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Redazione
Cassino (FR) – Sabato mattina, nel corso dei servizi di vigilanza predisposti in ambito autostradale, la pattuglia della Sottosezione di Cassino ha controllato una Ford Focus, con due persone a bordo, in transito sulla carreggiata sud dell’A1 nel tratto compreso tra Ceprano e Pontecorvo.
Dopo aver fermato l’automobile all’interno di una piazzola di sosta, durante il controllo documentale, gli agenti hanno notato l’atteggiamento nervoso degli occupanti, entrambi originari di Napoli, nonché le contraddizioni nelle risposte date circa la presenza nell’abitacolo di copie di documenti personali non intestati a nessuno dei due. Tali circostanze hanno insospettito gli uomini della Polizia Stradale tanto da ritenere necessario condurre i due partenopei presso il Reparto autostradale di Cassino per ulteriori verifiche e procedere alla loro esatta identificazione.
Nel corso dell’accurata ispezione dell’auto, gli agenti hanno rinvenuto uno zaino, occultato sotto il sedile anteriore, contenente numerose polizze assicurative ed alcune carte di circolazione con apposti tagliandi di trasferimento di proprietà falsi.
Dai primi riscontri è emerso che le carte di circolazione, intestate al passeggero, sono state rubate in bianco nello scorso mese di giugno presso la sede della Motorizzazione di Enna, mentre i tagliandi di trasferimento di proprietà sono risultati non inseriti nella banca dati della Motorizzazione Civile, privi di luogo e data di nascita della persona e con colori difformi da quelli originali.
I primi accertamenti hanno evidenziato che le carte di circolazione di provenienza furtiva venivano completate con dati fittizi e con la falsa indicazione della residenza in località dell’Emilia Romagna, allo scopo di stipulare polizze assicurative a prezzi notevolmente più favorevoli rispetto a quelli dell’area campana; la truffa alle compagnie assicuratrici si è poi estesa anche alla denuncia di inesistenti incidenti stradali per i quali sono stati corrisposti i relativi risarcimenti.
Al termine degli adempimenti di rito e dei rilievi segnaletici, i due napoletani di 50 e 43 anni, sono stati denunciati a piede libero per ricettazione ed uso di atto falso, mentre la documentazione rinvenuta è stata sequestrata e messa a disposizione dell’Autorità Giudiziaria competente.
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