all'ambiente ha ricevuto solo 154 voti) probabilmente prenderà un assessorato o vice sindaco. Bella competizione per Giacomo Vernini, ex assessore all’ambiente silurato all’ultimo momento dal sindaco Paniccia che gli ha revocato la nomina di Assessore a pochi giorni dalle votazioni, ha scelto la strada solitaria, che lo ha visto emergere con ben 1723 voti, e ora i cittadini che hanno riconfermato fiducia sperano che duri in opposizione e non faccia più il salto della quaglia che fece a metà mandato dell’amministrazione capitanata dall’ex sindaco uscente Paniccia.

Una vittoria amara per molti consiglieri non passati seppur caldeggiati da alte cariche del PD, comunque gli scrutini hanno fotografato bassissime le preferenze per chi doveva portare a casa un risultatone, poiché molti sono stati i voti solo di partito o di lista.

Il farmacista Salvatore Genovese passa in consiglio in quota opposizione con due liste che hanno racimolato 538, con lui passeranno Paolo Pacifici, candidato sindaco del M5S, Aniello Nunziata candidato sindaco del centro destra, che grazie all’apporto di Fratelli d’Italia e della lista Civica potrà continuare il progetto sociale e di controllo serrato.

Fratelli d’Italia conferma Stefano Novelli, che con soli 46 voti di meno rispetto ad Enrico Saracini (Campo Democratico) dimostra di essere unico leader incontrastato dell’attuale centro destra rispetto a quella precedente (NCD- Bonini e FI Conti) volata verso opportunità di far parte dei vincitori.

L’ex sindaco Paniccia, che non ha voluto riconfermare la sua candidatura, cede il testimone a Lorenzo Piazzai, fortemente voluto da Daniele Leodori (Presidente del Consiglio regionale del Lazio) che ora dovrà spolverare tutte le sue doti per ripristinare legalità e trasparenza per un comune troppo spesso finito sui giornali per inchieste e scandali al sole. I cittadini attendono il miracolo tanto paventato nella campagna elettorale.

Zagarolo un comune espressamente di sinistra riconferma la fiducia a chi ha amministrato per tanti anni. Le urne decretano il vincitore che come per le passate tornate elettorali dovrà dimostrare di saper cambiare questo paese, che tuttora attende quelle pubblicizzate dagli slogan elettorali e nei programmi precedenti. Vince lo slogan? Vincono le promesse elettorali? Solo il tempo come sempre galantuomo, decreterà la verità oggettiva. Del resto anche Piazzai sa che deve fare un miracolo per Zagarolo.
 

Costume e Società

Il magico Maestro della Pizza a Fregene: un tributo di Francesco Tagliente a un pizzaiolo straordinario

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Il Prefetto Francesco Tagliente ha recentemente condiviso sulla sua pagina Facebook una commovente testimonianza, raccontando l’incredibile esperienza culinaria vissuta al ristorante Back Flip Da Moisè di Fregene. Questo racconto non è solo un omaggio a una pizza straordinaria, ma anche un tributo a Michelangelo, il pizzaiolo settantaquattrenne la cui dedizione e passione hanno trasformato un semplice piatto in un’opera d’arte.

Seduto al ristorante con sua moglie Maria Teresa, Tagliente ha descritto la pizza come “la migliore che abbia mangiato negli ultimi cinquant’anni”. Tuttavia, ciò che ha reso questa esperienza davvero speciale è stata la scoperta della storia dell’uomo dietro la pizza. Michelangelo, un ex contadino che si sveglia ogni mattina all’alba per curare il suo orto, dedica le prime ore del giorno alla coltivazione delle piante e alla cura della famiglia. Solo dopo queste attività, si prepara per andare al ristorante e mettere tutto se stesso nella preparazione della pizza.

L’Arte di Michelangelo: Tradizione e Passione

Michelangelo non è solo un pizzaiolo, ma un vero e proprio maestro dell’arte culinaria. La sua vita semplice e laboriosa, fatta di dedizione e umiltà, è un esempio di come l’amore per il proprio lavoro possa trasformare un piatto comune in un’esperienza indimenticabile. La sua capacità di fondere la tradizione contadina con la sapienza artigianale nella preparazione della pizza è un’arte rara e preziosa.

Tagliente ha scritto: “La dedizione e l’umiltà di quest’uomo, che dalla vita contadina riesce a creare una delle migliori pizze che abbia mai assaggiato, mi hanno colpito profondamente. Il suo nome rimane anonimo, ma la sua storia di passione e impegno è qualcosa che merita di essere raccontata.”

L’Umanità di Francesco Tagliente

Il racconto del Prefetto Tagliente non solo mette in luce le straordinarie qualità culinarie di Michelangelo, ma riflette anche le qualità umane dello stesso Tagliente. Conosciuto per la sua sensibilità e il suo impegno sociale, Tagliente ha sempre dimostrato un profondo rispetto per le storie di vita quotidiana e per le persone che con il loro lavoro contribuiscono a rendere speciale ogni momento.

