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Roma

ANGUILLARA: AL COMUNE E' RECORD DI SPESE TELEFONICHE E CONNESSIONE DATI

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Tempo di lettura 3 minuti 271mila euro spesi dall'amministrazione Pizzorno. Una cifra senza eguali.

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di Simonetta D'Onofrio

Anguillara (RM) – Poco più di un mese fa, per l'esattezza il 22 dicembre 2014,  il Governo ha lanciato il sito soldi pubblici dove i cittadini, invitati dallo slogan “Scopri quanto spende chi e per cosa”, possono controllare quali sono i costi dei vari servizi nelle amministrazioni pubbliche. Il progetto fa parte di tutta una serie di norme volte a una maggiore trasparenza nel bilancio delle pubbliche amministrazioni, proseguendo un lavoro svolto dai precedenti governi con la pubblicazione in rete degli emolumenti dei dirigenti, delle dichiarazioni reddituali degli amministratori, dei tassi di assenza dei dipendenti comunali.

Un servizio innovativo, dove i “dati aperti”, comunemente chiamati “open data”, possono essere liberamente accessibili da tutti gli utenti in rete, i quali possono verificare le spese sostenute da chi gestisce la cosa pubblica, come un comune, una scuola o qualsiasi altro ente. In poco tempo sono stati svariati i media e i singoli cittadini che hanno segnalato e verificato come fossero stati spesi i (tanti) soldi che i comuni prelevano dalle buste paga, con l’addizionale comunale, o dalle imposte sugli immobili, sperando nelle capacità, nel buon senso dei propri amministratori, nella speranza che si dimostrino virtuosi, evitando spese inutili o esagerate.

In particolare ci ha incuriositi una spesa, che sembrerebbe esagerata, se la confrontiamo con le cifre analoghe di altre amministrazioni pubbliche, anche più grandi. Da ciò che emerge nel sito governativo, risulta il Comune di Anguillara Sabazia abbia speso nel 2014 per le utenze telefoniche e i servizi di connessione dati un costo pari a 271.000 euro, più altri novemila destinati alle infrastrutture telematiche.

Una cifra che non ha eguali nelle spese effettuate da comuni che hanno la stessa dimensione della cittadina sabatina. Bracciano, che ha più o meno le stesse dimensioni ha una spesa per lo stesso capitolo inferiore a 45.000 euro, Grottaferrata con oltre mille abitanti in più spende circa 95.000 euro, Genzano che ha cinquemila abitanti più di Anguillara spende poco più di centomila euro.

Per non parlare del confronto con quelli che vengono definiti “comuni virtuosi”. Se analizziamo le spese telefoniche dei primi tre comuni nella classifica stilata dall’omonima associazione, le spese telefoniche di Romano d’Ezzelino, cittadina di circa 15.000 abitanti in provincia di Vicenza, ha un capitolo di spese per servizi telefonici e di connessione dati pari a 23.349 euro, circa 1,59 euro per abitante, quasi un decimo di quello che dovremmo eleggere a vincitore della classifica dei comuni dissoluti (assumendo questo contrario del termine precedente come meglio identificativo per un ente che ha le spese più alte).

Le spese telefoniche del Comune di Anguillara non sono peggiori solo se confrontate con i piccoli comuni. Anche facendo la stessa proporzione con capoluoghi di provincia più grandi, nessuno ha spese paragonabili. Basti pensare che il comune di Arezzo, con oltre centomila abitanti (cinque volte la cittadina sabatina) paga per lo stesso servizio centomila euro meno di Anguillara. Se andiamo a verificare il costo dei servizi telefonici per abitante, potremmo osservare che, a fronte di una media nazionale di circa quatto euro per abitante, con pochissimi casi che superano gli otto euro, i cittadini della località sul lago di Bracciano pagano quasi quindici euro pro capite per i servizi telefonici comunali.

Un dato che in sostanza potrebbe essere inferiore, lo dimostrano le cifre delle altre amministrazioni sparse da nord a sud. Sarebbe buona pratica, oggi, che sindaco e assessori preposti intervengano presso i responsabili amministrativi dell’ente, per chiedere loro come mai si è giunti a questa cifra folle, e intraprendano tutte le azioni loro consentite per modificare drasticamente questa “anomalia”.

