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Viterbo

MONTEFIASCONE, CIMITERO E PROGETTAZIONI:PRIMA TERMINARE IL CANTIERE INVECE DI APRIRNE UN ALTRO.

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Tempo di lettura 3 minuti Nella speranza che presto venga ultimata la zona nuova chiedo di desistere nel cercare di cantierizzare altre zone,sarebbe a mio parer una cosa al momento inutile.

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di Gennaro Giardino

Riceviamo e pubblichiamo la seguente  nota del presidente "Nuova Democrazia Montefiascone" Massimiliano Sambin 
 
Montefiascone, sono passate le commemorazioni e in questi giorni in un giornale locale è uscito un articolo dove si evince che sono state individuate nuove aree tra il nuovo e vecchio cimitero e proprio per questo articolo abbiamo pensato bene di ritornare ad un anno di distanza nello stesso per visionare come sono andati a finire i lavori del nuovo cimitero che ora sono gestiti dall'azienda IR.CO srl…
L'hanno scorso sempre di questi tempi ho fatto notare una serie di situazioni riguardo il cimitero nuovo e ho fatto notare le tante cose che non andavano bene compresi gli impianti elettrici.
In quel periodo intervenne il rappresentate e segretario locale del partito democratico nonchè consigliere di maggioranza e responsabile dell'andamento dei lavori cimiteriali e disse che erano in programma una serie di cose compresi gli impianti di illuminazione che venivano fatti con luci a led per il risparmio energetico oltre le tante belle parole per il termine lavori della stessa zona nuova del cimitero.
Da qui iniziamo una serie di precisazioni al riguardo e partiamo proprio dall'illuminazione che è la stessa di un anno fà.
Dalle foto pubblicate posso  far notare l'ingresso completamente spoglio,nessun fiore e nessuna composizione in memoria dei defunti da parte dell'amministrazione(le foto sono state scattate il giorno due novembre).
Entrando nella parte nuova noto da subito che il cantiere è ancora in essere e con lui tutte le insicurezze e le pericolosità del caso.
Faccio notare come una copertura di un cimitero nuovo sia fatta con del plexiglass e che lo stesso ha già dei chiari segni di degrado e a nostro parere (conoscendo il materiale) tra meno di due anni lo troveremo divelto e in giro per tutto il cimitero con tutte le pericolosità del caso.
Un altro bel problema salta all'occhio ed è lo stesso dell'anno passato e sono le fontanelle di cui una è stata "incamiciata" con un tubo di plastica e riempita di cemento (scandalosa da vedere) ed altre che sono ancora posticce e tenute su dei tondini in ferro (tipici delle armature del cemento armato) molto pericolosi e senza il "fungo" (cappellotto in plastica) come protezione,quando costeranno mai delle fontanelle in ghisa?
Troviamo come l'anno passato una scatola di derivazione,dove passano cavi elettrici,completamente rotta e questo mi fà capire che dall'anno passato niente o poco è stato fatto visto che la situazione è peggiorata e il "cablaggio" dei fili è praticamente scoperto.Noto anche che in alcune parti il "corrugato" (tubo in plastica dove passano cavi elettrici) sono praticamente scoperti come lo sono in alcuni punti anche i fili elettrici.
In alcuni punti le scatole di derivazione sono posticce o addirittura posizionate in terra,si potrebbe dire che per le intemperie non ci sono problemi perchè sono a tenuta stagna ma è facile calpestarle perchè le si trovano intorno le "cappelle".
Noto sempre nella zona nuova che un lavoro fatto male,e da me ripreso lo scorso hanno,non è stato ripristinato come si deve ma è stato solo coperto con una lamiera dello stesso colore del canale di scolo acque piovane (veramente brutto a vedersi).
Continuando il giro trovo ulteriori anomalie tra cui un tubo in "pvc" tagliato a metà e messo come scolo per le acque piovane sotto un discendente.
Un pò più distante si vede sempre un tubo in "pvc" per recupero acque piovane che è collegato a un discendente in lamiera il quale scarica in terra anche se a circa due metri c'è la "caditoia" e questo problema lo trovo anche in altri punti.
L'ungo il muro perimetrale del cimitero nuovo troviamo ancora e in modo pericoloso le parti affioranti dei "distanziatori" (quelle che si usano per distanziare i pannelli gialli per l'armatura in cemento) e anch'essi sono li dal tempo dei tempi e vicino una fontanella anch'essa posticcia.
Affacciandomi dal muro noto che ci sono ancora dei calcinacci da smaltire.
Da tutto questo si evince che le belle parole del segretario locale del PD non hanno portato giovamento e che il cimitero nuovo ha bisogno di essere ultimato e messo in sicurezza il prima possibile e vogliamo anche ricordare il grande errore riguardo le misure dei loculi che spesso non riescono ad ospitare i nostri cari defunti perchè troppo piccole.
Una cosa la voglio far notare perchè ci tengo,voglio fare i complimenti ai dipendenti dello stesso,il cimitero rispetto l'anno passato è pulito e nel complesso ordinato il che vuol dire che gli operai si sono dati veramente da fare.
Nella speranza che presto venga ultimata la zona nuova chiedo di desistere nel cercare di cantierizzare altre zone,sarebbe a mio parer una cosa al momento inutile.