La sua capacità di cogliere e apprezzare la bellezza nascosta nei gesti quotidiani e nelle storie semplici rivela un’anima attenta e sensibile, sempre pronta a riconoscere il valore degli altri. Il tributo a Michelangelo è un’ulteriore testimonianza della sua umanità e del suo desiderio di dare voce a chi, con passione e dedizione, arricchisce la vita di chi lo circonda.

Un Esempio di Vita

La storia di Michelangelo, come raccontata da Tagliente, è un potente promemoria di come la passione e l’impegno possano elevare il lavoro quotidiano a forme d’arte. “La sua pizza è un capolavoro che continuerà a risuonare nei miei ricordi, così come la sua storia di dedizione e umiltà,” ha scritto Tagliente, riconoscendo il valore di un uomo che, nonostante l’età e la fatica, continua a regalare momenti di gioia e piacere attraverso la sua cucina.

Questo tributo non è solo un omaggio a un pizzaiolo straordinario, ma anche un invito a riflettere sull’importanza del lavoro fatto con passione e amore. Grazie, Michelangelo, per averci mostrato che dietro ogni grande piatto c’è una grande storia, fatta di lavoro, passione e amore per la semplicità. E grazie, Francesco Tagliente, per aver condiviso con noi questa storia ispiratrice, ricordandoci di apprezzare le piccole grandi cose della vita.

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Roma

Roma, maxi-rissa metro Barberini. Riccardi (Udc): “Occorrono misure decisive”

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Dopo l’ennesima maxi-rissa tra bande di borseggiatori che ha portato alla chiusura della stazione metro di piazza Barberini provocando, tra l’altro panico e paura tra i cittadini romani ed i tanti turisti presenti in città, la politica della Capitale non tarda a far sentire la sua voce.
“Questa ennesima manifestazione di violenza e illegalità non può più essere tollerata. Richiamo con forza il Governo ad un intervento deciso e definitivo. È inaccettabile che i borseggiatori, anche se catturati, possano tornare ad operare impuniti a causa di leggi troppo permissive, che li rimettono in libertà quasi immediatamente.
L’Italia è diventata lo zimbello del mondo a causa di questa situazione insostenibile.
È necessario adottare misure più severe e immediate per garantire la sicurezza dei cittadini e dei turisti. Proponiamo una revisione delle leggi esistenti per introdurre pene più dure e certe per i borseggiatori, rafforzare la presenza delle forze dell’ordine nei punti critici della città e migliorare la sorveglianza con l’uso di tecnologie avanzate”
.

il commissario romano UdC, Roberto Riccardi

A dichiararlo con decisione è Roberto Riccardi, commissario romano dell’UdC.
Da sempre attento ai problemi sulla sicurezza Riccardi fa notare con estrema chiarezza che tali situazioni non fanno altro che portare un’immagine della capitale sempre meno sicura agli occhi dei molti turisti che sono, per la capitale, una fonte di ricchezza economica oltre che di prestigio.
La fermata della Metro A Barberini a Roma è stata teatro di una maxi-rissa tra bande di borseggiatori sudamericani, che ha richiesto l’intervento delle forze dell’ordine e il blocco della stazione per circa 40 minuti. La violenza è scoppiata a seguito di una serie di furti e scippi ai danni dei passeggeri.
Riccardi ha poi concluso: “Non possiamo permettere che episodi come quello avvenuto alla Metro Barberini si ripetano. È ora di passare dalle parole ai fatti, con azioni concrete che ripristinino l’ordine e la sicurezza nelle nostre città. I cittadini hanno il diritto di vivere in un Paese sicuro e il dovere del Governo è garantirlo”.
Molti cittadini ci scrivono ogni giorno preoccupati da questa escalation di violenza e di insicurezza ma soprattutto preoccupati per la poca attenzione che il governo cittadino e quello nazionale stanno avendo nei riguardi di questa situazione ormai alla deriva.

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Cronaca

Roma, metro Barberini: una rissa provoca la chiusura della stazione

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Tragiche le notizie che arrivano in un torrido sabato sera romano.
La stazione metro Barberini viene chiusa per questioni di sicurezza.
All’origine del fatto, avvenuto tra le 19 e le 19,30 una rissa tra nord africani e sudamericani con almeno 15 persone coinvolte. Molti passeggeri spaventati dalla situazione si sono rifugiati nella cabina del conducente fino all’arrivo delle forze di polizia allertate dalla centrale di sicurezza di Atac Metro.
Per ora sono ancora tutti da decifrare i motivi che hanno portato a ciò.

Un’estate romana che sta diventando ogni giorno più bollente.

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