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Roma

BRACCIANO: GIULIANO SALA SINDACO DI PORTO TORRES?

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Tempo di lettura 2 minuti Il M5s lancia la petizione per le dimissioni del sindaco, ma sbaglia a copiare

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di Silvio Rossi

Bracciano (RM) – La richiesta di dimissioni del sindaco di Bracciano Giuliano Sala e della sua giunta, un’istanza presentata su una piattaforma di petizioni online, un atto propedeutico per l’impegno diretto nell’amministrazione della cittadina col castello che domina il Lago Sabatino. Succede così che a Bracciano, Marco Tellaroli, organizzatore del locale meetup del Movimento Cinque Stelle, nel tentativo di forzare gli eventi, e costringere il primo cittadino ad abbandonare il palazzo comunale, ha lanciato questa nuova forma di democrazia, una sorta di consultazione 2.0, nella speranza di ottenere un consenso tale da legittimare la sua candidatura per sostituire il sindaco prima della naturale scadenza del mandato, tra due anni.

I cittadini del movimento utilizzano la rete, sono i teorizzatori della sostituzione delle attuali forme di democrazia con i nuovi mezzi comunicativi, identificano il nuovo media come la forma più alta di partecipazione popolare. Ma la rete a volte è spietata, non perdona gli errori, e soprattutto non dimentica nulla. 

Accade quindi che, leggendo il testo della petizione, si può vedere che inizia con la frase: “Questo documento nasce dalla reale necessità di manifestare al Sindaco di Porto Torres”. Ci si chiede: cosa c’entra la cittadina sarda con Bracciano?

Com’è possibile che si pubblichi un atto politicamente molto importante senza neanche rileggerlo?

Dato che, come abbiamo appena detto, la rete non dimentica, basta cercare la petizione originale, presentata nella cittadina sarda due anni fa, si trova facilmente il testo, pedissequamente copiato dai pentastellati di Bracciano.

Un’operazione di “copia e incolla”, che ripete le stesse motivazioni, le stesse giustificazioni, con la sola piccola accortezza di sostituire dal testo originale la parola “porto” (che a Bracciano non c’è), sostituendola con “rifiuti”, lasciando intatti anche i numerosi errori d’interpunzione presenti nel testo originale.

Una richiesta di dimissioni, quindi, con quale speranza di sostituzione?

"Cosa ci si può attendere da chi, per motivare un’istanza importante, – commenta un residente – non riesce a esprimere delle proprie motivazioni, e scopiazza, anche male, giustificazioni altrui? Cosa accadrà a Bracciano nel caso questi dilettanti dovessero essere eletti al governo cittadino? Si copieranno le delibere di Livorno, si userà il testo delle ordinanze di Civitavecchia, si convocheranno i Consigli Comunali con l’ordine del giorno copiato da Pomezia?" Conclude il residente.

Per rispondere agli interrogativi del residente, useremo le parole pronunciate dall’attore Mario Brega nel film "Un Sacco Bello": “A padre Alfio, manco le basi der mestiere”.

Cronaca

Roma, San Paolo: due ladre tentano di investire la commessa di un negozio dopo la rapina

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ROMA – Nel pomeriggio di ieri, i Carabinieri della Stazione di Roma Garbatella sono intervenuti in viale Leonardo Da Vinci, arrestando due donne romane, di 20 e 30 anni, appartenenti a una nota famiglia di nomadi stanziali, con precedenti penali e disoccupate. Le due sono gravemente indiziate di rapina aggravata in concorso.
 
L’episodio è iniziato quando i titolari di un negozio di casalinghi, gestito da cittadini cinesi nel quartiere San Paolo, hanno denunciato che le due donne avevano sottratto diversi articoli per la casa. Una dipendente del negozio, notando il furto, ha cercato di fermarle, ma le due donne, nel tentativo di fuggire, sono salite a bordo della loro auto e hanno cercato di investirla.
 
I Carabinieri, giunti rapidamente sul posto, sono riusciti a bloccare le ladre. La refurtiva, trovata all’interno dell’auto, è stata restituita ai legittimi proprietari. Fortunatamente, la coraggiosa dipendente, visitata dai sanitari del 118, non ha riportato ferite.
 
Successivi accertamenti hanno rivelato che la 30enne era alla guida dell’auto senza patente, mai conseguita, motivo per cui è stata anche sanzionata per violazione al codice della strada. Il Tribunale di Roma ha convalidato l’arresto e disposto gli arresti domiciliari per entrambe le donne.
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Metropoli

Valmontone, grave incidente sull’A1: un morto e tre feriti

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Tragico incidente quello avvenuto questa mattina poco prima delle 10 sull’autostrada A1 dove sono state inviate due squadre dei Vigili del Fuoco all’altezza dell’uscita di Valmontone in direzione di Roma. L’incidente ha coinvolto tre autovetture e un van, provocando la morte di una persona e il ferimento grave di altre tre.

La vittima è una donna di 62 anni di nazionalità tedesca

I tre feriti sono stati soccorsi dal personale del 118, che è intervenuto sul posto con diverse ambulanze e un elisoccorso. Per permettere le operazioni di soccorso, la carreggiata in direzione Roma è stata temporaneamente chiusa.

Sul luogo dell’incidente è intervenuta anche la polizia stradale, incaricata di gestire la viabilità e condurre i rilievi necessari per chiarire la dinamica dello schianto.

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Castelli Romani

Rocca Priora, arrestati due uomini sorpresi a sotterrare telai di auto rubate

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I Carabinieri della Stazione di Rocca Priora hanno arrestato due uomini italiani, rispettivamente di 59 e 67 anni, entrambi con precedenti penali, accusati di riciclaggio. L’operazione è avvenuta durante un normale servizio di pattugliamento del territorio, quando i militari hanno notato i sospetti intenti a scavare una buca con una ruspa in un terreno situato lungo la via Tuscolana, al chilometro 32. All’interno della buca, i Carabinieri hanno scoperto quattro telai completi di autovetture, successivamente identificati come proventi di furto.
 
Successivamente, i militari hanno eseguito una perquisizione in un capannone nei pressi del luogo del ritrovamento, anch’esso nella disponibilità dei due uomini arrestati. All’interno del capannone, sono state rinvenute numerose parti di veicoli smontati e privi di matricola, le quali sono state immediatamente sequestrate per ulteriori verifiche.
 
I due uomini arrestati sono stati posti agli arresti domiciliari nelle rispettive abitazioni, in attesa dell’udienza di convalida. Le autorità stanno proseguendo le indagini per chiarire ulteriormente la portata dell’attività illegale e identificare eventuali complici.
 
 
 
 
 
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