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Roma

NEMI, TAGLIO DEGLI ALBERI IN VIA DE SANCTIS: LA FORESTALE MULTA IL SINDACO ALBERTO BERTUCCI

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Tempo di lettura 2 minuti Galea:“Avevamo ragione e i fatti smentiscono le parole senza concretezza che l’amministrazione di Alberto Bertucci nella persona del sindaco ha sparato per difendersi da questa incresciosa storia

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LEGGI ANCHE: NEMI: SCEMPIO DI ALBERI MOZZATI. ASSOTUTELA PRESENTA UN ESPOSTO E INTERVIENE LA FORESTALE

 

Redazione
Nemi (RM)
– Piovono due sanzioni amministrative al sindaco di Nemi Alberto Bertucci per un importo di circa 2 mila e 300 euro per aver tagliato gli alberi in via De Sanctis, a Nemi alta, senza le regolari autorizzazioni.

Il Corpo Forestale di Velletri ha inviato le multe in Comune. Inoltre la Procura della Repubblica di Velletri valuterà se vi sono anche reati penali perseguibili. Di fatto è stato acclarato che mancavano persino le preventive autorizzazioni dell’Ente Parco Regionale dei Castelli Romani.

E così viene definitivamente fugato ogni dubbio sulla palese incapacità di gestione dell’amministrazione comunale rispetto alla semplice manutenzione del verde pubblico.

In poche parole il sindaco Alberto Bertucci ha agito senza attenersi alle più elementari regole regionali e del Parco dei Castelli Romani in materia provocando un ulteriore carico oneroso sulle già tartassate casse comunali di Nemi reduci da pesanti debiti fuori bilancio.

E’ un risultato concreto quello che Assotutela con il suo responsabile Roma nord e Castelli Romani Ivan Galea incassa sulla storia degli alberi tagliati a Nemi su via De Sanctis: “Avevamo ragione e i fatti smentiscono le parole senza concretezza che l’amministrazione di Alberto Bertucci nella persona del sindaco ha sparato per difendersi da questa incresciosa storia alla fine della quale a rimetterci sono sempre i cittadini. Ma le bugie hanno le gambe corte e quell’ordinanza tanto decantata non è stata sufficiente a tamponare un’azione scriteriata che si è conclusa con delle sanzioni”.

Fu proprio Assotutela a lanciare l’allarme e rendersi conto che il taglio degli alberi era avvenuto senza un nulla osta del Parco Regionale dei Castelli Romani e in barba alla legge regionale 39 del 2002: “Se il sindaco avesse rispettato il regolare iter – aggiunge Ivan Galea – probabilmente il taglio sarebbe stato anche autorizzato, anche se a nostro parere si sarebbe potuto potare e non troncare definitivamente la vegetazione che fa parte del nostro patrimonio naturalistico che abbiamo il dovere di difendere, ma invece Bertucci ha voluto agire senza curarsi delle conseguenze che adesso pesano come macigni e palesano ancora una volta l’incapacità di amministrare anche le attività più semplici e di esempi ce ne sono in abbondanza”.

Chi pagherà adesso per gli errori commessi? Speriamo che almeno il primo cittadino renda conto alla cittadinanza e ammetta di aver sbagliato a non raccogliere le preventive autorizzazioni agendo in maniera superficiale”.

Questo è solo l’inizio di una lunga serie di chiarimenti che ancora aspettiamo su numerose questioni. Una fra tante è il caso della casetta riferita al consigliere di maggioranza Elio Frison che ha smontato in pochi giorni beneficiando dell’assenza di controlli la sua piccola abitazione sul lago di Nemi in una zona dove non è possibile costruire. Anche qui – conclude Galea – capiremo fino fondo dove sono stati smaltiti i materiali relativi lo smontaggio della costruzione e se quindi sono state applicati i regolamenti i materia di smaltimento. Le leggi sono uguali per tutti e vanno rispettate soprattutto dagli amministratori che devono dare il buon esempio”.

