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Viterbo

VITERBO – TURCHETTI (UIL VITERBO): AMMORTIZZATORI SOCIALI, A BENEFICIARNE NEL 2013 OLTRE 4MILIONI E MEZZO DI PERSONE

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Tempo di lettura 7 minuti A renderlo noto è Giancarlo Turchettim, Segretario Generale della Uil Viterbo

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di Gennaro Giardino
 
Viterbo, “Sono oltre 4milioni e mezzo i cittadini che nel 2013 hanno beneficiato di un ammortizzatore sociale con un aumento del 6,5% rispetto al 2012. Per l’esattezza, 280 mila unità in più. Dalla Cassa Integrazione Guadagni alla Mobilità fino a Indennità di Disoccupazione, ASPI e Mini ASPI”. A renderlo noto è Giancarlo Turchettim, Segretario Generale della Uil Viterbo, ed è quanto emerge dal III Rapporto del Servizio Politiche del Lavoro della UIL che ha elaborato i dati dei percettori e della spesa degli ammortizzatori sociali dal 2008 al 2012 analizzando i Rendiconti e i Rapporti INPS.
 
“Se si paragonano, invece, i dati del 2013 con quelli del 2008 (ultimo anno senza la piena crisi), l’aumento – prosegue Turchetti – è stato di 2,4 milioni di persone (+113,6%), in quanto in quell’anno le persone beneficiarie di ammortizzatori sociali furono 2,1 milioni”.
 
“Quindi – sottolinea invece Guglielmo Loy, Segretario Confederale UIL – un grande numero di persone, circa 1/3 dei lavoratori del settore privato, ogni anno conosce l’esperienza, spesso amara e angosciante, in alcuni casi un sollievo per l’aver evitato comunque il licenziamento, di avere una forma di sostegno al reddito”.
 
Un sistema di protezione sociale che, tra indennità e contributi figurativi, nell’ultimo anno è costato 23,8 miliardi di euro, con un aumento del 5% rispetto al 2012 (1,1 miliardi di euro in più); mentre l’aumento tra il 2013 e il 2008 è del 138,3% (+13,8 miliardi di euro).  Il tutto finanziato per 9,1 miliardi di euro con i contributi di lavoratori e aziende e per 14,7 miliardi di euro a carico della fiscalità generale.
L’importo medio, tra sussidi e contribuzione figurativa, per ogni beneficiario di ammortizzatori sociali è di 5.191 euro pro capite (4.353 euro per la cassa integrazione, 18.589 euro per la mobilità e 4.768 euro per l’ASPI, Mini ASPI e indennità varie di disoccupazione).
 
“Il Rapporto Uil – spiega Guglielmo Loy – vuole mettere in luce l’impatto sociale, il costo per le imprese, i lavoratori e, soprattutto, per lo Stato. Ma anche far riflettere su cosa realmente è accaduto e su cosa sta accadendo perché, quando si vuole riformare un sistema di tutele, occorre conoscerne tutte le dinamiche.
Tornando ai dati del Rapporto, nello specifico – dichiara Loy – le persone protette dalla Cassa Integrazione Guadagni, tra ordinaria, straordinaria e deroga, sono state 1,5 milioni (in diminuzione del 3,9% rispetto al 2012); mentre aumentano dello 0,9% le persone in Mobilità, ordinaria e in deroga, (arrivando a 187 mila unità complessive); mentre tra ASPI, Mini ASPI e Indennità di disoccupazione ordinaria, speciale edile ed agricola, i beneficiari sono stati 2,8 milioni con un aumento del 13,6% rispetto al 2012 (+341 mila). Le ripercussioni sui livelli di disoccupazione dell'annunciata riforma degli ammortizzatori sociali sarebbero davvero preoccupanti: una semplice simulazione lo conferma. I dati a disposizione per il 2013 fanno registrare, al momento, una ULA (unità lavorativa annua) pari a 389mila unità coperte dagli ammortizzatori che la riforma vorrebbe superare (mobilità, cassa integrazione straordinaria e in deroga). Se la riforma fosse stata già in vigore, dunque, queste ULA si sarebbero trasformate in nuova disoccupazione: sulla base di alcune nostre stime, si sarebbe passati dall'attuale tasso del 12,2% ad un probabile 13,7%”.
 
