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di Cinzia Marchegiani
San Cesareo/Rocca Priora (RM) – Una denuncia amara quella del Comitato di Difesa del Territorio Colli Prenestini Castelli Romani, riguardo una discarica realizzata nei pressi di Via Tasso in una zona tra San Cesareo e Rocca Priora:”Evidentemente la tutela del territorio passa anche attraverso le discariche abusive, in un'opera di costante monitoraggio che a volte assume quasi le forme di un gioco perverso, di una sfida logorante a chi si stanca prima.”
Questa discarica, spiega l’associazione, era stata segnalata lo scorso 27 marzo 2014 alle autorità competenti, con cui veniva indicata la presenza di rifiuti abbandonati, comprendenti anche amianto nel suddetto sito. L’amarezza è dovuta al fatto oggettivo di un secondo monitoraggio e sopralluogo della stessa zona effettuato il 24 ottobre 2014 sempre dal medesimo Comitato di Difesa del Territorio Colli Prenestini Castelli Romani. La situazione ad oltre 7 mesi di distanza, esaminata con il confronto fotografico, ha lsaciato esterefatti che depone a sfavore non solo dall'inciviltà dei cittadini ma anche dall'incuria degli amministratori.:"La situazione è anche peggiorata, abbiamo ritrovato non solo tutti i pneumatici di marzo, gli inerti e i sanitari, ma anche fitti strati di guaina bituminosa, mobili e suppellettili, rifiuti domestici e scarti industriali. E ci chiediamo anche cosa altro si nasconda sotto il tappeto, …quello vegetativo!?”
La denuncia pubblica di questa emergenza discariche sembra aggravarsi dalla produzione di fumi tossici provenienti dai roghi illegalmente accesi, e le giuste proteste degli abitanti delle zone limitrofe, che sono stati costretti a respirare tale bontà:”abbiamo rinvenuto ed evidenziato infatti, cumuli di rifiuti plastici e per l’edilizia, smaltiti almeno in parte mediante incenerimento a terra, pratica illecita che espone al rischio di rilascio di diossina nell'aria.”
Ma il Comitato fa esplicite esternazioni: “Via del Tasso non è l'unico caso di inerzia amministrativa, nel bosco di Colle di Fuori, Parco Regionale dei Castelli Romani, ad esempio, abbiamo dovuto attendere oltre un anno affinché venisse rimosso l'amianto segnalato, stesso iter anche per l'amianto e relativa discarica al Fontanile della Pidocchiosa a San Cesareo.”
Le discariche abusive sono diventate una vera emergenza territoriale, e come ricorda la stessa associazione, attenta a questi mostri generati all’interno ed esterno dei comuni dei castelli romani, codeste esistono e persistono non per autogenerazione, ma soprattutto a causa della mancanza di educazione al rispetto ed alla tutela dell'ambiente e del territorio, cui il gesto di inciviltà con il quale questi fenomeni si affermano, è una diretta conseguenza.
Il Comitato di Difesa del Territorio Colli Prenestini Castelli Romani da una tirata d'orecchie all’amministrazione, che al di là dell’inciviltà dei cittadini, gli viene chiesta una politica lungimirante: ”affinché si possa insegnare e diffondere valori fondamentali quali quelli del rispetto della natura e del pianeta, ricominciando dall'unica speranza che ancora abbiamo per cambiare, o per lo meno fermare, questo stato di cose: i bambini.”
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