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Roma

CIAMPINO: NEBULOSE SU UN POSTO DA RESPONSABILE DELLA GESTIONE COMUNICAZIONE

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Tempo di lettura 4 minuti Insomma, il Comune di Ciampino pubblica un bando per un posto di “Responsabile della Gestione Amministrativo/Comunicativa”, ma i requisiti non risponderebbero alla legge 150/2000

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Un bando per un posto di “Responsabile della Gestione Amministrativo/Comunicativa”, in scadenza il 22 dicembre 2014 ma i requisiti non risponderebbero alla legge 150/2000, ed inoltre non vengono specificati i programmi richiesti ai partecipanti ma semplicemente “ottima conoscenza dei programmi delle tecnologie informatiche più in uso nell’ambito dell’attività da sostenere”…Gli aspiranti per questo impiego vedono compromessa la trasparenza e la tutela di imparzialità di giudizio, visto che sarà il sindaco in ultima battuta ad indicare l’eventuale vincitore. E' stata anche paventata la possibilità che nessuno possa raggiungere tale qualifica

di Cinzia Marchegiani

Ciampino (RM) – Si sa, l’immagine e la comunicazione di un Comune sono un elemento fondamentale per poter gestire al meglio un territorio grande e poter offrire agli utenti tutti i giorni i migliori servizi. Un sito aggiornato, capace di dare più informazioni possibili e in tempo reale poi sarebbe il massimo. Il Comune di Ciampino ha pubblicato un bando per la selezione di cinque finalisti per “il conferimento intuitu personale della gestione Amministrativo/Comunicativa dell’ente” poiché Giovanni Terzulli, il neo Sindaco nominato lo scorso 11 giugno 2014, intende procedere alla nomina del Responsabile dell’Ufficio Comunicazione del Comune con contratto a tempo determinato ai sensi dell’ art. 110, comma 1 , dei D. Lgs. 267/2000 per la durata del mandato elettorale. La scadenza di questo bando è stata fissata per il 22 dicembre 2014. Se è vero che ogni Comune può scegliere se avere un “Addetto Stampa”, poiché è una scelta facoltativa, qualora si prenda in considerazione questa necessità andrebbero osservate tutte le leggi e le disposizioni affinché sia la selezione del personale che la relativa presentazione delle domande siano conformi alle regole dedicate. Questo bando pubblicato sul sito del Comune di Ciampino sembrerebbe lasciare troppe interpretazioni e forse vuoti non opportuni  a chi  è stato assegnato il ruolo di giudice finale. Ma andiamo per ordine. Nel bando vengono spiegate le competenze che l’Ufficio Comunicazione deve svolgere:
. gestione della comunicazione istituzionale integrata dell’Ente;
. supervisione e coordinamento degli obblighi inerenti le pubblicazioni in materia di trasparenza anticorruzione;
. coordinamento degli uffici ai fini della comunicazione istituzionale interna ed esterna; supervisione e coordinamento dell’immagine visiva dell’Ente;
. coordinamento con gli Organi Istituzionali per la gestione della comunicazione esterna; coordinamento con tutti gli uffici che si occupano a qualsiasi titolo di comunicazione esterna (segnaletica. toponomastica, ect).