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Costume e Società

Bolsena, a palazzo del Drago il pesce incontra le bollicine della Franciacorta

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Sabato 29 giugno, per il ciclo di appuntamenti dal titolo “Art, history, food and beverage”
 
Tra i giardini, le stanze e le terrazze di palazzo del Drago una serata che unisce enogastronomia, cultura e letteratura. È la proposta di Voltumna srls per sabato 29 giugno, alle 20, per il ciclo di appuntamenti “Art, History, Food&Beverage” in una delle cornici più suggestive di Bolsena, l’antica fortezza e dimora signorile cinquecentesca nel cuore del borgo vecchio. I partecipati saranno accompagnati su via delle Piagge fino al portone cinquecentesco, per poi intrattenersi tra i suggestivi e scenografici spazi di Palazzo del Drago. Il buffet in piedi, con finger food, curato dagli chef del ristorante Il Pinziale, sarà a base di pesce tra cui spicca un’eccellenza del pescato del lago di Bolsena: il coregone. In abbinamento saranno proposte due bollicine dell’azienda agricola Monzio Compagnoni della Franciacorta: Cuvée “alla moda” pas dosè e Cuvée “alla moda” brut rosè.  La serata, organizzata in collaborazione con l’enotabaccheria Dal Biondo 1977, sarà arricchita dalla presentazione del libro “Sciampagna. Lo spumante classico italiano”. Il volume, ha tra gli autori, i due sommelier viterbesi Cristina Baglioni ed Enrico Zamboni, che saranno presenti alla serata. La prenotazione è obbligatoria per il numero limitato di posti. Si può scrivere alla email voltumna175@gmail.com o chiamare i numeri 328 8965009 – 320 2467716, per avere informazioni più dettagliate.
 
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Cronaca

Soriano nel Cimino, restauro Palazzo Chigi Albani: sabato 1 giugno la presentazione ufficiale

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Sarà presentato ufficialmente l’importante progetto di restauro di Palazzo Chigi Albani a Soriano nel Cimino. Un’opera da 5 milioni di euro che permetterà di recuperare, valorizzare e promuovere la storica struttura.

La conferenza di presentazione, che si svolgerà sabato 1 giugno alle 18.30 nell’incantevole cornice di Palazzo Chigi Albani, sarà moderata dal vicesindaco, e assessore alla Cultura e Turismo, Rachele Chiani.

Dopo i saluti istituzionali del sindaco Roberto Camilli seguiranno gli interventi dell’architetto Margherita Eichberg, Soprintendente per Viterbo e Etruria meridionale, dell’onorevole Mauro Rotelli, Presidente della Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici della Camera dei Deputati, degli architetti Yuri Strozzieri e Giuseppe Borzillo, funzionari della Soprintendenza dei Beni Culturali e dell’architetto Alessandro Aimola, responsabile dell’ufficio tecnico di Soriano nel Cimino.