Castelli Romani

Frascati, Libri in Osteria: appuntamento giovedì 18 luglio con Antonella Prenner

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Cosa lega Tullia, figlia di Cicerone, Servilia, madre del cesaricida Bruto, e Messalina?

Al di là di essere tre figure della Storia antica di Roma sono le protagoniste di alcuni romanzi della filologa e scrittrice Antonella Prenner, docente di Lingua e letteratura latina all’università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale.

la scrittrice Antonella Prenner

Antonella Prenner ed i suoi romanzi saranno i protagonisti giovedì 18 luglio in piazza dell’Olmo a Frascati, a partire dalle ore 18, del salotto letterario di Emanuela Bruni, Libri in Osteria assieme allo scrittore e giornalista Pino Donghi.
Le loro vite, le loro esperienze e i loro rapporti, spiega Emanuela Bruni “offrono un punto di vista non ufficiale, emotivo, disvelando pieghe e zone d’ombra di una storia sempre scritta dagli uomini e per gli uomini”.
Quindi si avrà la possibilità di cambiare la prospettiva di lettura di una storia che vede queste figure troppo spesso relegate al ruolo di comprimarie pur essendone protagoniste ed attrici principali.
Non mancherà un breve approfondimento sull’ultima fatica di Antonella Prenner “Lucano. Nostalgie di libertà” ove l’autrice descrive l’età di Nerone e di una generazione infelice, che assiste all’esercizio di un potere politico iniquo e impossibile da contrastare perché assoluto, e che vagheggia di tornare a un tempo irripetibile, quando “res publica” romana significava “libertà”.

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Costume e Società

Il magico Maestro della Pizza a Fregene: un tributo di Francesco Tagliente a un pizzaiolo straordinario

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Il Prefetto Francesco Tagliente ha recentemente condiviso sulla sua pagina Facebook una commovente testimonianza, raccontando l’incredibile esperienza culinaria vissuta al ristorante Back Flip Da Moisè di Fregene. Questo racconto non è solo un omaggio a una pizza straordinaria, ma anche un tributo a Michelangelo, il pizzaiolo settantaquattrenne la cui dedizione e passione hanno trasformato un semplice piatto in un’opera d’arte.

Seduto al ristorante con sua moglie Maria Teresa, Tagliente ha descritto la pizza come “la migliore che abbia mangiato negli ultimi cinquant’anni”. Tuttavia, ciò che ha reso questa esperienza davvero speciale è stata la scoperta della storia dell’uomo dietro la pizza. Michelangelo, un ex contadino che si sveglia ogni mattina all’alba per curare il suo orto, dedica le prime ore del giorno alla coltivazione delle piante e alla cura della famiglia. Solo dopo queste attività, si prepara per andare al ristorante e mettere tutto se stesso nella preparazione della pizza.

L’Arte di Michelangelo: Tradizione e Passione

Michelangelo non è solo un pizzaiolo, ma un vero e proprio maestro dell’arte culinaria. La sua vita semplice e laboriosa, fatta di dedizione e umiltà, è un esempio di come l’amore per il proprio lavoro possa trasformare un piatto comune in un’esperienza indimenticabile. La sua capacità di fondere la tradizione contadina con la sapienza artigianale nella preparazione della pizza è un’arte rara e preziosa.

Tagliente ha scritto: “La dedizione e l’umiltà di quest’uomo, che dalla vita contadina riesce a creare una delle migliori pizze che abbia mai assaggiato, mi hanno colpito profondamente. Il suo nome rimane anonimo, ma la sua storia di passione e impegno è qualcosa che merita di essere raccontata.”

L’Umanità di Francesco Tagliente

Il racconto del Prefetto Tagliente non solo mette in luce le straordinarie qualità culinarie di Michelangelo, ma riflette anche le qualità umane dello stesso Tagliente. Conosciuto per la sua sensibilità e il suo impegno sociale, Tagliente ha sempre dimostrato un profondo rispetto per le storie di vita quotidiana e per le persone che con il loro lavoro contribuiscono a rendere speciale ogni momento.

