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di Gennaro Giardino
Tarquinia (VT), «Ben oltre le aspettative. I bandi pubblici per l’aggiudicazione dei lotti di terreno a uso agricolo si dimostrano strumento utile al mondo dell’agricoltura». Esprime soddisfazione il vice presidente dell’Università Agraria Maurizio Leoncelli, in merito all’ampia partecipazione riscontrata e agli importanti i rialzi d’asta ottenuti, pari al 47%, della base individuata, grazie all’avvenuta esenzione IMU dei terreni di demanio collettivo. «Risposte concrete anche per i lotti riservati ai giovani imprenditori agricoli. – prosegue – Pure qui grande partecipazione e soprattutto investimenti concreti. PAC, PSR e le innovazioni a essi correlati, unitamente alla durata settennale dei contratti, impongono oggi strategie di lungo periodo. A questo l’Università Agraria presta attenzione, nell’interesse del mondo agricolo, anche per merito del supporto della Confagricoltura. La forma contratto si è rivelata utile a ridurre i contenziosi. In passato si parlava di riforma, oggi i numeri ci dicono che questa è avvenuta, in maniera graduale e progressiva. Gli ettari assegnati mediante suddivisioni in 80 lotti sono circa 2000 mentre sono poco più di mille quelli ripartiti in quote in numero di 450. Un lavoro costante che ci ha permesso di rendere utile la proprietà collettiva in primis al mondo degli agricoltori, superando un modello, quello delle quote da 2,7 ettari, oramai antieconomico. Davanti a una Regione Lazio soddisfatta per pochi ettari dati ai giovani, facciamo notare come l’Università Agraria ne ha assegnati un centinaio solo con questo bando. È evidente che a Roma farebbero bene a comprendere l’enorme potenziale che le proprietà collettive rappresentano da sempre e a non immaginarle come un problema».
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