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Redazione Lazio

GRANDI ELETTORI REGIONE LAZIO AL QUIRINALE: ELETTI NICOLA ZINGARETTI, DANIELE LEODORI E GIANLUCA PERILLI

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Tempo di lettura 2 minuti Centro destra allo sbando tra polemiche e rinfacci

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Redazione

Regione Lazio – Il Governatore della Regione Lazio Nicola Zingaretti, il presidente del Consiglio regionale del Lazio Daniele Leodori e il capogruppo in Regione Lazio del Movimento 5 Stelle Gianluca Perilli sono i 3 grandi elettori del Lazio che dal 29 gennaio a Montecitorio voteranno il presidente della Repubblica.  "Il nostro capogruppo Gianluca Perilli è stato eletto dal Consiglio Regionale del Lazio come delegato per l’elezione del presidente della Repubblica. Un risultato storico che certifica il nostro ruolo di prima forza di opposizione e l’apprezzamento riscosso dalla nostra azione politica tra gli eletti degli altri gruppi consiliari". Questo quanto comunicato sul social Facebook dal Movimento 5 Stelle del Lazio.
Il centro destra aveva candidato Giuseppe Cangemi, consigliere in quota NCD, che ha ottenuto solo 9 voti, uno in meno rispetto al candidato M5S Davide Perilli. E' mancato il voto di Fabio De Lillo (NCD) unico assente in aula.

Francesco Storace, sul proprio profilo Facebook, prima della votazione scriveva: "Fra un'ora al Consiglio regionale del Lazio – convocato per le 11 – si devono votare i delegati per l'elezione del presidente della Repubblica. Da Forza Italia né una proposta né un ordine. Ordine sparso…". Il segretario de La Destra, a giochi fatti, ha poi dichiarato: "Capolavoro alla Regione Lazio. Dopo i veti su di me, la votazione per i delegati al Parlamento per l'elezione del nuovo capo dello Stato, vede l'affermazione del candidato grillino. 10 a 9 sul candidato di Forza Italia e NCD. Il Nazareno cambia Regione". 
Giuseppe Cangemi, sconfitto per un solo voto, ha dichiarato: "Ringrazio gli amici di Forza Italia che hanno condiviso e sostenuto con NCD la mia indicazione quale candidato, tra i 3 grandi elettori del Lazio, per l'elezione del nuovo presidente della Repubblica. Un obiettivo mancato, purtroppo, a causa del fuoco amico di chi non si presenta mai in Aula che ha contribuito all'elezione, anche con i voti del centrodestra, del delegato Cinque Stelle" 

Il consigliere regionale Adriano Palozzi(FI) punta il dito su De Lillo e Storace:

“Con il voto del consigliere Storace e l’assenza del consigliere De Lillo si è permesso ad un rappresentante regionale del Movimento Cinque Stelle di essere eletto tra i tre grandi elettori del Lazio, che voteranno il nuovo presidente della Repubblica. Davvero una occasione persa da parte del centrodestra, che ormai da tempo tenta di ritrovare quell’auspicata unità di intenti, oggi buttata all’aria da personalismi inutili e dannosi. L’amico Storace, che abbiamo sostenuto con fedeltà e coerenza quale candidato del centrodestra alle ultime elezioni regionali e abbiamo appoggiato convintamente nell’incarico di vicepresidente del Consiglio regionale, oggi ci ripaga con questo gesto di grande ‘lealtà politica’”.

 

Donato Robilotta (SR) ha dichiarato: "Con la elezione dei grandi elettori, che parteciperanno alla elezione del prossimo Presidente della Repubblica, da parte del Consiglio Regionale si è avuta conferma che l’ex Pdl nel Lazio è ormai in coma profondo, composto da un’armata brancaleone, senza guida e senza progetto.
All’amico Francesco Storace esprimo solidarietà e gli do’ il benvenuto tra le vittime del fuoco amico".
 

Costume e Società

Il magico Maestro della Pizza a Fregene: un tributo di Francesco Tagliente a un pizzaiolo straordinario

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Il Prefetto Francesco Tagliente ha recentemente condiviso sulla sua pagina Facebook una commovente testimonianza, raccontando l’incredibile esperienza culinaria vissuta al ristorante Back Flip Da Moisè di Fregene. Questo racconto non è solo un omaggio a una pizza straordinaria, ma anche un tributo a Michelangelo, il pizzaiolo settantaquattrenne la cui dedizione e passione hanno trasformato un semplice piatto in un’opera d’arte.

Seduto al ristorante con sua moglie Maria Teresa, Tagliente ha descritto la pizza come “la migliore che abbia mangiato negli ultimi cinquant’anni”. Tuttavia, ciò che ha reso questa esperienza davvero speciale è stata la scoperta della storia dell’uomo dietro la pizza. Michelangelo, un ex contadino che si sveglia ogni mattina all’alba per curare il suo orto, dedica le prime ore del giorno alla coltivazione delle piante e alla cura della famiglia. Solo dopo queste attività, si prepara per andare al ristorante e mettere tutto se stesso nella preparazione della pizza.

L’Arte di Michelangelo: Tradizione e Passione

Michelangelo non è solo un pizzaiolo, ma un vero e proprio maestro dell’arte culinaria. La sua vita semplice e laboriosa, fatta di dedizione e umiltà, è un esempio di come l’amore per il proprio lavoro possa trasformare un piatto comune in un’esperienza indimenticabile. La sua capacità di fondere la tradizione contadina con la sapienza artigianale nella preparazione della pizza è un’arte rara e preziosa.