Un bando certo appetitoso per i giornalisti iscritti all’albo che sono in cerca di un contratto concreto, ma qualcosa nel bando non è chiaro, o forse lo è abbastanza? Infatti si legge che nei requisiti fondamentali richiesti è stato inserito il possesso del diploma di laurea specialistica in Comunicazione, Giornalismo, Editoria o equipollenti, oltre a ottima conoscenza dei programmi delle tecnologie informatiche più in uso nell’ambito nelle attività da svolgere (?). Ma…la legge del 7 giugno 2000, n. 150 che "Disciplina delle attività di informazione e di comunicazione delle pubbliche amministrazioni" all’art.9 sotto la dicitura Uffici Stampa riporta:
1. Le amministrazioni pubbliche di cui all'articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 3 febbraio 1993, n. 29, possono dotarsi, anche in forma associata, di un ufficio stampa, la cui attività è in via prioritaria indirizzata ai mezzi di informazione di massa; mentre al punto
2. Gli uffici stampa sono costituiti da personale iscritto all'albo nazionale dei giornalisti. Tale dotazione di personale è costituita da dipendenti delle amministrazioni pubbliche, anche in posizione di comando o fuori ruolo, o da personale estraneo alla pubblica amministrazione in possesso dei titoli individuati dal regolamento di cui all'articolo 5, utilizzato con le modalità di cui all'articolo 7, comma 6, del decreto legislativo 3 febbraio 1993, n. 29, e successive modificazioni, nei limiti delle risorse disponibili nei bilanci di ciascuna amministrazione per le medesime finalità.
3. L'ufficio stampa è diretto da un coordinatore, che assume la qualifica di capo ufficio stampa, il quale, sulla base delle direttive impartite dall'organo di vertice dell'amministrazione, cura i collegamenti con gli organi di informazione, assicurando il massimo grado di trasparenza, chiarezza e tempestività delle comunicazioni da fornire nelle materie di interesse dell'amministrazione.
4. I coordinatori e i componenti dell'ufficio stampa non possono esercitare, per tutta la durata dei relativi incarichi, attività professionali nei settori radiotelevisivo, del giornalismo, della stampa e delle relazioni pubbliche. Eventuali deroghe possono essere previste dalla contrattazione collettiva di cui al comma 5.
5. Negli uffici stampa l'individuazione e la regolamentazione dei profili professionali sono affidate alla contrattazione collettiva nell'ambito di una speciale area di contrattazione, con l'intervento delle organizzazioni rappresentative della categoria dei giornalisti. Dall'attuazione del presente comma non devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica.

Insomma, il Comune di Ciampino pubblica un bando per un posto di “Responsabile della Gestione Amministrativo/Comunicativa”, ma i requisiti non risponderebbero alla legge 150/2000, ed inoltre non vengono specificati i programmi richiesti ai partecipanti ma semplicemente “ottima conoscenza dei programmi delle tecnologie informatiche più in uso nell’ambito dell’attività da sostenere”…Gli aspiranti per questo concorso vedono compromessa la trasparenza e la tutela di imparzialità di giudizio, d’altronde mancano i riferimenti che possono giustificare l’accettazione o meno della domanda stessa e in ultima battuta la paventata la possibilità che nessuno possa raggiungere tale qualifica:”La presente procedura non determina alcun diritto di assunzione. L’Amministrazione Comunale si riserva in ogni momento la possibilità di non procedere alla nomina del responsabile.” In effetti si legge che la valutazione delle candidature sarà effettuata da un’apposita commissione (con quale requisiti?) mediante raffronto delle esperienze professionali (ma occorre anche l’iscrizione all’Albo dei Giornalisti, non menzionato nel bando). Tutto l’iter di valutazione servirà ad ottenere un numero non superiore di cinque finalisti che poi saranno valutati dal sindaco stesso in un successivo colloquio.
Una situazione piuttosto opaca, tra l’altro facendo un giro sul sito istituzionale del Comune, nella voce Staff del Sindaco ci sono varie figure professionali tra cui Cristina Ienne che risulta coprire il ruolo di “Ufficio Stampa e Comunicazione”. In questo caso occorrerebbe capire se questo nuovo responsabile, per cui è stato istituito il bando, deve sostituire la figura dell’Ufficio Stampa, che nell’elenco fornito dai Consigli regionali dell’Ordine dei giornalisti, aggiornato al 30 novembre 2013, non risulta essere inserita. Un bando in scadenza e troppi punti da chiarire, che siamo certi, lo stesso Comune di Ciampino profonderà tempestivamente, poiché non accettabile che molte domande inviate rischierebbero di essere invalidate, e un bando che forse non risponde alle direttive nazionale, come lo stesso D. lgs 150/2000.

Ad oggi comunque sembra quasi anacronistico che un Comune come quello di Ciampino, assai vasto e densamente abitato non abbia ancora un addetto ufficio stampa al pari dei comuni dell’hinterland, come quello di Albano e Marino, quest’ultimo addirittura sembra averne due. Il dato emblematico e per ora sfuggente affiora direttamente dalle disposizioni del bando che mira a tutelare il Comune da un’eventuale mancata assunzione. Invero i fugaci requisiti citati forse rischiano di incentivare molte domande di partecipazione, per questo rimane più che lecita la domanda: siamo certi che si stia cercando un volto all’altezza per ricoprire tale compito per un Comune che ha molte esigenze da espletare?

