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Redazione
Roma – Lesioni gravi: e' il reato contestato per ora ai nove giovani, di eta' compresa tra i 18 e i 32 anni, tutti della provincia di Viterbo e riconducibili ad ambienti di estrema destra, finiti agli arresti domiciliari per l'aggressione ai tifosi dell'Ardita San Paolo sul campo del Magliano Romano. I nove sono stati intercettati ieri sera dai carabinieri di Civita Castellana mentre facevano ritorno a casa su due auto, a bordo delle quali sono stati trovati un bastone di ferro, un taglierino, due caschi, un passamontagna, guanti in pelle rinforzati. Le quattro vittime del raid che hanno dovuto fare ricorso alle cure dell'ospedale di Monterotondo hanno prognosi tra i 10 e i 40 giorni. In attesa della convalida delle misure restrittive, i carabinieri sono sulle tracce degli altri componenti del commando – secondo alcune testimonianze, una ventina – e lavorano alla verifica del movente del raid: tra le prime ipotesi investigative ci sarebbe anche quella di una vendetta per una presunta aggressione, ma nessuna pista e' esclusa. Alcuni degli arrestati sono ultra' della Viterbese. E' stato un carabiniere, libero dal servizio, a vedere i giovani lasciare in tutta fretta lo stadio dopo l'aggressione e ad annotare le targhe di due delle macchine: immediate le ricerche, alle quali hanno partecipato anche i carabinieri di Bracciano, fino al fermo di ieri sera.
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