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Roma

CANALE MONTERANO, SCANDALO IN COMUNE: GIULIANO GANGITANO SI FIRMA "ARCHITETTO" MA NON E' ISCRITTO ALL'ALBO

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Tempo di lettura 7 minutiL’ordine degli architetti ha esplicitamente messo nero su bianco che Giuliano Gangitano non è iscritto a nessun albo nazionale italiano

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di Chiara Rai

Canale Monterano (RM) – Il consulente dell’Urbanistica e territorio del Comune di Canale Monterano Giuliano Gangitano in realtà non è iscritto all'albo degli architetti anche se si firma tale. Ma opera con tale carica, da due anni a questa parte, proponendo molti atti amministrativi tra cui la tanto contestata “variante Gangitano” ma anche la delibera agostana (la n° 37 del 9 agosto 2012) che prevedeva la possibilità di edificare all’interno della Riserva. Diversi gli atti siglati Cangitano con tanto di timbro del Comune che guidato dalla giunta di Angelo Stefani, gli ha conferito l’incarico.

 L’ordine degli architetti ha esplicitamente messo nero su bianco che tale Gangitano non è iscritto a nessun albo nazionale italiano. Nella nota a firma del presidente dell’ordine degli architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori di Roma e Provincia Arturio Livio Sacchi si chiede di conoscere a che titolo è stato conferito l’incarico di consulenza a Gangitano, essendo stato messo a conoscenza dall’autorità giudiziaria che lo stesso esplica in qualità di architetto consulenza per il Comune in ambito di edilizia e urbanistica.

La richiesta di chiarimenti è finalizzata ad una eventuale azione “volta al rispetto della legalità nell’esercizio dell’attività professionale”.

In pratica anche se Gangitano fosse laureato, ma questo non ci è dato saperlo, il fatto di non essere iscritto all’albo professionale degli architetti non lo abilita ad espletare la libera professione in qualità di architetto, soprattutto quando si ricevono incarichi presso Enti e con specifiche mansioni che riguardano edilizia e urbanistica.

Dunque siamo di fronte ad un’altra bufera sul Comune di Canale Monterano già al centro di un ciclone giudiziario che si è scatenato a marzo scorso e che ha investito il sindaco Angelo Stefani e otto tra tecnici e consiglieri del Comune del territorio braccianese, indagati con l’accusa di presunti reati contro la pubblica amministrazione proprio in tema di Urbanistica e Lavori pubblici. Sembrerebbe che tra i reati contestati ci sia omissione, abuso e falso nell'esercizio di Pubblici Uffici. La scorsa primavera, è addirittura stato sequestrato l'intero archivio delle pratiche urbanistiche del Comune, oltre ai permessi di costruire e sanatorie dall’anno 2012 ad oggi. Ci sarebbero svariati procedimenti relativi a permessi di costruire e sanatorie approvati sulla base di atti amministrativi ritenuti illegittimi, deliberati dall'attuale amministrazione comunale.       

L’incarico a Gangitano è stato conferito con delibera comunale dal Comune di Canale Monterano il 10 marzo del 2012. Nella delibera si conferisce l’incarico all’architetto Giuliano Gangitano l’incarico come consulente in materia di urbanistica e pianificazione territoriale, finalizzata al coordinamento delle norme degli strumenti urbanistici del comune con le norme ed i piani sovraordinati”.

