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Redazione Lazio

REGIONE LAZIO E MAFIA CAPITALE: 40 MILA EURO ALLA COOP 29 GIUGNO ALLA VIGILIA DI NATALE 2013

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Tempo di lettura 2 minuti Solo ieri Zinagaretti gioiva che nel controllo delle gare fatte da maggio 2013 per circa 3 miliardi di euro non era stata aggiudicata a nessuna delle società sotto indagine

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di Cinzia Marchegiani

Regione Lazio – Eccolo il documento con cui la Regione Lazio con determina n.932 datata 24 dicembre 2013 affida alla Cooperaticva 29 Giugno 40 mila euro per un progetto trimestrale di comunicazione sociale e di informazione in tema di immigrazione rivolto ai detenuti nelle carceri laziali. A comunicarlo è il capogruppo del M5S Lazio Gianluca Perilli, che spiega il ritrovamento:”Da quando sono stati eseguiti gli arresti per Mafia Capitale i nostri uffici si sono messi al lavoro per cercare eventuali erogazioni dal Consiglio Regionale alle società oggetto dell’inchiesta giudiziaria. Abbiamo già rintracciato una determina con cui vengono assegnati 40.000 euro alla cooperativa ‘29 Giugno’ per un progetto trimestrale di comunicazione sociale e di informazione in tema di immigrazione rivolto ai detenuti nelle carceri laziali. Continueremo le nostre ricerche per chiarire di quanto credito, non solo economico, godessero queste società all’interno delle istituzioni regionali.”

Gioiva solo ieri dalla sua bacheca pubblica il Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti: “per quanto riguarda la centrale unica degli acquisti, da maggio 2013 sono state fatte gare per circa 3 miliardi di euro. Nessuna è stata aggiudicata a una delle società attualmente sotto indagine”, riferendosi all’inchiesta che ha sollevato il marciume della politica e mafia denominata Mondo di Mezzo.

Zingaretti farebbe bene ad non esultare e lavorare sodo, visto anche la grave situazione che è emersa dalla trasmissione Report, dove anche il Presidente del Consiglio Daniele Leodori non ha lasciato una bella immagine, spingendo la telecamera del giornalista, e non riuscendo a gestire il proprio ruolo istituzionale. Alla domanda di Giorgio Mottola, riguardo il bando in cui si conosceva già il vincitore prima, lo stesso Daniele Leodori con un secco “non credo”. Giorgio Mottola, il giornalista di Report insiste per avere risposte concrete e continua:”Eh invece sì, c’ho la carta… eh ma perché mi spinge? Le sto facendo una domanda.” Daniele Leodori con un “Basta, basta, ho risposto abbastanza” abbassava la telecamera!  Chapeau!

Castelli Romani

Castel Gandolfo, iniziati i lavori al parcheggio di via Giovanni Paolo II

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Castel Gandolfo – Da oggi sono ufficialmente iniziati i lavori di manutenzione straordinaria presso il parcheggio multipiano situato in Via Giovanni Paolo II, adiacente alla sede ASL Roma 6. L’intervento, realizzato dalla Città Metropolitana di Roma Capitale, comporterà alcune modifiche temporanee alla viabilità interna e il divieto di sosta per consentire il corretto svolgimento delle operazioni.

I lavori prevedono la manutenzione straordinaria delle aree interne del parcheggio, inclusi importanti interventi sull’impianto elettrico, al fine di garantire maggiore sicurezza e funzionalità alla struttura. Questo parcheggio è un nodo di scambio fondamentale per i numerosi utenti che quotidianamente si recano agli sportelli e ai poliambulatori della ASL.

Il Sindaco di Castel Gandolfo, Alberto De Angelis, ha espresso il suo apprezzamento per l’intervento: “Ringrazio la Città Metropolitana, nelle persone del Sindaco Gualtieri e del Vice Sindaco Sanna, per questo intervento che permetterà di mettere in sicurezza e valorizzare questo nodo di scambio che quotidianamente viene molto utilizzato dagli utenti che si recano agli sportelli e poliambulatori della nostra Asl”.

I lavori saranno eseguiti con la massima celerità possibile per ridurre al minimo i disagi per i cittadini. Ulteriori aggiornamenti saranno forniti periodicamente per informare la popolazione sull’avanzamento dei lavori e su eventuali ulteriori modifiche alla circolazione.

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Castelli Romani

Rocca Priora, incastrato il ladro seriale delle auto

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Arrestato dai carabinieri il ladro seriale che rubava dentro le macchine parcheggiate in sosta vicino ai negozi in pieno centro a Rocca Priora. Per due giorni si sono ripetuti furti all’interno di alcune auto che l’uomo forzava dopo aver visto i proprietari scendere per fare degli acquisti nella zona di via San Sebastiano in centro. I Carabinieri della locale stazione dopo aver ricevuto tre denunce da due uomini anziani e un perito informatico della zona, che avevano visto sottrarsi telefonini , tablet , iPad e altri oggetti dalle loro auto. Si sono appostati e l’altra mattina lo hanno fermato in flagranza di reato mentre tentava di aprire la macchina di un ottantenne del posto. Il ladro è stato arrestato e ritrovata tutta la refurtiva asportata precedentemente dalle auto in sosta davanti ai negozi in centro.

Presso il Tribunale di Velletri c’è stato il processo per direttissima per la convalida dell’arresto che è stato eseguito dal giudice monocratico. Il 35enne egiziano, già conosciuto alla Giustizia per furto, ricettazione e altri reati, ha patteggiato la pena ed è stato rimesso in libertà al momento. Con divieto di avvicinamento a Rocca Priora e altre prescrizioni imposte dalla magistratura.

I cittadini vittime dei furti hanno ringraziato a lungo i carabinieri del posto per essere intervenuti velocemente e aver identificato e arrestato l’autore ritrovandogli in casa sua sempre nella cittadina dei Castelli tutta la refurtiva che è stata restituita ai legittimi proprietari .

In particolare un iPad di lavoro molto importante per il perito informatico che lavora per importanti aziende del settore.

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Roma

Roma, metro Piramide: la banchina degli impuniti

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È senza soste l’impegno della vigilanza nelle stazioni metro di Roma.
Ma come potete vedere dalle foto le difficoltà maggiori avvengono in questo preciso momento presso la stazione Piramide della Linea B (sono circa le 18) dove un folto gruppo di borseggiatori bosniaci, si ostina a restare sulla banchina incurante degli avvisi della Guardie Giurate predisposte al servizio che li stanno invitando a lasciare la stazione.
Una situazione a dir poco incresciosa che mostra in pieno i limiti di un sistema giuridico che rischia di confermare sempre di più il concetto di “impunità” per chi si macchia di tale reati.

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