“Tornando ai costi – evidenzia ancora Giancarlo Turchetti – per la Cassa Integrazione la spesa è stata di 6,7 miliardi di euro, in aumento del 9,9% rispetto al 2012 (604 milioni di euro); per le Indennità di Mobilità ordinaria e in deroga il costo è stato di 3,5 miliardi di euro, con un aumento del 19,6% sul 2012 (+568 milioni di euro); per ASPI, Mini ASPI e disoccupazione ordinaria, speciale edile e agricola, il costo è stato di 13,6 miliardi di euro in leggera diminuzione rispetto al 2012 (-0,3%)”.
Il capitolo degli ammortizzatori in deroga, finanziati completamente dalla fiscalità generale, nel 2013, è stato, tra cassa integrazione in deroga e mobilità in deroga, di 2 miliardi di euro. 
Infine, per quanto concerne le entrate da contributi da parte dei lavoratori e aziende, si registra un aumento rispetto al 2012 del 14,3% (+591 milioni di euro). Aumento che è dovuto essenzialmente all’introduzione nella “Legge Fornero” del contributo addizionale dell’1,4% per le assunzioni con contratti a tempo determinato e al “Ticket licenziamenti”. Infatti, queste due voci valgono 526 milioni di euro (250 milioni l’addizionale e 276 milioni di euro il Ticket).
 
“Anche questo Governo, come tutti i precedenti – conclude Guglielmo Loy – non sfugge alla tentazione di riformare il mercato del lavoro e cioè di come si entra e si esce dall’impresa e, implacabilmente, anche alla voglia di riformare (stravolgere?) il sistema di protezione sociale. Lo diciamo con chiarezza e alla luce dei dati che presentiamo: non ci convince l’ipotesi che si sposti la protezione dall’azienda a fuori (quindi al disoccupato), quando ci sono serie speranze di ripresa dell’impresa. In sostanza, consideriamo sbagliata e velleitaria l’idea di caricare solo sull’ASPI (che è bene comunque rafforzare e allargare), il peso di garantire una forma di reddito alle persone indebolendo lo strumento della Cassa Integrazione, che certamente si può rafforzare e migliorare ed estendere. Rimane di vitale importanza quest’ultimo strumento perché le ristrutturazioni (spesso necessarie) non si completino con la fuoriuscita delle persone e del capitale umano che la stessa impresa ha nel tempo fatto crescere. Le politiche d’innovazione industriale e produttiva (quando ci sono e quando lo stato le costruisce), se non supportate da adeguati strumenti di “aiuto” ai lavoratori, rischiano di allargare quello che abbiamo definito il ‘cratere del lavoro’”.
 
TURCHETTI (UIL VITERBO): AMMORTIZZATORI SOCIALI, A BENEFICIARNE NEL 2013 OLTRE 4MILIONI E MEZZO DI PERSONE
 
 
“Sono oltre 4milioni e mezzo i cittadini che nel 2013 hanno beneficiato di un ammortizzatore sociale con un aumento del 6,5% rispetto al 2012. Per l’esattezza, 280 mila unità in più. Dalla Cassa Integrazione Guadagni alla Mobilità fino a Indennità di Disoccupazione, ASPI e Mini ASPI”. A renderlo noto è Giancarlo Turchettim, Segretario Generale della Uil Viterbo, ed è quanto emerge dal III Rapporto del Servizio Politiche del Lavoro della UIL che ha elaborato i dati dei percettori e della spesa degli ammortizzatori sociali dal 2008 al 2012 analizzando i Rendiconti e i Rapporti INPS.
 
“Se si paragonano, invece, i dati del 2013 con quelli del 2008 (ultimo anno senza la piena crisi), l’aumento – prosegue Turchetti – è stato di 2,4 milioni di persone (+113,6%), in quanto in quell’anno le persone beneficiarie di ammortizzatori sociali furono 2,1 milioni”.
 
