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di Matteo La Stella
Fiumicino (RM)- Sono 3 gli algerini sfuggiti al rimpatrio mercoledì notte dal portellone di un aereo all'aeroporto di Fiumicino. I giovani erano appena stati respinti dalla polizia di Frontiera che ne aveva disposto la partenza su un volo di linea diretto ad Istanbul. Così, mentre l'aereo si stava preparando al decollo, il trio ha forzato uno dei portelloni, facendo scattare gli scivoli d'emergenza. Una volta scesi dall'aereo in movimento, i 3 algerini si sono dileguati sfruttando le campagne che costeggiano le piste dell'aeroporto, forti dell'oscurità. Il comandante è stato costretto a bloccare le manovre di rullaggio del velivolo e sul posto sono subito intervenute le unità della Polizia di frontiera che non hanno potuto fare nulla. Secondo le prime indiscrezioni a bordo viaggiavano altri 18 connazionali del trio, tutti da rimpatriare, oltre ad altri passeggeri.
L'azione dei tre giovani, forse premeditata, è solo l'ennesima che viene attuata dagli irregolari al “Leonardo Da Vinci”. Solo nell'anno 2014 si parla di 500 sparizioni tra le fila dei soggetti da rimpatriare, forse 30 durante l'autunno, numeri importanti che preoccupano anche l'antiterrorismo, impegnato ad analizzare la situazione evidenziata tempo fa dai sindacalisti in divisa della Consap, e affrontata durante alcune interrogazioni parlamentari dal Ministro dell'Interno.
Inoltre, già nel 2014 la Procura di Civitavecchia aveva richiesto una relazione del fenomeno, utile ad individuare le lacune del sistema di sicurezza aeroportuale, ipotizzando addirittura che le fughe reiterate potessero essere architettate da un'organizzazio criminale dedita al favoreggiamento dell'immigrazione clandestina.
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