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di Maurizio Costa
Roma – La sinistra italiana, non riuscendo a trovare un'unità nazionale, si affida all'ondata nuova delle idee di Alexis Tsipras, nuovo primo ministro della Grecia. Dopo che Matteo Renzi ha elogiato la vittoria del leader ellenico per poi legittimare le azioni anti-Grecia della Bce, “L'altra Europa con Tsipras” e “Rifondazione comunista” hanno reagito, mettendosi contro il premier italiano e elogiando la politica ellenica.
Presente alla manifestazione anche il leader di Rifondazione, Paolo Ferrero, che è soddisfatto dell'impresa greca: “Non vogliamo dare solo solidarietà al popolo greco, ma un appoggio al programma di Syriza e di Tsipras”. Il leader ha anche affermato che “bisogna uscire dall'Europa dei banchieri e creare un continente di popoli”.
Lo smacco di Renzi, che prima ha appoggiato Tsipras e poi lo ha rinnegato dopo che la Bce ha levato la liquidità alla Grecia, non è andato giù ai due partiti: “Non apprezziamo il comportamento del premier: è stata una mossa sbagliata”.
Il problema è che la Grecia comincia ad aver problemi di debito e l'Europa non è disposta a continuare a sostenere il paese ellenico. La soluzione è aspettare l'11 febbraio, quando l'Ue deciderà se abbandonare per sempre la possibilità di dare denaro liquido ai greci in cambio dei loro titoli di stato.
Il tema fondamentale della manifestazione è stato il no secco ai banchieri e la determinazione di un'Europa dei popoli e non dei ricatti. “Non siamo noi a dover pagare il debito della Grecia – continua Ferrero – ma è la Bce che deve rimodularlo”.
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