Tagliente ha scritto: “La dedizione e l’umiltà di quest’uomo, che dalla vita contadina riesce a creare una delle migliori pizze che abbia mai assaggiato, mi hanno colpito profondamente. Il suo nome rimane anonimo, ma la sua storia di passione e impegno è qualcosa che merita di essere raccontata.”

L’Umanità di Francesco Tagliente

Il racconto del Prefetto Tagliente non solo mette in luce le straordinarie qualità culinarie di Michelangelo, ma riflette anche le qualità umane dello stesso Tagliente. Conosciuto per la sua sensibilità e il suo impegno sociale, Tagliente ha sempre dimostrato un profondo rispetto per le storie di vita quotidiana e per le persone che con il loro lavoro contribuiscono a rendere speciale ogni momento.

La sua capacità di cogliere e apprezzare la bellezza nascosta nei gesti quotidiani e nelle storie semplici rivela un’anima attenta e sensibile, sempre pronta a riconoscere il valore degli altri. Il tributo a Michelangelo è un’ulteriore testimonianza della sua umanità e del suo desiderio di dare voce a chi, con passione e dedizione, arricchisce la vita di chi lo circonda.

Un Esempio di Vita

La storia di Michelangelo, come raccontata da Tagliente, è un potente promemoria di come la passione e l’impegno possano elevare il lavoro quotidiano a forme d’arte. “La sua pizza è un capolavoro che continuerà a risuonare nei miei ricordi, così come la sua storia di dedizione e umiltà,” ha scritto Tagliente, riconoscendo il valore di un uomo che, nonostante l’età e la fatica, continua a regalare momenti di gioia e piacere attraverso la sua cucina.

Questo tributo non è solo un omaggio a un pizzaiolo straordinario, ma anche un invito a riflettere sull’importanza del lavoro fatto con passione e amore. Grazie, Michelangelo, per averci mostrato che dietro ogni grande piatto c’è una grande storia, fatta di lavoro, passione e amore per la semplicità. E grazie, Francesco Tagliente, per aver condiviso con noi questa storia ispiratrice, ricordandoci di apprezzare le piccole grandi cose della vita.

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Roma

Roma, maxi-rissa metro Barberini. Riccardi (Udc): “Occorrono misure decisive”

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Dopo l’ennesima maxi-rissa tra bande di borseggiatori che ha portato alla chiusura della stazione metro di piazza Barberini provocando, tra l’altro panico e paura tra i cittadini romani ed i tanti turisti presenti in città, la politica della Capitale non tarda a far sentire la sua voce.
“Questa ennesima manifestazione di violenza e illegalità non può più essere tollerata. Richiamo con forza il Governo ad un intervento deciso e definitivo. È inaccettabile che i borseggiatori, anche se catturati, possano tornare ad operare impuniti a causa di leggi troppo permissive, che li rimettono in libertà quasi immediatamente.
L’Italia è diventata lo zimbello del mondo a causa di questa situazione insostenibile.
È necessario adottare misure più severe e immediate per garantire la sicurezza dei cittadini e dei turisti. Proponiamo una revisione delle leggi esistenti per introdurre pene più dure e certe per i borseggiatori, rafforzare la presenza delle forze dell’ordine nei punti critici della città e migliorare la sorveglianza con l’uso di tecnologie avanzate”
.

il commissario romano UdC, Roberto Riccardi

A dichiararlo con decisione è Roberto Riccardi, commissario romano dell’UdC.
Da sempre attento ai problemi sulla sicurezza Riccardi fa notare con estrema chiarezza che tali situazioni non fanno altro che portare un’immagine della capitale sempre meno sicura agli occhi dei molti turisti che sono, per la capitale, una fonte di ricchezza economica oltre che di prestigio.
La fermata della Metro A Barberini a Roma è stata teatro di una maxi-rissa tra bande di borseggiatori sudamericani, che ha richiesto l’intervento delle forze dell’ordine e il blocco della stazione per circa 40 minuti. La violenza è scoppiata a seguito di una serie di furti e scippi ai danni dei passeggeri.
Riccardi ha poi concluso: “Non possiamo permettere che episodi come quello avvenuto alla Metro Barberini si ripetano. È ora di passare dalle parole ai fatti, con azioni concrete che ripristinino l’ordine e la sicurezza nelle nostre città. I cittadini hanno il diritto di vivere in un Paese sicuro e il dovere del Governo è garantirlo”.
Molti cittadini ci scrivono ogni giorno preoccupati da questa escalation di violenza e di insicurezza ma soprattutto preoccupati per la poca attenzione che il governo cittadino e quello nazionale stanno avendo nei riguardi di questa situazione ormai alla deriva.

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Cronaca

Roma, metro Barberini: una rissa provoca la chiusura della stazione

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Tragiche le notizie che arrivano in un torrido sabato sera romano.
La stazione metro Barberini viene chiusa per questioni di sicurezza.
All’origine del fatto, avvenuto tra le 19 e le 19,30 una rissa tra nord africani e sudamericani con almeno 15 persone coinvolte. Molti passeggeri spaventati dalla situazione si sono rifugiati nella cabina del conducente fino all’arrivo delle forze di polizia allertate dalla centrale di sicurezza di Atac Metro.
Per ora sono ancora tutti da decifrare i motivi che hanno portato a ciò.

Un’estate romana che sta diventando ogni giorno più bollente.

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