A far emergere questo altro scandalo sono stati i consiglieri di opposizione di Esperienza e Rinnovamento Antonio Paolo Mascia, Giancarlo Marani e Alessandro Bettarelli     

“Il signor Gangitano – racconta il capogruppo di Esperienza e Rinnovamento in Consiglio Comunale, l’arch. Antonio Paolo Mascia – si è presentato in Comune subito dopo l’insediamento dell’Amministrazione Stefani, nel maggio 2011, prima senza un ruolo ben definito, poi (anche a seguito di alcune nostre interrogazioni) con il ruolo ufficiale di consulente. Cinque delibere di Giunta hanno formalizzato la situazione di ‘consulenza in materia di urbanistica e pianificazione territoriale all’arch. Giuliano Gangitano’ nel corso di quasi tre anni.  L’architetto Gangitano, come era presentato dal Sindaco, ha partecipato a Consigli Comunali e riunioni, ricevendo i cittadini in Comune, decidendo di fatto l’urbanistica comunale di questi primi tre anni e mezzo di mandato. In questo periodo gli storici impiegati dell’Ufficio Urbanistica sono stati spostati a un’altra area, è stata eliminata la Commissione Edilizia, sono stati emanati vari atti che gli organi di controllo superiore hanno definito più volte illegittimi (in primis la delibera n.13 del 26 marzo 2012, la c.d. ‘Variante Gangitano’ e la n. 37 del 9 agosto 2012 sull’edificabilità nella Riserva Naturale Monterano), il segretario Comunale è stato gentilmente “invitato” ad andarsene dopo aver preso le distanze da questi atti, perquisizioni delle Forze dell’Ordine in Comune e a casa dei nostri amministratori hanno portato il nostro paese sulle pagine dei giornali.”

“Su questo signore – continua Mascia – riferivamo in Prefettura già due anni fa, purtroppo ricevendo impegni mai riscontrati. Sul suo ruolo in Comune, in tre anni e mezzo, abbiamo fatto sette interrogazioni al Sindaco.”

“Il 26 settembre scorso – riprende Giancarlo Marani, altro membro del gruppo E&R in Consiglio Comunale – abbiamo ufficialmente chiesto al Sindaco di comunicarci numero d’iscrizione all’Albo dell’architetto Gangitano, contestualmente, con un accesso agli atti presso l’Ordine degli Architetti di Roma, chiedevamo la stessa cosa. Mentre stiamo, a oggi, ancora aspettando la risposta del Sindaco, l’Ordine ci rispondeva con una lettera spedita il 24 settembre al sindaco Stefani e alla Procura di Civitavecchia dicendoci che il soggetto in questione ‘non risulta iscritto ad alcun albo professionale italiano’. L’architetto Gangitano, che per almeno tre anni ha, di fatto, guidato l’urbanistica comunale non può operare come architetto.”

“Considerato – continua Alessandro Bettarelli, altro membro del gruppo E&R in Consiglio Comunale – che l’art. 4 del Codice Deontologico dell’Ordine degli Architetti, stabilisce al comma 1: ‘L’iscrizione all’albo costituisce presupposto per l’esercizio dell’attività professionale e per l’utilizzo del relativo titolo’, con un’interrogazione del 10 ottobre scorso abbiamo chiesto al Sindaco come mai, trattandosi di un conferimento di un incarico pubblico, non si fossero preventivamente acquisiti agli atti comunali tutti quei documenti indispensabili all’assegnazione dello stesso, gli abbiamo chiesto inoltre di sapere come mai, venuto a conoscenza della situazione il 24 settembre, non abbia comunicato nulla a cittadini e Consiglio Comunale, infine che cosa intendesse fare per sanare la situazione verificatasi sia dal punto di vista amministrativo (legittimità degli atti firmati dal sig. Gangitano), che economico (compensi pattuiti con il soggetto medesimo in qualità di architetto e quindi, alla luce delle recenti rivelazioni, senza averne diritto), che giudiziario.”

“Ad oggi – conclude Bettarelli – passato un mese dall’aver appreso che il suo uomo di fiducia, al quale aveva affidato l’Urbanistica comunale, non può operare come architetto non risultando iscritto al relativo Ordine Professionale, il Sindaco non ha ancora detto una parola su tutta la vicenda. Non ha risposto alle nostre interrogazioni, non ha riferito in Consiglio. Per oltre tre anni i cittadini di Canale sono stati presi in giro da questo signore che si spacciava per ciò che non era e il Sindaco tace.”

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