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Redazione
A Roma e Provincia su 5 esercenti 3 non fanno lo scontrino, attestando al 62,82% il tasso di irregolarità. Su 16.785 i controlli volti a riscontrare la corretta osservanza dell'obbligo, incombente su alcune categorie di operatori economici, di emettere, a seconda dei casi, le ricevute e gli scontrini fiscali, ben 10.060, sono stati quelli con esito irregolare. Questi i dati delle operazioni svolte dalla Guardia di Finanza nel 2014 a Roma e Provincia, resi noti in occasione della cerimonia di passaggio di consegne tra il Comandante Generale di Brigata Ivano Maccani e il Generale di Brigata Giuseppe Magliocco.
I numeri. Nell'ambito della lotta al lavoro sommerso, sono stati individuati 1.149 lavoratori in nero ed oltre 1.255 irregolari, impiegati presso 282 datori di lavoro. Sono state 792 verifiche fiscali eseguite in tutta la provincia di Roma, oltre 1.800 controlli di più limitato spessore, volti al contrasto delle forme di evasione «di massa», fra cui 784 riscontri sulle compravendite e locazioni immobiliari che, da soli, hanno portato alla scoperta di affitti «in nero» per oltre 13 milioni di euro. Contribuiscono al conseguimento di questi numeri, 635 «evasori totali», imprenditori e lavoratori autonomi inottemperanti agli obblighi di dichiarazione ai fini delle imposte sui redditi, dell'Iva e dell'Irap. Gli evasori in quota criminale chiudono con un bilancio pesantissimo: sono 983 le persone denunciate all'Autorità Giudiziaria – di cui 18 arrestate – per frode fiscale, omessa presentazione della dichiarazione, occultamento e distruzione delle scritture contabili, sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte ed ammonta ad circa 129 milioni di euro il valore dei beni loro sequestrati, ai fini della confisca per equivalente dal 2008 estesa ai reati tributari.
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