“Quindi – sottolinea invece Guglielmo Loy, Segretario Confederale UIL – un grande numero di persone, circa 1/3 dei lavoratori del settore privato, ogni anno conosce l’esperienza, spesso amara e angosciante, in alcuni casi un sollievo per l’aver evitato comunque il licenziamento, di avere una forma di sostegno al reddito”.
 
Un sistema di protezione sociale che, tra indennità e contributi figurativi, nell’ultimo anno è costato 23,8 miliardi di euro, con un aumento del 5% rispetto al 2012 (1,1 miliardi di euro in più); mentre l’aumento tra il 2013 e il 2008 è del 138,3% (+13,8 miliardi di euro).  Il tutto finanziato per 9,1 miliardi di euro con i contributi di lavoratori e aziende e per 14,7 miliardi di euro a carico della fiscalità generale.
L’importo medio, tra sussidi e contribuzione figurativa, per ogni beneficiario di ammortizzatori sociali è di 5.191 euro pro capite (4.353 euro per la cassa integrazione, 18.589 euro per la mobilità e 4.768 euro per l’ASPI, Mini ASPI e indennità varie di disoccupazione).
 
“Il Rapporto Uil – spiega Guglielmo Loy – vuole mettere in luce l’impatto sociale, il costo per le imprese, i lavoratori e, soprattutto, per lo Stato. Ma anche far riflettere su cosa realmente è accaduto e su cosa sta accadendo perché, quando si vuole riformare un sistema di tutele, occorre conoscerne tutte le dinamiche.
Tornando ai dati del Rapporto, nello specifico – dichiara Loy – le persone protette dalla Cassa Integrazione Guadagni, tra ordinaria, straordinaria e deroga, sono state 1,5 milioni (in diminuzione del 3,9% rispetto al 2012); mentre aumentano dello 0,9% le persone in Mobilità, ordinaria e in deroga, (arrivando a 187 mila unità complessive); mentre tra ASPI, Mini ASPI e Indennità di disoccupazione ordinaria, speciale edile ed agricola, i beneficiari sono stati 2,8 milioni con un aumento del 13,6% rispetto al 2012 (+341 mila). Le ripercussioni sui livelli di disoccupazione dell'annunciata riforma degli ammortizzatori sociali sarebbero davvero preoccupanti: una semplice simulazione lo conferma. I dati a disposizione per il 2013 fanno registrare, al momento, una ULA (unità lavorativa annua) pari a 389mila unità coperte dagli ammortizzatori che la riforma vorrebbe superare (mobilità, cassa integrazione straordinaria e in deroga). Se la riforma fosse stata già in vigore, dunque, queste ULA si sarebbero trasformate in nuova disoccupazione: sulla base di alcune nostre stime, si sarebbe passati dall'attuale tasso del 12,2% ad un probabile 13,7%”.
 
“Tornando ai costi – evidenzia ancora Giancarlo Turchetti – per la Cassa Integrazione la spesa è stata di 6,7 miliardi di euro, in aumento del 9,9% rispetto al 2012 (604 milioni di euro); per le Indennità di Mobilità ordinaria e in deroga il costo è stato di 3,5 miliardi di euro, con un aumento del 19,6% sul 2012 (+568 milioni di euro); per ASPI, Mini ASPI e disoccupazione ordinaria, speciale edile e agricola, il costo è stato di 13,6 miliardi di euro in leggera diminuzione rispetto al 2012 (-0,3%)”.
Il capitolo degli ammortizzatori in deroga, finanziati completamente dalla fiscalità generale, nel 2013, è stato, tra cassa integrazione in deroga e mobilità in deroga, di 2 miliardi di euro. 
Infine, per quanto concerne le entrate da contributi da parte dei lavoratori e aziende, si registra un aumento rispetto al 2012 del 14,3% (+591 milioni di euro). Aumento che è dovuto essenzialmente all’introduzione nella “Legge Fornero” del contributo addizionale dell’1,4% per le assunzioni con contratti a tempo determinato e al “Ticket licenziamenti”. Infatti, queste due voci valgono 526 milioni di euro (250 milioni l’addizionale e 276 milioni di euro il Ticket).
 
