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di Gennaro Giardino
Viterbo, “Concentrare, sterminare. Essere è ricordare. Il campo di concentramento di Vetralla, la deportazione degli ebrei viterbesi e le violenze dei nazifascisti contro la popolazione della Tuscia”. È questo il titolo del libro di Daniele Camilli e Roberta de Vito (Intermedia Edizioni) che verrà presentato giovedì prossimo (13 novembre) alle ore 16.30 presso la Sala Coronas della Prefettura di Viterbo in Piazza del Plebiscito. Assieme agli autori, interverranno anche il consigliere regionale Riccardo Valentini, il Segretario generale della Uil Viterbo, Giancarlo Turchetti, lo scrittore Giulio Laurenti e Rita Giorgi, coordinatore scientifico del CSC. La Presentazione è organizzata dal Centro per il Studi Criminologici di Viterbo (CSC) con il patrocinio della Prefettura di Viterbo, della Provincia di Viterbo e del SAI (Sportello di Ascolto Integrato).
Tre i contesti analizzati: il campo di concentramento per prigionieri di guerra costruito a Vetralla e attivo fino al gennaio del 1943, la deportazione degli ebrei viterbesi e le violenze dei nazisti e fascisti commesse ai danni della popolazione della Tuscia.
“Nomi e cognomi – spiegano gli autori – non solo delle vittime del fascismo, ma anche di chi si rese complice della macchina dello sterminio in provincia di Viterbo durante la seconda guerra mondiale. Il tutto accompagnato da testimonianze inedite e documenti che testimoniano le condizioni di vita degli ebrei detenuti nel carcere di Santa Maria in Gradi di Viterbo prima della deportazione presso i campi di concentramento”.
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