Castelli Romani

Frascati, Libri in Osteria: appuntamento giovedì 18 luglio con Antonella Prenner

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Cosa lega Tullia, figlia di Cicerone, Servilia, madre del cesaricida Bruto, e Messalina?

Al di là di essere tre figure della Storia antica di Roma sono le protagoniste di alcuni romanzi della filologa e scrittrice Antonella Prenner, docente di Lingua e letteratura latina all’università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale.

la scrittrice Antonella Prenner

Antonella Prenner ed i suoi romanzi saranno i protagonisti giovedì 18 luglio in piazza dell’Olmo a Frascati, a partire dalle ore 18, del salotto letterario di Emanuela Bruni, Libri in Osteria assieme allo scrittore e giornalista Pino Donghi.
Le loro vite, le loro esperienze e i loro rapporti, spiega Emanuela Bruni “offrono un punto di vista non ufficiale, emotivo, disvelando pieghe e zone d’ombra di una storia sempre scritta dagli uomini e per gli uomini”.
Quindi si avrà la possibilità di cambiare la prospettiva di lettura di una storia che vede queste figure troppo spesso relegate al ruolo di comprimarie pur essendone protagoniste ed attrici principali.
Non mancherà un breve approfondimento sull’ultima fatica di Antonella Prenner “Lucano. Nostalgie di libertà” ove l’autrice descrive l’età di Nerone e di una generazione infelice, che assiste all’esercizio di un potere politico iniquo e impossibile da contrastare perché assoluto, e che vagheggia di tornare a un tempo irripetibile, quando “res publica” romana significava “libertà”.

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Costume e Società

Il magico Maestro della Pizza a Fregene: un tributo di Francesco Tagliente a un pizzaiolo straordinario

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Il Prefetto Francesco Tagliente ha recentemente condiviso sulla sua pagina Facebook una commovente testimonianza, raccontando l’incredibile esperienza culinaria vissuta al ristorante Back Flip Da Moisè di Fregene. Questo racconto non è solo un omaggio a una pizza straordinaria, ma anche un tributo a Michelangelo, il pizzaiolo settantaquattrenne la cui dedizione e passione hanno trasformato un semplice piatto in un’opera d’arte.

Seduto al ristorante con sua moglie Maria Teresa, Tagliente ha descritto la pizza come “la migliore che abbia mangiato negli ultimi cinquant’anni”. Tuttavia, ciò che ha reso questa esperienza davvero speciale è stata la scoperta della storia dell’uomo dietro la pizza. Michelangelo, un ex contadino che si sveglia ogni mattina all’alba per curare il suo orto, dedica le prime ore del giorno alla coltivazione delle piante e alla cura della famiglia. Solo dopo queste attività, si prepara per andare al ristorante e mettere tutto se stesso nella preparazione della pizza.

L’Arte di Michelangelo: Tradizione e Passione

Michelangelo non è solo un pizzaiolo, ma un vero e proprio maestro dell’arte culinaria. La sua vita semplice e laboriosa, fatta di dedizione e umiltà, è un esempio di come l’amore per il proprio lavoro possa trasformare un piatto comune in un’esperienza indimenticabile. La sua capacità di fondere la tradizione contadina con la sapienza artigianale nella preparazione della pizza è un’arte rara e preziosa.

Tagliente ha scritto: “La dedizione e l’umiltà di quest’uomo, che dalla vita contadina riesce a creare una delle migliori pizze che abbia mai assaggiato, mi hanno colpito profondamente. Il suo nome rimane anonimo, ma la sua storia di passione e impegno è qualcosa che merita di essere raccontata.”