“Anche questo Governo, come tutti i precedenti – conclude Guglielmo Loy – non sfugge alla tentazione di riformare il mercato del lavoro e cioè di come si entra e si esce dall’impresa e, implacabilmente, anche alla voglia di riformare (stravolgere?) il sistema di protezione sociale. Lo diciamo con chiarezza e alla luce dei dati che presentiamo: non ci convince l’ipotesi che si sposti la protezione dall’azienda a fuori (quindi al disoccupato), quando ci sono serie speranze di ripresa dell’impresa. In sostanza, consideriamo sbagliata e velleitaria l’idea di caricare solo sull’ASPI (che è bene comunque rafforzare e allargare), il peso di garantire una forma di reddito alle persone indebolendo lo strumento della Cassa Integrazione, che certamente si può rafforzare e migliorare ed estendere. Rimane di vitale importanza quest’ultimo strumento perché le ristrutturazioni (spesso necessarie) non si completino con la fuoriuscita delle persone e del capitale umano che la stessa impresa ha nel tempo fatto crescere. Le politiche d’innovazione industriale e produttiva (quando ci sono e quando lo stato le costruisce), se non supportate da adeguati strumenti di “aiuto” ai lavoratori, rischiano di allargare quello che abbiamo definito il ‘cratere del lavoro’”.

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Costume e Società

Bolsena, a palazzo del Drago il pesce incontra le bollicine della Franciacorta

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Sabato 29 giugno, per il ciclo di appuntamenti dal titolo “Art, history, food and beverage”
 
Tra i giardini, le stanze e le terrazze di palazzo del Drago una serata che unisce enogastronomia, cultura e letteratura. È la proposta di Voltumna srls per sabato 29 giugno, alle 20, per il ciclo di appuntamenti “Art, History, Food&Beverage” in una delle cornici più suggestive di Bolsena, l’antica fortezza e dimora signorile cinquecentesca nel cuore del borgo vecchio. I partecipati saranno accompagnati su via delle Piagge fino al portone cinquecentesco, per poi intrattenersi tra i suggestivi e scenografici spazi di Palazzo del Drago. Il buffet in piedi, con finger food, curato dagli chef del ristorante Il Pinziale, sarà a base di pesce tra cui spicca un’eccellenza del pescato del lago di Bolsena: il coregone. In abbinamento saranno proposte due bollicine dell’azienda agricola Monzio Compagnoni della Franciacorta: Cuvée “alla moda” pas dosè e Cuvée “alla moda” brut rosè.  La serata, organizzata in collaborazione con l’enotabaccheria Dal Biondo 1977, sarà arricchita dalla presentazione del libro “Sciampagna. Lo spumante classico italiano”. Il volume, ha tra gli autori, i due sommelier viterbesi Cristina Baglioni ed Enrico Zamboni, che saranno presenti alla serata. La prenotazione è obbligatoria per il numero limitato di posti. Si può scrivere alla email voltumna175@gmail.com o chiamare i numeri 328 8965009 – 320 2467716, per avere informazioni più dettagliate.
 
Privo di virus.www.avast.com

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Cronaca

Soriano nel Cimino, restauro Palazzo Chigi Albani: sabato 1 giugno la presentazione ufficiale

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Sarà presentato ufficialmente l’importante progetto di restauro di Palazzo Chigi Albani a Soriano nel Cimino. Un’opera da 5 milioni di euro che permetterà di recuperare, valorizzare e promuovere la storica struttura.

La conferenza di presentazione, che si svolgerà sabato 1 giugno alle 18.30 nell’incantevole cornice di Palazzo Chigi Albani, sarà moderata dal vicesindaco, e assessore alla Cultura e Turismo, Rachele Chiani.

