Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura < 1 minuto
di Gennaro Giardino
Vetralla (VT)
– Aria di bufera a Vetralla per la giunta Aquilani accusata sostanzalmente di non rispettare le regole democratiche durante il Consiglio comunale. Questo l’atto di accusa, nei confonti del primo cittadino, da parte dei consiglieri delle liste Progetto Vetralla, Passione Civile e Vetralla Bene Comune di Vetralla. “Noi, consiglieri delle liste Progetto Vetralla, Passione Civile e Vetralla Bene Comune, abbiamo richiesto l’intervento del Sig. Prefetto di Viterbo per far ripristinare le regole democratiche e il rispetto delle norme regolamentari dei lavori del consiglio comunale e delle commissioni consiliari, ripetutamente disattese dalla maggioranza del sindaco Aquilani. – Dichiarano i consiglieri in una nota – Oltre a questo comportamento non più tollerabile della maggioranza, – prosegue la nota – come se non bastasse, si è aggiunta anche la prepotenza dell’assessore Zelli che, nella seduta del consiglio comunale del 4 novembre 2014, ha fatto degenerare la situazione, costringendoci, nostro malgrado, ad abbandonare la seduta per protesta. Confidiamo nell’intervento del sig. Prefetto per il ripristino di un regolare svolgimento dei lavori istituzionali degli organi comunali, per consentire ai consiglieri di poter svolgere il proprio mandato ricevuto in rappresentanza di molti cittadini. Il sindaco, inoltre, non può continuare ad esimersi dal non prendere provvedimenti nei confronti di tale assessore Zelli, anche per la leggerezza con cui gestisce il delicato settore dei servizi sociali che, sin dalla ex amministrazione Marconi, continua a concedere contributi senza il previsto regolamento e proroga, ripetutamente, i contratti dei diversi servizi sociali e delle mense scolastiche eludendo le gare di appalto. Il suddetto assessore, peraltro, si è ben guardato dall’espletare attività di controllo, come previste per legge, sulla gestione della Farmacia comunale di Tre Croci, la cui gestione è attualmente all’esame della Procura della Repubblica per l’ingente perdita.
Correlati