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Roma

CERVETERI: LA CITTA' ACCLAMA IL RITORNO DEL CRATERE DI EUFRONIO MA DIMENTICA LE NECROPOLI DI CASA SUA

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Tempo di lettura 3 minutiLo chiama “museo diffuso” e ne parla soprattutto in vista dell'Expo 2015, proiettando la timida possibilità che il cratere abbia finalmente ritrovato la strada di casa per l'ultima volta.

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di Matteo La Stella

Cerveteri (RM) – Torna a Cerveteri ieri, 43 anni dopo esser stato trafugato, il cratere di Eufronio che tra le 27 perle del fuoriclasse della ceramica attica è uno dei meglio conservati. Lo fa da vera primadonna guadagnandosi una teca difronte la kilyx , altro ritorno importante del 2014 a firma dello stesso artista , e tutti gli sguardi curiosamente estasiati dei suoi primi visitatori nel Museo Nazionale Cerite, dove si tratterrà fino al 20 gennaio. La visita al magnifico reperto datato intorno al 510 a.C. , frutto del lavoro di Euphronios come ceramografo e di Euxitheos come ceramista, è preceduta da una conferenza stampa , intrattenuta da una cordata d'eccezione nella sovraffollata sala Ruspoli. Oltre al sindaco Pascucci intervengono: il gionalista Fabio Isman, la sovrintendente dei beni archeologici e culturali dell'Etruria meridionale Russo, l'assessore alla cultura Ravera, il presidente della Regione Lazio Zingaretti ed il ministro dei beni delle attività culturali e del turismo Dario Franceschini.

Il primo cittadino offre una panoramica accurata dei risultati ottenuti nell'anno giunto ormai al termine, decimo dall' entrata della realtà cerveterana nell'Universo patrimoniale dell'UNESCO con la necropoli della Banditaccia, che a dispetto di ciò risulta essere l'unica degna di nota per incremento di opere in cantiere e sopratutto di visite registrate, addirittura triplicate nel mese di maggio al ritorno della kilyx attica. Pascucci Conclude il suo intervento chiedendo il supporto dei suoi concittadini affinchè il cratere, come è successo per la kylix, rimanga in pianta stabile a Cerveteri – “dobbiamo dare un segnale al ministro in questo mese in cui il cratere è quì”-”portate tutti a vedere il cratere perchè, sicuramente, con l'aiuto di tutti, saremo in grado di costruire un percorso affinchè un giorno rimanga sempre a casa sua.” Franceschini prende in seguito la palla al balzo, parla dello stivale come una fonte inesauribile di bellezze, della possibilità di decentrare il monopolio del turismo culturale detenuto dalle grandi città d'arte equiparandolo ovunque vi sia cultura. Lo chiama “museo diffuso” e ne parla soprattutto in vista dell'Expo 2015, proiettando la timida possibilità che il cratere abbia finalmente ritrovato la strada di casa per l'ultima volta.

Ma il ritorno del cratere a figure rosse con sfondo nero si accostano anche a tante iniziative.

 

Come ci ha spiegato il sindaco nell'intervista rilasciata per l'Osservatore d'Italia, si è pensato ad un cartellone natalizio ricco di eventi con le Notti di Eufronio dal 19 al 21 dicembre: degustazioni di prodotti tipici, notti del museo e spettacoli; pensate proprio per dare un'assaggio al ministro delle potenzialità che ha il cratere a Cerveteri.

Fin qui tutto bene: tagli di nastri tricolore, volti noti, e l'autoproclamazione di Cerveteri come -” capitale della cultura Etrusca” quando, a poche centinaia di metri altri simboli dell'Etruria assumono tutt'altro sapore. Esempio lampante è la Necropoli del Sorb, situata all'interno dell'Istituto Comprensivo Giovanni Cena. Per dipingerla basta poca fantasia, in quanto dietro la recinzione che la circonda la fa da padrona l'erba alta e il degrado e ,come se non bastasse, il suo primitivo assetto è stato -”distrutto nel corso degli anni”- da edifici costruiti -” in un'area di grande importanza archeologica, quindi un dramma assoluto”- come ci conferma il Sindaco Pascucci nella stessa intervista . Si dice con le mani legate, impossibilitato ad intervenire, poiché, la suddetta necropoli e tutte le altre presenti sul territorio dipendono dal Ministero dei beni culturali ,in particolare della Sovrintendenza dei beni culturali dell'Etrutia Meridionale e che quindi non ha il potere per ripristinare la decenza che questi siti meritano, dato che non si tratta di territorio comunale. Si difende poi affermando che la sua è la prima amministrazione che da due anni si batte con grande fatica per il rilancio del territorio , con i cittadini che dopo 30 anni di assenza di governo nella città hanno altri gravi problemi,che desiderano risolvere, vedi ad esempio le condizioni delle strade; anche se lui punta tutto sul rilancio del territorio.

Tutta questa zona “in ombra” va a scontrarsi con gli interventi di ieri: quando il ministro Franceschini, citando l'articolo 2 della costituzione , parla di tenere insieme tutela e valorizzazione o quando la sovrintendente Russo parla di consapevolezza del patrimonio. Si solleva in me il dubbio che non riescano a “guardare più in là del proprio cratere”, senza nulla togliere a quest'ultimo, e tutta la festa sembra essere a metà, incompleta, perchè non c'è bene culturale di serie A e bene culturale di serie B, il patrimonio del territorio deve essere tutto uguale soprattutto in vista del rilancio di Cerveteri.