Dopo i saluti istituzionali del sindaco Roberto Camilli seguiranno gli interventi dell’architetto Margherita Eichberg, Soprintendente per Viterbo e Etruria meridionale, dell’onorevole Mauro Rotelli, Presidente della Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici della Camera dei Deputati, degli architetti Yuri Strozzieri e Giuseppe Borzillo, funzionari della Soprintendenza dei Beni Culturali e dell’architetto Alessandro Aimola, responsabile dell’ufficio tecnico di Soriano nel Cimino.

“Sarà una giornata ricca di emozioni, – commenta l’amministrazione comunale – poiché si tratta di un progetto dal grande valore storico, culturale e, per i sorianesi, anche affettivo. Un ringraziamento speciale a tutti coloro che stanno lavorando per la realizzazione di questa opera significativa”.

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Cultura e Spettacoli

Viterbo, a palazzo Scacciaricci si presenta il Movimento “SpazioTempismo”

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Saranno per la prima volta uniti nell’opera artistica il Tempo, lo Spazio e la
rappresentazione multi-prospettica del soggetto con l’evidenza della continuità del
trascorrere del flusso dell’intervallo tra una prospettiva e l’altra. L’idea di
SpazioTempismo nasce nel 2010 da un’intuizione di Enzo Trifolelli che supportato poi
da Giampiero Ascoli, intraprendendo studi e ricerche, hanno ampliato e sviluppato il
tema dello Spazio e del Tempo che nella storia dell’arte ha radici profonde,
concretizzando il nuovo concetto e strutturando l’omonimo Movimento artistico.
Nell’ambito del Festival ViterboImmagine2023 lo SpazioTempismo ha avuto la sua
affermazione con l’esposizione di 34 opere di 24 artisti.
L’inaugurazione – con ingresso libero – si aprirà alle 18,00 presso Il Palazzo
Scacciaricci, una Torre-Loggia che sovrasta il caratteristico portico della Piazza S.
Pellegrino, nel suggestivo quartiere medievale, nel cuore del centro storico di Viterbo.
Enzo Trifolelli verrà introdotto da Silvio Merlani titolare della Galleria Chigi e, dopo
una breve ma interessante descrizione del concetto di SpazioTempismo, aprirà un
confronto con i presenti: artisti, appassionati dell’arte e non solo, sul nuovo concetto
e Movimento Artistico “SpazioTempismo”, per approfondire i temi inerenti.
Nella splendida cornice dell’evento, è previsto anche l’intervento della Critico d’Arte
Barbara Aniello che parlerà delle opere esposte e del Concetto SpazioTempistico.
All’esposizione saranno presenti molte opere realizzate con il Concetto dello
SpazioTempismo da alcuni dei seguenti artisti: Emanuela Artemi, Luciana Barbi,
Sergio Barbi, Simona Benedetti, Carlo Benvenuti, Nello Bordoni, Stefano Cianti, Alessia
Clementi, Pippo Cosenza, Raffaela Cristofari, Daniele Del Sette, Francesca Di Niccola,
Paola Ermini, Sheila Lista, Gino Loperfido, Francesca Mazzone, Matilde Mele, Arialdo
Miotti, Francesco Persi, Cecilia Piersigilli, Enzo Trifolelli, Tullio Princigallo, Rita

Sargenti, Alessandro Scannella, Giampietro Sergio, Paolo Signore, Carla Sozio, Jennifer
Venanzi, Alessio Zenone.
All’inizio dell’incontro saranno distribuite delle piccole brochure che illustrano il
concetto e che, assieme al link web (QR code), conducono alla più ampia descrizione
dell’idea. Sulla brochure web sono presenti anche immagini di opere in pittura,
scultura, Digital Art, installazioni e altorilievi.
La Mostra sarà visitabile, con ingresso libero, dal 20 aprile fino al 5 maggio 2024 dal
martedì al venerdì dalle 16,30 alle 19,30 e sabato, domenica e festivi dalle 10,00 alle
12,30 e dalle 16,00 alle 19,30.
Gli organizzatori dell’Evento e fautori del Movimento Artistico “SpazioTempismo”
invitano tutti i lettori a visitare la Mostra per ammirare le opere in SpazioTempismo
esposte.

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