“Sarà una giornata ricca di emozioni, – commenta l’amministrazione comunale – poiché si tratta di un progetto dal grande valore storico, culturale e, per i sorianesi, anche affettivo. Un ringraziamento speciale a tutti coloro che stanno lavorando per la realizzazione di questa opera significativa”.

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Cultura e Spettacoli

Viterbo, a palazzo Scacciaricci si presenta il Movimento “SpazioTempismo”

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Saranno per la prima volta uniti nell’opera artistica il Tempo, lo Spazio e la
rappresentazione multi-prospettica del soggetto con l’evidenza della continuità del
trascorrere del flusso dell’intervallo tra una prospettiva e l’altra. L’idea di
SpazioTempismo nasce nel 2010 da un’intuizione di Enzo Trifolelli che supportato poi
da Giampiero Ascoli, intraprendendo studi e ricerche, hanno ampliato e sviluppato il
tema dello Spazio e del Tempo che nella storia dell’arte ha radici profonde,
concretizzando il nuovo concetto e strutturando l’omonimo Movimento artistico.
Nell’ambito del Festival ViterboImmagine2023 lo SpazioTempismo ha avuto la sua
affermazione con l’esposizione di 34 opere di 24 artisti.
L’inaugurazione – con ingresso libero – si aprirà alle 18,00 presso Il Palazzo
Scacciaricci, una Torre-Loggia che sovrasta il caratteristico portico della Piazza S.
Pellegrino, nel suggestivo quartiere medievale, nel cuore del centro storico di Viterbo.
Enzo Trifolelli verrà introdotto da Silvio Merlani titolare della Galleria Chigi e, dopo
una breve ma interessante descrizione del concetto di SpazioTempismo, aprirà un
confronto con i presenti: artisti, appassionati dell’arte e non solo, sul nuovo concetto
e Movimento Artistico “SpazioTempismo”, per approfondire i temi inerenti.
Nella splendida cornice dell’evento, è previsto anche l’intervento della Critico d’Arte
Barbara Aniello che parlerà delle opere esposte e del Concetto SpazioTempistico.
All’esposizione saranno presenti molte opere realizzate con il Concetto dello
SpazioTempismo da alcuni dei seguenti artisti: Emanuela Artemi, Luciana Barbi,
Sergio Barbi, Simona Benedetti, Carlo Benvenuti, Nello Bordoni, Stefano Cianti, Alessia
Clementi, Pippo Cosenza, Raffaela Cristofari, Daniele Del Sette, Francesca Di Niccola,
Paola Ermini, Sheila Lista, Gino Loperfido, Francesca Mazzone, Matilde Mele, Arialdo
Miotti, Francesco Persi, Cecilia Piersigilli, Enzo Trifolelli, Tullio Princigallo, Rita

Sargenti, Alessandro Scannella, Giampietro Sergio, Paolo Signore, Carla Sozio, Jennifer
Venanzi, Alessio Zenone.
All’inizio dell’incontro saranno distribuite delle piccole brochure che illustrano il
concetto e che, assieme al link web (QR code), conducono alla più ampia descrizione
dell’idea. Sulla brochure web sono presenti anche immagini di opere in pittura,
scultura, Digital Art, installazioni e altorilievi.
La Mostra sarà visitabile, con ingresso libero, dal 20 aprile fino al 5 maggio 2024 dal
martedì al venerdì dalle 16,30 alle 19,30 e sabato, domenica e festivi dalle 10,00 alle
12,30 e dalle 16,00 alle 19,30.
Gli organizzatori dell’Evento e fautori del Movimento Artistico “SpazioTempismo”
invitano tutti i lettori a visitare la Mostra per ammirare le opere in SpazioTempismo
esposte.

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