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Roma

A VELLETRI PRESA LA BANDA DEI CRAVATTARI

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Si auspica anche che le banche inizino finalmente a dare più fiducia a chi gestisce attività commerciali, per quanto riguarda fidi di cassa, anticipo fatture e concessione di fidi e prestiti in modo che queste persone non debbano arrivare a rivolgersi, per esasperazione, all'antistato e trovarsi quindi in condizioni come quella appena narrata. 

 

Redazione
Velletri (RM)
– Usura ed estorsione i reati contestati a tre individui, due di Velletri ed uno di Roma, che durante la mattinata di martedì 24 marzo sono stati raggiunti dal provvedimento cautelare emesso dal Gip di Velletri su richiesta della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Velletri.

Le indagini che hanno portato all'arresto della banda di strozzini, sono iniziate e portate avanti, a seguito della denuncia di un commerciante effettuata lo scorso mese di dicembre, dai Carabinieri di Velletri, diretti dal Capitano Davide Occhiogrosso. Veniva quindi alla luce un sodalizio criminale che gestiva un giro di usura sul territorio di Velletri.

Il commerciante di Velletri, vittima della banda di strozzini, si era trovato in gravissime condizioni di difficoltà economiche e si vedeva costretto durante il mese di aprile 2014 ad chiedere aiuto ad una persona, ben conosciuta dalle Forze dell'Ordine,  che gli prestava la cifra di diecimila euro a titolo di “favore”, e prospettando al malcapitato commerciante una restituzione in "comode" rate mensili applicandogli tassi usurari. Fin dall'inizio, il commerciante si trovò di fronte ad una richiesta esagerata di restituzione del credito tanto che fu costretto a dover regalare la propria automobile per una rata non versata.
Quando lo strozzino viene arrestato e finisce in carcere per altre vicende, si fanno avanti gli altri due componenti della banda che proseguono nellì'opera di intimidazione verso il commerciante di Velletri per recuperare il credito lievitato. E così la vittima decide di rivolgersi ai Carabinieiri di Velletri che iniziavano l’attività investigativa, coordinata dalla Procura della Repubblica di Velletri, che faceva emergere un vero e proprio giro di affari messo su dalla banda di strozzini: il 33enne di Roma detenuto dava gli ordini agli altri due suoi compari rispettivamente di 44 e di 25 anni di Velletri che, liberi di muoversi sul territorio, si facevano portavoce delle richieste dal carcere per recuperare le somme di denaro.

I Carabinieri hanno effettuato inoltre perquisizioni sia a Roma che a Velletri ed anche ai locali del carcere. Nella casa circondariale di Velletri, con l’ausilio della Polizia Penitenziaria è stato trovato un cellulare utilizzato dal capo banda romano per gestire i contatti con l’esterno.

L'intera operazione che ha portato all'identificazione della banda di strozzini, coordinata dal Procuratore della Repubblica di Velletri dr. Francesco Prete, si rivela un importante segnale per tutti quei cittadini onesti ed in particolar modo per chi gestisce attività commerciali che operano sul territorio di Velletri nella speranza che anche altri cittadini possano trovare il coraggio di denunciare qualsiasi forma di sopruso dovessero subire.

Si auspica anche che le banche inizino finalmente a dare più fiducia a chi gestisce attività commerciali, per quanto riguarda fidi di cassa, anticipo fatture e concessione di fidi e prestiti in modo che queste persone non debbano arrivare a rivolgersi, per esasperazione, all'antistato e trovarsi quindi in condizioni come quella appena narrata.