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LATINA: GIOVANE TROVATO IN UNA POZZA DI SANGUE, ARRESTATO L'AGGRESSORE

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Tempo di lettura < 1 minutoUna delle bottiglie lanciata da un avventore indiano, avrebbe colpito violentemente Lauretti alla testa, costringendolo a terra privo di sensi

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di Matteo La Stella
Latina
– Ieri, a Borgo Hermanda, è stato arrestato dagli agenti di Polizia un trentenne di nazionalità indiana, accusato di tentato omicidio. Gli albori della vicenda risalgono alla sera di sabato intorno alle 21:00, quando al 113 arriva una telefonata che denuncia la presenza di un ragazzo, privo di sensi e riverso in una pozza di sangue vicino ad un supermercato del borgo. Gli agenti del commissariato di Terracina, intervenuti sul posto, hanno identificato il giovane in Cristian Lauretti, classe 90, per il quale hanno subito allertato un'ambulanza del 118 che lo ha trasportato all'ospedale Santa Maria Goretti di Latina, con una profonda ferita alla testa. Gli agenti si sono subito attivati per raccogliere testimonianze in merito all'accaduto. Secondo la ricostruzione, quella stessa sera nei pressi del supermercato, si sarebbero scontrate due fazioni opposte. Da una parte un gruppo di indiani, frequentatori abituali del supermercato, dall'altra un gruppo di ragazzi italiani, che si stavano fronteggiando lanciandosi addosso bottiglie. Una delle bottiglie lanciata da un avventore indiano, avrebbe colpito violentemente Lauretti alla testa, ferendolo e costringendolo a terra privo di sensi. Dall'accurata ricostruzione è emerso anche un identikit dell'aggressore, dileguatosi subito dopo il lancio della bottiglia in questione, che è stato rintracciato ieri in un appartamento di Borgo Hermanda. Manlatjit Singh, questo è il nome dell'uomo di 30 anni, che aveva già fatto i bagagli ed era pronto alla fuga. Gli agenti lo hanno arrestato e trasportato nel carcere di Latina con l'accusa di tentato omicidio. Il giovane di Terracina invece, è ancora in prognosi riservata nel reparto di Neurochirurgia dell'ospedale Santa Maria Goretti.