Se, ad esempio, la spesa per questi servizi fosse stata di settantamila euro (comunque circa il 50% più alta rispetto a Bracciano), il risparmio per la collettività sarebbe di circa duecentomila euro, che ripartito su una popolazione di cinquemila famiglie soggette al pagamento della TASI, determinerebbe un calo della tariffa di circa 40 euro per utenza. Poco, probabilmente, ma se calcolato in una realtà che ha la più alta percentuale della tariffa, con le detrazioni più basse, sarebbe un passo per cercare di avvicinare i tartassati residenti di Anguillara verso la normalità. Chissà che si possa riuscire ad avere anche strade con meno buche, servizi efficienti, una condizione di normalità, che i cittadini di Anguillara oggi non percepiscono.

Cronaca

Roma, San Paolo: due ladre tentano di investire la commessa di un negozio dopo la rapina

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ROMA – Nel pomeriggio di ieri, i Carabinieri della Stazione di Roma Garbatella sono intervenuti in viale Leonardo Da Vinci, arrestando due donne romane, di 20 e 30 anni, appartenenti a una nota famiglia di nomadi stanziali, con precedenti penali e disoccupate. Le due sono gravemente indiziate di rapina aggravata in concorso.
 
L’episodio è iniziato quando i titolari di un negozio di casalinghi, gestito da cittadini cinesi nel quartiere San Paolo, hanno denunciato che le due donne avevano sottratto diversi articoli per la casa. Una dipendente del negozio, notando il furto, ha cercato di fermarle, ma le due donne, nel tentativo di fuggire, sono salite a bordo della loro auto e hanno cercato di investirla.
 
I Carabinieri, giunti rapidamente sul posto, sono riusciti a bloccare le ladre. La refurtiva, trovata all’interno dell’auto, è stata restituita ai legittimi proprietari. Fortunatamente, la coraggiosa dipendente, visitata dai sanitari del 118, non ha riportato ferite.
 
Successivi accertamenti hanno rivelato che la 30enne era alla guida dell’auto senza patente, mai conseguita, motivo per cui è stata anche sanzionata per violazione al codice della strada. Il Tribunale di Roma ha convalidato l’arresto e disposto gli arresti domiciliari per entrambe le donne.
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Metropoli

Valmontone, grave incidente sull’A1: un morto e tre feriti

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Tragico incidente quello avvenuto questa mattina poco prima delle 10 sull’autostrada A1 dove sono state inviate due squadre dei Vigili del Fuoco all’altezza dell’uscita di Valmontone in direzione di Roma. L’incidente ha coinvolto tre autovetture e un van, provocando la morte di una persona e il ferimento grave di altre tre.

La vittima è una donna di 62 anni di nazionalità tedesca

I tre feriti sono stati soccorsi dal personale del 118, che è intervenuto sul posto con diverse ambulanze e un elisoccorso. Per permettere le operazioni di soccorso, la carreggiata in direzione Roma è stata temporaneamente chiusa.

Sul luogo dell’incidente è intervenuta anche la polizia stradale, incaricata di gestire la viabilità e condurre i rilievi necessari per chiarire la dinamica dello schianto.

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Castelli Romani

Rocca Priora, arrestati due uomini sorpresi a sotterrare telai di auto rubate

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I Carabinieri della Stazione di Rocca Priora hanno arrestato due uomini italiani, rispettivamente di 59 e 67 anni, entrambi con precedenti penali, accusati di riciclaggio. L’operazione è avvenuta durante un normale servizio di pattugliamento del territorio, quando i militari hanno notato i sospetti intenti a scavare una buca con una ruspa in un terreno situato lungo la via Tuscolana, al chilometro 32. All’interno della buca, i Carabinieri hanno scoperto quattro telai completi di autovetture, successivamente identificati come proventi di furto.
 
Successivamente, i militari hanno eseguito una perquisizione in un capannone nei pressi del luogo del ritrovamento, anch’esso nella disponibilità dei due uomini arrestati. All’interno del capannone, sono state rinvenute numerose parti di veicoli smontati e privi di matricola, le quali sono state immediatamente sequestrate per ulteriori verifiche.
 
I due uomini arrestati sono stati posti agli arresti domiciliari nelle rispettive abitazioni, in attesa dell’udienza di convalida. Le autorità stanno proseguendo le indagini per chiarire ulteriormente la portata dell’attività illegale e identificare eventuali complici.
 
 
 
 
 
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