L’Umanità di Francesco Tagliente

Il racconto del Prefetto Tagliente non solo mette in luce le straordinarie qualità culinarie di Michelangelo, ma riflette anche le qualità umane dello stesso Tagliente. Conosciuto per la sua sensibilità e il suo impegno sociale, Tagliente ha sempre dimostrato un profondo rispetto per le storie di vita quotidiana e per le persone che con il loro lavoro contribuiscono a rendere speciale ogni momento.

La sua capacità di cogliere e apprezzare la bellezza nascosta nei gesti quotidiani e nelle storie semplici rivela un’anima attenta e sensibile, sempre pronta a riconoscere il valore degli altri. Il tributo a Michelangelo è un’ulteriore testimonianza della sua umanità e del suo desiderio di dare voce a chi, con passione e dedizione, arricchisce la vita di chi lo circonda.

Un Esempio di Vita

La storia di Michelangelo, come raccontata da Tagliente, è un potente promemoria di come la passione e l’impegno possano elevare il lavoro quotidiano a forme d’arte. “La sua pizza è un capolavoro che continuerà a risuonare nei miei ricordi, così come la sua storia di dedizione e umiltà,” ha scritto Tagliente, riconoscendo il valore di un uomo che, nonostante l’età e la fatica, continua a regalare momenti di gioia e piacere attraverso la sua cucina.

Questo tributo non è solo un omaggio a un pizzaiolo straordinario, ma anche un invito a riflettere sull’importanza del lavoro fatto con passione e amore. Grazie, Michelangelo, per averci mostrato che dietro ogni grande piatto c’è una grande storia, fatta di lavoro, passione e amore per la semplicità. E grazie, Francesco Tagliente, per aver condiviso con noi questa storia ispiratrice, ricordandoci di apprezzare le piccole grandi cose della vita.

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Roma

Roma, maxi-rissa metro Barberini. Riccardi (Udc): “Occorrono misure decisive”

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Dopo l’ennesima maxi-rissa tra bande di borseggiatori che ha portato alla chiusura della stazione metro di piazza Barberini provocando, tra l’altro panico e paura tra i cittadini romani ed i tanti turisti presenti in città, la politica della Capitale non tarda a far sentire la sua voce.
“Questa ennesima manifestazione di violenza e illegalità non può più essere tollerata. Richiamo con forza il Governo ad un intervento deciso e definitivo. È inaccettabile che i borseggiatori, anche se catturati, possano tornare ad operare impuniti a causa di leggi troppo permissive, che li rimettono in libertà quasi immediatamente.
L’Italia è diventata lo zimbello del mondo a causa di questa situazione insostenibile.
È necessario adottare misure più severe e immediate per garantire la sicurezza dei cittadini e dei turisti. Proponiamo una revisione delle leggi esistenti per introdurre pene più dure e certe per i borseggiatori, rafforzare la presenza delle forze dell’ordine nei punti critici della città e migliorare la sorveglianza con l’uso di tecnologie avanzate”
.

il commissario romano UdC, Roberto Riccardi

A dichiararlo con decisione è Roberto Riccardi, commissario romano dell’UdC.
Da sempre attento ai problemi sulla sicurezza Riccardi fa notare con estrema chiarezza che tali situazioni non fanno altro che portare un’immagine della capitale sempre meno sicura agli occhi dei molti turisti che sono, per la capitale, una fonte di ricchezza economica oltre che di prestigio.
La fermata della Metro A Barberini a Roma è stata teatro di una maxi-rissa tra bande di borseggiatori sudamericani, che ha richiesto l’intervento delle forze dell’ordine e il blocco della stazione per circa 40 minuti. La violenza è scoppiata a seguito di una serie di furti e scippi ai danni dei passeggeri.
Riccardi ha poi concluso: “Non possiamo permettere che episodi come quello avvenuto alla Metro Barberini si ripetano. È ora di passare dalle parole ai fatti, con azioni concrete che ripristinino l’ordine e la sicurezza nelle nostre città. I cittadini hanno il diritto di vivere in un Paese sicuro e il dovere del Governo è garantirlo”.
Molti cittadini ci scrivono ogni giorno preoccupati da questa escalation di violenza e di insicurezza ma soprattutto preoccupati per la poca attenzione che il governo cittadino e quello nazionale stanno avendo nei riguardi di questa situazione ormai alla deriva.

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