La sua capacità di cogliere e apprezzare la bellezza nascosta nei gesti quotidiani e nelle storie semplici rivela un’anima attenta e sensibile, sempre pronta a riconoscere il valore degli altri. Il tributo a Michelangelo è un’ulteriore testimonianza della sua umanità e del suo desiderio di dare voce a chi, con passione e dedizione, arricchisce la vita di chi lo circonda.

Un Esempio di Vita

La storia di Michelangelo, come raccontata da Tagliente, è un potente promemoria di come la passione e l’impegno possano elevare il lavoro quotidiano a forme d’arte. “La sua pizza è un capolavoro che continuerà a risuonare nei miei ricordi, così come la sua storia di dedizione e umiltà,” ha scritto Tagliente, riconoscendo il valore di un uomo che, nonostante l’età e la fatica, continua a regalare momenti di gioia e piacere attraverso la sua cucina.

Questo tributo non è solo un omaggio a un pizzaiolo straordinario, ma anche un invito a riflettere sull’importanza del lavoro fatto con passione e amore. Grazie, Michelangelo, per averci mostrato che dietro ogni grande piatto c’è una grande storia, fatta di lavoro, passione e amore per la semplicità. E grazie, Francesco Tagliente, per aver condiviso con noi questa storia ispiratrice, ricordandoci di apprezzare le piccole grandi cose della vita.

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Roma

Roma, maxi-rissa metro Barberini. Riccardi (Udc): “Occorrono misure decisive”

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Dopo l’ennesima maxi-rissa tra bande di borseggiatori che ha portato alla chiusura della stazione metro di piazza Barberini provocando, tra l’altro panico e paura tra i cittadini romani ed i tanti turisti presenti in città, la politica della Capitale non tarda a far sentire la sua voce.
“Questa ennesima manifestazione di violenza e illegalità non può più essere tollerata. Richiamo con forza il Governo ad un intervento deciso e definitivo. È inaccettabile che i borseggiatori, anche se catturati, possano tornare ad operare impuniti a causa di leggi troppo permissive, che li rimettono in libertà quasi immediatamente.
L’Italia è diventata lo zimbello del mondo a causa di questa situazione insostenibile.
È necessario adottare misure più severe e immediate per garantire la sicurezza dei cittadini e dei turisti. Proponiamo una revisione delle leggi esistenti per introdurre pene più dure e certe per i borseggiatori, rafforzare la presenza delle forze dell’ordine nei punti critici della città e migliorare la sorveglianza con l’uso di tecnologie avanzate”
.

il commissario romano UdC, Roberto Riccardi

A dichiararlo con decisione è Roberto Riccardi, commissario romano dell’UdC.
Da sempre attento ai problemi sulla sicurezza Riccardi fa notare con estrema chiarezza che tali situazioni non fanno altro che portare un’immagine della capitale sempre meno sicura agli occhi dei molti turisti che sono, per la capitale, una fonte di ricchezza economica oltre che di prestigio.
La fermata della Metro A Barberini a Roma è stata teatro di una maxi-rissa tra bande di borseggiatori sudamericani, che ha richiesto l’intervento delle forze dell’ordine e il blocco della stazione per circa 40 minuti. La violenza è scoppiata a seguito di una serie di furti e scippi ai danni dei passeggeri.
Riccardi ha poi concluso: “Non possiamo permettere che episodi come quello avvenuto alla Metro Barberini si ripetano. È ora di passare dalle parole ai fatti, con azioni concrete che ripristinino l’ordine e la sicurezza nelle nostre città. I cittadini hanno il diritto di vivere in un Paese sicuro e il dovere del Governo è garantirlo”.
Molti cittadini ci scrivono ogni giorno preoccupati da questa escalation di violenza e di insicurezza ma soprattutto preoccupati per la poca attenzione che il governo cittadino e quello nazionale stanno avendo nei riguardi di questa situazione ormai alla deriva.

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