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Redazione
Roma – Dalle prime luci dell'alba, nelle province di Roma, Latina, Napoli e Salerno, al culmine di un'articolata e lunga attività investigativa, i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Roma Trionfale e della Stazione di Roma Tomba di Nerone hanno dato esecuzione ad un'ordinanza che dispone l'applicazione di misure cautelari personali a carico di 14 persone (9 sottoposte alla custodia cautelare in carcere, 3 agli arresti domiciliari, 2 sottoposte all'obbligo di presentazione alla P.G.) e ad altrettanti decreti di perquisizione personale, domiciliare e locale presso autofficine e autodemolizioni, nella disponibilità degli indagati, accusate di far parte di un'associazione per delinquere finalizzata alla commissione di una serie indeterminata di furti di autovetture di grossa cilindrata ed alla successiva loro immissione in un circuito di ricettazione e riciclaggio. Altri cinque arresti sono stati compiuti in flagranza di reato, nel corso delle indagini. Il gruppo criminale era specializzato nei furti di autovetture di grossa cilindrata – attuati utilizzando appositi Kit di accensione elettronica approvvigionati sul mercato illegale campano. Come se fosse un vero mestiere, ogni notte, tre appartenenti al gruppo criminale percorrevano le vie dei quartieri bene della Capitale e del lungomare romano alla ricerca di auto appetibili rubare e rivendere. Dopo averle individuate ed aver scelto il kit di accensione idoneo per il modello da asportare, i ladri disattivavano i dispositivi di localizzazione e/o antifurto e sostituivano la parte elettronica della messa in moto. A quel punto, a tutta velocità, si dirigevano presso garage in uso al gruppo criminale ove nascondevano l'auto rubata per farla "raffreddare", in attesa della successiva consegna ai sodali preposti alla commercializzazione del "prodotto". Talvolta, per evitare il rischio di controlli su strada da parte delle forze dell'ordine, per il trasporto delle vetture rubate sono stati utilizzati carri attrezzi di autodemolizioni compiacenti. Due donne, compagne di due appartenenti al sodalizio, sono state denunciate in stato di libertà all'Autorità Giudiziaria in quanto ritenute responsabili della ricettazione degli oggetti di valore (navigatori satellitari portatili, occhiali da sole e abbigliamento), rinvenuti a bordo delle autovetture rubate, nonché di fornire il loro supporto all'organizzazione dei colpi, individuando e comunicando la collocazione di autovetture d'interesse da asportare e aggiornando in tempo reale i ladri della presenza sul territorio delle pattuglie delle Forze di Polizia. L'ordinanza che dispone le 14 misure cautelari è stata notificata a 10 persone localizzate nella Provincia di Roma, 2 in quella di Salerno, 1 in quella di Napoli e 1 a Latina.
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