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Redazione
Albano Laziale (RM) – Tutto da rifare sulla tribolata vicenda del Piano antenne ad Albano Laziale. Poco prima della mezzanotte di ieri, il Consiglio comunale ha deciso di ritirare la nuova pianificazione con cui la maggioranza voleva disciplinare il delicato settore delle telecomunicazioni via etere. Un'attività che in città coinvolge specialmente la telefonia mobile. All'esito di tre accesissime e indecorose sedute, la massima Assise municipale ha così decretato una clamorosa retromarcia, come chiedevano cittadini ed associazioni. Il nuovo Piano antenne è stato oggetto di dure e circostanziate critiche, anche da parte di esperti locali del campo. Il nuovo documento elaborato dalla solita ditta privata di fiducia del Comune per conto dell'Assessorato all'Ambiente e Politiche energetiche e discusso in Aula tra martedì e giovedì scorsi, non ha convinto. In particolare, ha fatto infuriare i cittadini ed alcuni Consiglieri – tra cui Nabil Cassabgi, Marco Moresco, Massimo Maggi e Massimo Ferrarini – perché le nuove aree individuate per l'installazione di nuove antenne e tralicci per cellulari sono state individuate senza il preventivo monitoraggio indipendente dell'Arpa Lazio. Ciò contrariamente a quanto previsto oltre due anni fa dal Comune. All'Agenzia regionale per la protezione ambientale, infatti, lo stesso Consiglio comunale si era impegnato ad affidare seri controlli a tappeto, con centraline attive 24 ore su 24 per un monitoraggio sull'intero territorio di Albano. Un impegno votato all'unanimità il 4 agosto del 2011 e finora mai concretizzato. Anche la riunione consiliare di ieri sera è stata all'insegna del nervosismo. Vi sono stati anche stavolta diverbi infuocati tra un Consigliere di opposizione ed il fratello di un membro di maggioranza del Consiglio. Altro duello, anche con colpi fisici, si è verificato tra un terzo Consigliere ed un ex dipendente di una ditta esterna per questioni relative al cimitero. Un triduo passionario e imbarazzante, quello di martedì, mercoledì e giovedì scorsi, che difficilmente cittadini e politici di Albano dimenticheranno. Se non altro, nel corso della seduta consiliare di ieri non si sono registrati attacchi e violenze contro la stampa. Infatti, nelle sedute di martedì 18 e mercoledì 19, l'unico rappresentante dell'informazione presente in Aula è stato oggetto di indecenti ingiurie, verbali e fisiche. Si tratta del corrispondente del giornale il Caffè Daniele Castri, aggredito da un paio di parenti di un politico della maggioranza e finito al pronto soccorso del San Giuseppe di Albano, dove i sanitari hanno emesso un referto medico per le conseguenze dei colpi ricevuti. Colpi che hanno anche causato la rottura della macchina fotografica del giornalista. Giovedì prossimo, 27 novembre, tornerà a riunirsi la Commissione tecnica del Consiglio comunale, a mezzogiorno, per ricominciare da zero la discussione sul nuovo regolamento per le antenne. Si spera in un clima civile, democratico e indipendente da interessi e pressioni indebite. Il nuovo Piano antenne bocciato ieri sera è costato 15mila euro al Comune.
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