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Roma

ROMA: UN CAPODANNO DA "SOGNO" AL FLORA ROOFTOP TERRACE

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Tempo di lettura 2 minutiPer prenotazioni: 06/48992548 – 06/48992757

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Redazione
Roma
– Trascorrere un capodanno indimenticabile è possibile senza andare troppo lontano: Nel cuore della città eterna immersi nell'atmosfera della dolce vita felliniana, nella celebre via Vittorio Veneto domina il Rome Marriott Grand Hotel Flora. che dall’alto del suo Flora RoofTop Terrace offre un capodanno da sogno.
Una cena esclusiva al Flora RoofTop Terrace con vista sulle mille cupole di Roma ascoltando i brani musicali più celebri della canzone italiana e internazionale proposti dal duo "Mimmo e Sara" e dove a mezzanotte, dalla terrazza, si potrà ammirare lo spettacolo di fuochi d’artificio tra i più suggestivi d’Italia.

Il tutto a soli 199 euro bevande incluse.

Rome Marriott Grand Hotel Flora: la riconoscibilità del cliente e dei suoi bisogni – Mostre ed Eventi per creare nuove dimensioni
Oltre gli standard e sempre più verso una personalizzazione del servizio. Se questo è il new deal dell’accoglienza alberghiera, il Rome Marriott Grand Hotel Flora ha fatto sua questa filosofia da tempo. “L’attività di room sales – sostiene Cesare Naldi, responsabile marketing del gruppo alberghiero di famiglia, Salvatore Naldi Group – non è l’unico obiettivo dell’accoglienza alberghiera che oggi va ripensata in funzione di rapporto costo-servizi offerti ma anche di valori percepiti”.

Gli spazi dell’hotel, secondo una visione ormai consolidata del Gruppo, si sono trasformati in un contenitore d’arte che genera ambienti sempre diversi per offrire al cliente abituale qualcosa di più e di diverso. Atmosfere che cambiano continuamente ma senza stravolgere il layout dell’accoglienza che deve basarsi sulla riconoscibilità del cliente e dei suoi bisogni.

La storia dell’hotel, ha inizio con la sua costruzione nel 1905 in una Via Veneto punteggiata da vigne che costeggiavano le antiche mura romane. Era stata voluta dai Borghese per farne una residenza di campagna. Le difficoltà economiche della nobile famiglia romana videro modificare in corso d’opera la sua destinazione. Fu il suo nuovo proprietario, il tedesco-russo Krumgel a decidere di farne un albergo e per questo chiamò uno degli architetti della Città del Vaticano, Andrea Busiri Vici. Il palazzo, in armonioso stile liberty, ha aperto i battenti agli inizi del 1907 con il nome di Pensione Flora. Il suo indirizzo, tra gli hotel romani, apparve nella Guida Monaci dello stesso anno.

Che quella strada ed i suoi hotel sarebbero diventati buen retiro di grandi viaggiatori d’ogni tempo era scritto. Li nei dintorni di Via Veneto si era celebrata già la Dolce Vita dell’antica Roma. Era li che Giulio Cesare, Sallustio e Catullo avevano scelto di edificare le loro ville di piacere. E li sarebbe nata la Dolce Vita dell’Hollywood sul Tevere.

Nel 1930, in un carteggio con un amico, Paul Valery descrisse il Flora, come un luogo di dolce meditazione e Ada Negri nella sua corrispondenza con la contessa Anna Maria di Broglio descriveva l’hotel come la sua “casa romana”.

Ma nella lunga storia del Flora ci fu anche qualche pagina nera. Nel ’43 Via Veneto diventò il quartier generale delle truppe tedesche. Via Veneto diventò il “salotto” dell’industria cinematografica con Federico Fellini che aveva eletto a studio personale il bar del Flora e con Alberto Moravia, critico del Corriere della Sera che incontrava nella hall dell’hotel i divi e le dive che vi soggiornavano. Una hall che era diventata ormai un crocevia di cultura e mondanità dove i pittori della scuola romana Mafai, Turcato, Vedova si incrociavano con il Principe Massimiliano di Baviera, Joan Crawford, Paul Getty e Cassius Clay.

[IL MENU' DI CAPODANNO]

Per prenotazioni:
06/48992548
06/48992757

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